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Dario Cusani
NAPOLI CHE SE NE VA - Napoli che se ne va - Dipinto di Dario Cusani - 2024

2024

Informazioni sull’articolo

TECNICA DELLA FOTOPITTURA La tecnica utilizzata è stata definita come FOTO-PITTURA dalla critica d'arte Silvia Pegoraro di Ravenna ed è stata un'invenzione d'artista nel 1994. Infatti, dal 1964 Dario Cusani lavorava con la fotografia e la pittura che non erano mai state unite. Nel 1994 sono tornata a Napoli, la città in cui sono nata e da cui mancavo da 10 anni dopo essermi trasferita a Roma nel 1984. Sono tornato per vedere il MIRACOLO realizzato dal G7 con i presidenti dei paesi più potenti guidati da Bill Clinton, presidente degli Stati Uniti. È stata una visita meravigliosa alla mia città rinata nel suo antico splendore! Ho scattato oltre 5.000 foto delle piazze e dei monumenti di Napoli con la mia Nikon. Sono tornato a Roma e ho fatto stampare tutte le foto, le ho messe su vari tavoli e ho assemblato tutti i vari pezzi. Mi sono subito reso conto che mancavano delle parti che ho completato con la vernice. Un gesto spontaneo con il quale avevo inconsapevolmente realizzato una grande innovazione: Avevo unito la REALTA' della fotografia con il SOGNO rappresentato dalla pittura. Silvia, la mia musa che mi conosceva bene, quando le mostrai la prima opera IMPERATING MALE (R:0176) che avevo realizzato mi disse: "Dario hai unito i DUE MONDI della tua vita: quello della tua infanzia con la sensibilità del sognatore con quello concreto che ti hanno dato i tuoi genitori con l'istruzione, gli studi (laurea in Scienze Economiche) e il lavoro iniziato a 15 anni nell'industria del rame della tua famiglia. Questi anni formativi mi hanno allontanato da quelli dell'infanzia, quando studiavo il pianoforte e sognavo di diventare direttore d'orchestra. Ho anche disegnato e dipinto con la mia immaginazione alla ricerca degli affetti che mi mancavano. Infatti i miei genitori erano impegnati nella fabbrica (produzione di rame) per ricostruire l'Italia distrutta dalla guerra appena conclusa. Ho poi perfezionato la FOTO-PITTURA che si è sviluppata nell'elaborazione digitale avendo sostituito il pennello con il mouse per riempire i vuoti lasciati dalla fotografia e completare la REALTA' che con la pittura è diventata un'altra realtà FANTASTICA. RICERCA SOCIALE Questo lavoro fa parte della "ricerca" SOCIALE che affronta questioni che riguardano le persone e la "polis", che in latino significa città ma anche "modello politico". NAPOLI CHE SE NE VA Questo lavoro con la tecnica del DIGITAL PROCESSING è collegato alla mia mostra del 2000 negli Stati Uniti. Infatti ricorda i primi anni del '900 quando molti napoletani (e del sud Italia) furono costretti a migrare negli Stati Uniti per trovare lavoro. Un ricordo cantato in una bellissima canzone napoletana PARTONO I BASTONI... reso ancora più triste da un aneddoto avvenuto al porto di Napoli poco prima della partenza della nave. Lì i bambini (tutti maschi) salutarono i genitori e in particolare la madre che non avrebbero più rivisto. Così tutti presero in mano la testa di un pallone che aveva la madre, salirono a bordo e si posizionarono a prua. Così figlio e madre rimasero collegati e dalla prua scesero centinaia di fili colorati. Quando i rimorchiatori hanno iniziato ad allontanare la nave dal molo, le matasse si sono srotolate fino a quando il filo è sfuggito dalle mani della madre e il distacco è stato definitivo. Ogni figlio ha poi avvolto il suo filo che ha portato con sé come ricordo di quell'ultimo momento toccante. Ho provato una sensazione simile anche quando mi sono trasferita a Roma dopo il terremoto di Napoli del 1980, con la città abbandonata dai politici e in preda alla delinquenza. Anch'io mi sono sentito "migrante", anche se in modo molto meno doloroso di quei giovani di inizio secolo. Per realizzare questa immagine del movimento ho staccato dalla terraferma il Castel dell'Ovo simbolo di Napoli e con una semplice scia in mare gli ho dato il movimento. Il successo di questo lavoro è stato immediato!   