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Tavolo da scrittura / Scrivania italiana degli anni '30, per Banca Del Popolo, Trapani

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Informazioni sull’articolo

Un tavolo da scrittura italiano degli anni '30 realizzato per la Banca Del Popolo, Trapani. La superficie rettangolare è sostenuta da lati di forma trapezoidale con una placcatura in rame martellato sotto la parte superiore. Di forma altamente geometrica, il pezzo è snello e chic; molto caratteristico dell'era Art Deco. Con la sua etichetta in metallo all'interno della gamba: Banca Del Popolo Trapani Inv. N. 7229 Dimensioni: 30 1/2" di altezza x 43" di larghezza x 23 3/4" di profondità
  • Dimensioni:
    Altezza: 77,47 cm (30,5 in)Larghezza: 109,22 cm (43 in)Profondità: 60,33 cm (23,75 in)
  • Stile:
    Art Déco (Del periodo)
  • Materiali e tecniche:
  • Luogo di origine:
  • Periodo:
  • Data di produzione:
    1930
  • Condizioni:
    Usura compatibile con l’età e l’utilizzo. In ottime condizioni vintage.
  • Località del venditore:
    New York, NY
  • Numero di riferimento:
    Venditore: DSV 20-081stDibs: LU1433238788772

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Designer: Gaetano / Osvaldo Borsani Produttore: Paese: Italia Modello: tavolo da pranzo / scrivania Periodo di progettazione: 1930-50 Data di produzione: 1930-50 Dimensioni in cm: LxPxH 199x95x80 cm (il tavolo può essere abbassato di 4 cm su richiesta) Materiale: Legno di radica / Legno laccato nero / Wood / Vetro nero Condit: Buono / I bordi laccati neri presentano usura e graffi dovuti all'uso / Il vetro presenta leggeri graffi dovuti all'uso / Segni dell'età e dell'utilizzo Informazioni su Gaetano e Osvaldo Borsani Osvaldo Borsani (nato nel 1911 a Varedo, morto nel 1985 a Milano) è stato un designer e architetto italiano, nato in una famiglia di mobilieri con una lunga e consolidata tradizione artigianale. Suo padre, Gaetano Borsani, aveva un proprio negozio di mobili, l'Atelier A di Varedo, dove il sedicenne Osvaldo ricevette la sua prima formazione. All'epoca, il progettista dell'Atelier A era l'architetto Gino Maggioni, che portò con sé le influenze del movimento Jugendstil dei primi del Novecento da Vienna e che instillò nel giovane Borsani l'apprezzamento per l'artigianato e la produzione di mobili. Osvaldo Borsani studiò dapprima belle arti all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, diplomandosi nel 1931, e poi proseguì gli studi di architettura al Politecnico di Milano, dove si laureò nel 1936. Nel 1933, due anni prima di laurearsi come architetto, Borsani disegnò il progetto Casa Minima per la V Triennale di Milano, insieme agli architetti Cairoli e Varisco. Questo progetto gli valse una medaglia d'argento per il suo codice razionalista e le sue geometrie, e ricevette recensioni positive dal critico Edoardo Persico della rivista Casabella. Villa Borsani e altre opere architettoniche di rilievo Nel 1937, Osvaldo Borsani progettò Villa Presenti a Forte dei Marmi, una località marittima della Toscana dove l'aristocrazia italiana e l'élite industriale costruivano le loro case, un progetto che mostrava lo stesso rigore razionalistico di Casa Minima, ma ammorbidito dall'uso di finiture e materiali mediterranei. Villa Borsani progettata da Osvaldo Borsani. Varedo, Italia Villa Borsani. Varedo, Italia Nel 1943, Osvaldo progettò e costruì la sua casa, la Villa Borsani, a Varedo, che, nonostante fosse concepita secondo rigidi principi razionalisti, incorporava oggetti e arte di artisti più giovani che comunicavano un approccio più libero all'espressione umana. Il progetto di Villa Borsani coinvolse artisti come Adriano Spilimbergo, Fausto Melotti, Lucio Fontana (che realizzò il camino in ceramica e la Madonna in ceramica) e Agenore Fabbri (che realizzò la statua in bronzo dello scalone). 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