Antoine Rose

Swarmanoïd II

2014

Serie UP IN THE AIR - Antoine Rose ha iniziato a lavorare alla serie "Up in the Air" nel 2002, mentre stava girando la Coppa del Mondo di Kitesurf a Rio de Janeiro; essendo un perfezionista, ha dedicato un paio di anni a perfezionare le sue idee. La serie "Up&Up" ha ricevuto un'accoglienza molto calorosa da parte del pubblico. Le sue opere sono per lo più fotografie di grandi dimensioni, montate con un processo brevettato Diasec. Offrono panorami catturati a volo d'uccello. C'è sempre un contrasto tra questi due registri, disposti orizzontalmente o verticalmente: il campo irregolare dell'oceano calmo o vorticoso, in un colore verde-blu, da un lato, e il registro regolare della spiaggia, dove persone abbronzate e manufatti - ombrelloni, teli e asciugamani da spiaggia o lettini - aggiungono una varietà di colori naturali e rispettivamente industriali, dall'altro. A causa della distanza aerea, questi elementi appaiono come piccoli motivi geometrici o pezzi di puzzle dispersi sulla sabbia bianca e giallastra della superficie della spiaggia bagnata dal sole o come un disegno a pois su un tessuto immenso. Le fotografie sovradimensionate obbligano quindi lo spettatore a guardare più da vicino per distinguere ciò che realmente rappresentano. Per quanto riguarda questo aspetto, la potente fotocamera di Rose permette di ottenere la massima risoluzione anche per i dettagli più piccoli. Queste rappresentazioni in miniatura trasformano i paesaggi aerei naturali in dipinti astratti e iscrivono le opere di Rose in un approccio artistico minimalista. L'artista introduce una tensione tra reale e virtuale, tra ciò che sembra essere visto e ciò che è realmente visto, tra il visibile e il nascosto. Oltre alla dimensione estetica, c'è un livello antropologico e sociologico nella lettura delle fotografie di Rose: persone che condividono comportamenti comuni e si espongono come mandrie edonistiche. I fotogrammi di persone che nuotano, fanno surf o semplicemente si siedono sui loro materassini da spiaggia fanno pensare a una vetrina o, vista la distanza, a un insettario. Si può persino notare una connotazione religiosa: la vista a volo d'uccello fa apparire le persone come insignificanti Dot Dot nell'infinito spazio dell'universo, schiacciate dall'immensità del campo d'acqua, ricordando il biblico diluvio universale; visti dal cielo, come attraverso gli occhi di Dio, le persone e la natura coesistono in relazioni armoniche o tese. Esposte sulla parete della galleria, le superfici orizzontali della spiaggia e dell'oceano viste dall'alto passano a un piano verticale, disturbando così la percezione frontale dello spettatore. È solo attraverso il processo mentale che lo spettatore percepisce che le immagini sono state riprese a volo d'uccello. In questo modo, l'artista si affida alla partecipazione attiva e alla ricettività del pubblico. Le fotografie di Roses si trovano in prestigiose collezioni private e aziendali e fanno parte della collezione permanente del Museum of Arts and Design (NY, USA).