
Lampada da tavolo Gae Aulenti, Italia, 1960
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Lampada da tavolo Gae Aulenti, Italia, 1960
Informazioni sull’articolo
- Creatore:Gae Aulenti (Designer)
- Design:
- Dimensioni:Altezza: 88,9 cm (35 in)Diametro: 52,07 cm (20,5 in)
- Alimentazione:Plug-in
- Tensione:110-150v
- Paralume:Incluso
- Stile:Moderno (Nello stile di)
- Materiali e tecniche:
- Luogo di origine:
- Periodo:
- Data di produzione:1960
- Condizioni:Usura compatibile con l’età e l’utilizzo.
- Località del venditore:Culver City, CA
- Numero di riferimento:Venditore: L10951stDibs: LU878941670342
Lampada Pipistrello
Come l'animale da cui prende il nome, la lampada Pipistrello 1965 di Gae Aulenti, che significa "pipistrello" in italiano, è una lampada al tempo stesso aggraziata e scheletrica. Con il suo paralume traslucido e lo stelo telescopico, il Pipistrello fonde arte e ingegneria. Disegnare la sua iconica lampada non era l'unico progetto di Aulenti in quel periodo: insegnava anche alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano e gestiva il suo studio di architettura, fondato nel 1954.
Oltre all'architettura, Aulenti (1927-2012) si interessò anche al design d'interni, soprattutto quando nel 1955 entrò a far parte dello staff della rivista di design Casabella. In seguito entrerà a far parte della American Society of Interior Designers. Il Pipistrello è una testimonianza sia della formazione architettonica di Aulenti che della sua incursione nella decorazione d'interni. Il suo stelo in acciaio regolabile telescopicamente, posto su una base in alluminio laccato, la rende una lampada da tavolo pratica e versatile. Il paralume in acrilico, invece, è scultoreo e dinamico, con i suoi archi sovrapposti che suggeriscono un movimento in volo. Il materiale scelto da Aulenti - metacrilato opalino bianco, un acrilico traslucido - produce un bagliore incantevole quando la luce è accesa e nasconde il funzionamento interno della lampada quando è spenta.
Nonostante la sua eredità duratura, Aulenti ha sostenuto un approccio understated.design agli interni e all'architettura, sostenendo la convinzione che gli occupanti di una stanza debbano essere al centro dell'attenzione piuttosto che qualsiasi pezzo di design. In un'intervista a Vogue, ha dichiarato che il suo "consiglio a chi mi chiede come fare una casa è di non avere nulla, solo qualche scaffale per i libri, qualche cuscino su cui sedersi".
Il secondo consiglio di Aulenti, tuttavia, incarna la sua eredità e il suo impegno per un design duraturo: "Prendere posizione contro l'effimero, contro le tendenze passeggere... e tornare a valori duraturi". Luce, funzionalità e durata: cosa c'è di più duraturo?
Il Pipistrello fu prodotto dalla casa di design milanese Martinelli Luce, che qualche anno dopo sarebbe diventata famosa per la lampada da tavolo Cobra, tuttora in produzione.
Gae Aulenti
L'architetto e designer italiano Gae Aulenti sarà per sempre ricordato per il suo lavoro con i musei, in particolare per la sua ristrutturazione del 1980-86 di una stazione ferroviaria parigina in stile Beaux Arts per creare le gallerie del Musée d'Orsay. La Aulenti - il cui nome di battesimo, abbreviazione di Gaetana, si pronuncia "guy" - va ricordata anche per il suo tenace spirito intellettuale e per aver lavorato con costanza quando poche donne trovavano una carriera architettonica di successo nell'Italia del dopoguerra.
Dopo essersi laureata al Politecnico di Milano nel 1954, Aulenti aprì uno studio di architettura. Entrò anche a far parte dello staff della rivista di architettura progressista Casabella, la cui linea editoriale era che l'establishment, il modernismo ortodosso di Le Corbusier e il Bauhaus, aveva superato la sua utilità. Quando il loro movimento per un nuovo approccio all'architettura e al design fu ascoltato con simpatia, Aulenti trovò dei mecenati, primo fra tutti Gianni Agnelli, ad della Fiat, che in seguito la assunse per ristrutturare il Palazzo Grassi a Venezia e adibirlo a spazio espositivo per le arti.
Le commissioni per showroom e altri spazi aziendali hanno portato Aulenti al design di mobili. Secondo lei i mobili non dovrebbero mai dominare una stanza. Le sue sedie e divani - bassi, con strutture arrotondate in metallo smaltato e ampie sedute - e i tavoli, in particolare il suo tavolino Jumbo in marmo del 1972 per Knoll, mostrano solidità e robustezza. Nel design dell'illuminazione di , tuttavia, Aulenti è bravissimo.
Ogni opera ha una meravigliosa presenza scultorea. Pezzi come la lampada da tavolo Pipistrello e il pendente Quadrifoglio sono un perfetto connubio tra vetro dalle forme organiche e apparecchi high-tech. Altri hanno un'eleganza futuristica e alcuni hanno anche un tocco di personalità. Le lampade da tavolo Pileino e La Ruspa di Aulenti sembrano quasi dei piccoli robot. I suoi pezzi di illuminazione sono una nota di grazia artistica nella carriera di una donna che credeva nella forza.
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