Jonathan Freemantle

ABSTRACT Opera dell'artista Jonathan Freemantle, intitolata La Madonna (Studio) II

2023

Nato nel 1978 a Townes, Sudafrica. Vive e lavora: Edimburgo, Scozia. A 17 anni, Freemantle è stato selezionato come uno dei cinque studenti di tutto il mondo per studiare alla St Oswald's Academy di Londra, dove ha completato un apprendistato intensivo di cinque anni in disegno tradizionale, pittura, scultura e geometria. Questi principi continuano a informare il suo approccio rigoroso alla pittura e alla pratica artistica. Basato su una comprensione intima della pittura e della storia dell'arte, il suo lavoro esplora la relazione tra il suo corpo, il tempo e la terra, ognuno dei quali serve come materiale e come ispirazione. Utilizzando una varietà di mezzi come la tempera all'uovo, le rocce di montagna e l'ocra nei suoi dipinti, l'artista colloca il corpo come una presenza organica in armonia con il paesaggio, integrando allo stesso tempo il paesaggio fisicamente nell'atto umano di dipingere. In un'epoca maledettamente antropocenica, Freemantle usa le sue tele appassionate e viscerali per chiedere consapevolmente e risolutamente la redenzione e il perdono dell'uomo - e in quanto maschio, dell'uomo - sul pianeta. Freemantle espone a livello internazionale dal 2007, con mostre collettive e personali a Londra, Townes, Amsterdam, Johannesburg ed Edimburgo, compresa un'importante commissione della Standard Bank Gallery di Johannesburg. Oltre a una vasta pratica in studio, Freemantle ha lavorato come educatore, istituendo nel 2002 il dipartimento di pittura della The Art Academy di Londra e scrivendo "Anatomy made simple for Artists", pubblicato da Arcturus (Regno Unito) nel 2004. Ha inoltre curato numerose mostre nell'ambito del Festival Internazionale della Moda di Edimburgo, che ha co-fondato nel 2012, e come co-direttore della Hazard Gallery, che ha co-fondato e gestito a Johannesburg dal 2015 al 2019. Tornato a Edimburgo nel 2019, Freemantle si è concentrato sullo studio a tempo pieno. Le sue opere sono presenti in collezioni di tutto il mondo, tra cui SAB Miller, Nirox Foundation e la collezione privata di HRH King Charles III.