TECNICA FOTO-PITTURA La tecnica usata è stata definita FOTO-PITTURA dal critico d'arte Silvia Pegoraro di Ravenna Italia e fu una mia invenzione del 1994. Infatti dal 1964 lavoravo con la fotografia e la pittura che non si erano mai unite. Nel 1994 tornai a Napoli, la città dove ero nato e mancavo da 10 anni dopo il trasferimento a Roma nel 1984. Tornai per vedere il MIRACOLO realizzato dal G7 con i Presidenti dei Paesi più potenti con a capo Bill Clinton presidente USA. Fu una visita stupenda nella mia città rinata nel suo antico splendore! Scattai con la mia Nikon oltre 5.000 foto delle piazze e monumenti di Napoli. Tornai a Roma e feci stampare tutte le foto e le misi su vari tavoli e montai tutti i vari pezzi. Mi resi subito conto che mancavano delle parti che completai con la pittura. Un gesto spontaneo col quale avevo realizzato inconsciamente una grande innovazione: avevo unito la REALTA' della fotografia con il SOGNO rappresentato dalla pittura. Silvia, la mia musa che mi conosceva bene, quando le feci vedere il primo lavoro MASCHIO IMPERANTE (R:0176) che avevo fatto mi disse: " Dario hai unito i DUE MONDI della tua vita: quello della tua fanciullezza con la sensibilità del sognatore con quello concreto che ti hanno insegnato i tuoi genitori con l'educazione, gli studi (laurea in Scienze Economiche) e il lavoro iniziato a 15 anni nell'industria di rame della tua famiglia. Questi anni di formazione avevano allontanato quelli dell'infanzia quando studiavo il pianoforte e sognavo di diventare direttore d'orchestra. Inoltre disegnavo e dipingevo con la mia fantasia alla ricerca degli affetti che mi mancavano. Infatti i miei genitori sono impegnati in fabbrica a ricostruire l'Italia distrutta dalla guerra da poco terminata. Ho poi affinato la FOTO-PITTURA che si è sviluppata nella ELABORAZIONE DIGITALE avendo sostituito il PENNELLO con il MOUSE per riempire i vuoti lasciati dalla fotografia e completare la REALTA' che con la pittura diventava un'altra realtà FANTASTICA. RICERCA SOCIALE Questo lavoro fa parte della "ricerca" SOCIALE che affronta temi che riguardano le persone e la "polis" che in latino significa città ma anche "modello politico". NAPOLI CHE SE NE VA Questo lavoro con la tecnica della ELABORAZIONE DIGITALE e collegato alla mia mostra del 2000 negli USA. Infatti ricorda i primi del '900 quando tanti napoletani (e meridionali d'Italia) furono costretti a migrare negli Stati Uniti per trovare lavoro. Un ricordo cantato in una bella canzone napoletana PARTONO I BASTIMENTI... reso ancora più triste da un aneddoto che si verificava al porto di Napoli poco prima della partenza della nave. Lì i figli (tutti maschi) salutavano i genitori e in particolare la madre che non avrebbero più rivisto. Così ognuno prendeva il capo di un gomitolo che aveva in mano la propria madre e saliva a bordo e si posizionavano sulla prua. Così figlio e madre rimanevano collegati e dalla prua scendevano centinaia di fili colorati. Quando i rimorchiatori cominciavano ad allontanare la nave dalla banchina, le matasse si srotolavano finché il filo sfuggiva dalle mani della madre e il distacco era definitivo. Ogni figlio poi avvolgeva il suo filo che portava come ricordo di quell'ultimo faticoso attimo. Anche io ho provato una sensazione simile quando mi sono trasferito a Roma dopo il terremoto di Napoli del 1980 con la città abbandonata dai politici e in preda della delinquenza. Anche io mi sono sentito "migrante" anche se in modo molto meno doloroso di quei giovani di inizio secolo. Per rendere questa immagine del movimento ho staccato dalla terraferma il Castel dell'Ovo simbolo di Napoli e con una semplice scia nel mare gli ho dato il movimento. Il successo di questo lavoro è stato immediato!
  • Creatore:
    Dario Cusani
  • Anno di creazione:
    2024
  • Dimensioni:
    Altezza: 70 cm (27,56 in)Larghezza: 120 cm (47,25 in)Profondità: 3 cm (1,19 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Cornice:
    Opzioni disponibili per la cornice
  • Condizioni:
    L'assicurazione può essere richiesta dai clienti come servizio aggiuntivo; contattateci per maggiori informazioni.
  • Località della galleria:
    Roma, IT
  • Numero di riferimento:
    Venditore: T-1493761stDibs: LU650314634052

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