William Mark Fisher

William Mark Fisher RA (1841-1923) - Acquerello del 1876, Bovini in scena rurale

1876

William Mark Fisher da ragazzo studiava disegno al Lowell Institute in Massachusetts durante i mesi invernali. Ebbe la fortuna di essere presentato a George Inness, il quale, ricorda Fisher, lo trovò "... un giovane molto promettente e alla fine fu deciso che sarei andato a stare da lui come allievo senza tasse". Faile fu incoraggiato a terminare gli studi a Parigi, dove studiò come allievo di Marc Gabriel Charles Gleyre fino al 1864, quando la salute di Gleyre iniziò a cedere. Durante questo periodo fu fortemente influenzato dai suoi compagni di classe Monet, Sisley e Renoir, ma non avrebbe mai vissuto la stessa traiettoria di carriera a causa, in gran parte, della sua scelta di lasciare la Francia e tornare in patria. Una volta tornato a Boston, trovò poco mercato per le sue opere e dopo un periodo di difficoltà decise di tornare in Francia nel 1871. Dopo un anno trascorso in Francia, Fisher partì per l'Inghilterra, dove avrebbe poi stabilito la sua residenza permanente a Harlow, nell'Essex. Lì trovò un mercato attivo per le sue opere e ottenne un successo quasi immediato. Fisher è considerato uno dei primi artisti ad aver introdotto lo stile impressionista in Inghilterra, dove espose regolarmente alla Royal Academy, arrivando a presentare più di 100 opere. Fu insignito dell'A.R.A. nel 1911 e del R.A. nel 1919, oltre a diventare membro a pieno titolo del New English Art Club e presidente dell'Essex Club. Le sue opere sono conservate in numerosi musei, tra cui un'ampia collezione del Museum of Fine Arts di Boston e della TATE Gallery di Londra. Scrivendo di Fisher in S.G.W. Benjamin's Contemporary Art in Europe, l'autore ha osservato che, avendo trovato scarso successo nella sua terra natale, ha dovuto partire per trovare apprezzamento per il suo lavoro. Nel suo libro del 1893 Modern Painting, George Moore scrisse che Fisher era il più grande pittore di paesaggi vivente in Inghilterra.