Pierre Morquin

"Tapparella" acrilico astratto su tela 146x114cm 2021

2021

Utilizzando diverse tecniche (acrilico, spray, pastelli a olio, carboncini) e supporti (tela patinata o meno, legno assemblato) traccio il mio percorso tra espressionismo astratto, una decisa ispirazione aborigena, influenze moderne, urbane e la mia giovinezza in Africa. È un insieme di pittori contemporanei che, attraverso Hélène Frankenthaler, Cy Twombly, Basquiat, Kikuo Saito, Oscar Murillo, Joe Bradley, Ida Ekblad, André Butzer..., mi ispira. Quando dipingo faccio delle incursioni nella mia ragione, nella mia conoscenza e poi mi lascio trasportare da forme, colori ed emozioni. Il dipinto poi viene da sé, una forma che porta ad un'altra, un colore che ne chiama un altro fino a quando uno squilibrio di compiti e tratti mi parla e finalmente soddisfa (ma momentaneamente...) la speranza che la creazione ha generato in me. Poiché l'idea è e rimane intuitiva, l'artista non è consapevole in abstracto dell'intenzione e dello scopo del suo lavoro: non si tratta di un concetto, ma di un'idea che lo guida: quindi non può dare alcuna spiegazione del suo modo di fare le cose: lavora, come si dice inconsciamente, in realtà istintivamente". Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione