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Coppia di gouaches Grand Tour del XVIII o XIX secolo del Vesuvio e della Baia di Napoli

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Coppia di gouaches napoletane del XVIII o XIX secolo raffiguranti la Tomba di Virgilio, una con vista del Vesuvio e del Golfo di Napoli. Si tratta di una splendida coppia di alta qualità di un soggetto raro. All'inizio ho pensato che si trattasse del fronte e del retro della Tomba di Virgilio, ma ogni guazzo reca l'iscrizione a matita sul retro "La Tomba di Virgilio" e "Sepolero di Campana", il che è un po' un mistero. Una gouache presenta una filigrana di grandi dimensioni, un Fleur-de-lis all'interno di uno scudo sormontato da una corona, probabilmente uno stemma reale. Una è iscritta e firmata, anche se non sono in grado di decifrarla. Potrebbe essere firmato da Saverio della Gatta, attivo a Napoli dal 1777 al 1829. Le cornici in cui sono state inserite erano danneggiate in modo irreparabile, le ho fatte riattrezzare. Grandi esempi di gouaches del Grand Tour italiano. 21 x 16 opacizzato Sito 15 per 10 La tomba di Publio Vergilio Maro (70 a.C. - 19 a.C.), noto ai più semplicemente come Virgilio, il poeta romano del I secolo a.C. che ha lasciato al mondo gli Ecologhi, le Georgiche e l'Enide e che è considerato da alcuni come uno dei più importanti scrittori di tutti i tempi. Il fatto che questa tomba di epoca augustea non contenga effettivamente i resti di Virgilio sembra del tutto irrilevante. Il fatto che non sia nato qui è del tutto irrilevante. Lo scrittore di fama mondiale è un eroe della città, uno dei guardiani della città. E l'affetto di Virgilio per Napoli, la sua Partenope, era lo stesso. Il suo ultimo desiderio era quello di essere sepolto nel luogo che amava profondamente. "Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope; cecini pascua, rura, duces". "Mantova mi ha fatto nascere; la Calabria mi ha portato via; e ora Partenope mi tiene: ho cantato di pascoli, fattorie, capi". Epitaffio di Virgilio, I secolo a.C. Un luogo di immensa bellezza naturale, un posto tranquillo ai piedi della collina di Posillipo con vista sul Vesuvio e sulla Baia. "...salimmo la scogliera e ci trovammo sulla collina che sarà sempre ricordata come la casa del poeta Virgilio. Qui, con il panorama forse più bello della terra davanti a sé, compose le sue due grandi opere, le "Georgiche" e le "Eneidi", la cui gloria ha superato di molti secoli lo stesso Impero Romano. La parola Posillipo significa "libertà dal dolore" e, a quanto pare, il poeta trovò la situazione degna del suo nome; infatti, quando morì a Brindisi, appena diciannove anni prima della nascita di Cristo, pregò l'imperatore Augusto, con il quale era in viaggio, di fare in modo che i suoi resti fossero riportati e sepolti su questa collina". John L. Stoddard, John Lawson Stoddard (24 aprile 1850 - 5 giugno 1931) Da oltre 2000 anni, la tomba di Virgilio è un luogo di pellegrinaggio. Una tradizione che si è ripetuta a fasi alterne nel corso dei secoli. Nel I secolo d.C. si dice che il poeta romano Silius Italicus (28 ca. - 103 d.C.) possedesse la tomba di Virgilio e si dedicasse a preservare la memoria del poeta. Da non confondere con il più noto Parco Virgiliano, quest'area abbarbicata ai piedi del costone tufaceo di Posillipo è stranamente poco conosciuta, anche dai napoletani. Eppure, nelle poche centinaia di metri quadrati del piccolo parco di Piedigrotta, c'è tanta storia. Innanzitutto, va menzionato il mausoleo-tomba di Virgilio, a cui dobbiamo il nome: il grande poeta visse a lungo a Napoli e in epoca medievale la popolazione lo considerava il patrono della città, attribuendogli poteri magici e, tra le altre cose, la leggenda dell'uovo che dà il nome al Castel dell'Ovo. La sua tomba era quindi un vero e proprio luogo di culto, anche se non c'è certezza che si tratti della tomba del poeta. Il mausoleo si trova in posizione elevata, all'imbocco della Cripta Napoletana (di cui parleremo più avanti), ed è chiamato colombario, per via delle numerose nicchie scavate al suo interno. Una stretta scala nel tufo ti permette di raggiungerlo, nonostante la posizione impervia.
  • Dimensioni:
    Altezza: 25,4 cm (10 in)Larghezza: 39,37 cm (15,5 in)Profondità: 1,27 cm (0,5 in)
  • Stile:
    Grand Tour (Del periodo)
  • Materiali e tecniche:
  • Luogo di origine:
  • Periodo:
  • Data di produzione:
    Circa 1800
  • Condizioni:
    Una gouache presenta tre fori di spillo nel cielo, ma per il resto sono in condizioni notevoli, con dettagli e colori vivaci ben conservati.
  • Località del venditore:
    Stamford, CT
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU803043180252

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