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Christophe Pouget
Wan Chai

2014

Informazioni sull’articolo

Christophe Pouget ha iniziato la sua carriera artistica nel 2008, quando ha creato i suoi primi assemblaggi fotografici. Concentrandosi sulla relazione affettiva tra tempo e spazio, le sue ultime opere si ispirano a città francesi familiari o a luoghi stranieri incontrati durante i viaggi in giro per il mondo. Tuttavia, più che un "diario visivo", rappresentano un'evocazione personale di sentimenti emotivi che lo collegano a un luogo specifico in un determinato momento e successivamente nel corso del processo artistico, quando le immagini vengono filtrate attraverso il setaccio della memoria. A questo proposito, l'arte di Pouget potrebbe essere collegata alla recente scoperta scientifica del "sistema di geo-tagging" del cervello, costituito da speciali cellule che associano luoghi ed eventi e generano mappe mentali. L'artista è guidato dal proprio credo filosofico. Secondo lui, "possiamo seguire molti percorsi nella vita, ma tutti lasciamo tracce del nostro passaggio da qualche parte; in luoghi dove qualcun altro è stato prima di noi e ha fatto la stessa cosa". La rete di queste tracce invisibili incarna quella che lui chiama "l'anima dei luoghi", che cerca di catturare con la sua fotocamera digitale. A questo scopo, scatta centinaia di fotografie nello stesso luogo in momenti diversi, esplorando i sottili cambiamenti di luce e atmosfera, proprio come farebbe un pittore impressionista. Poi, come in un collage cubista, ricostruisce un'immagine dinamica unica, con colori vividi e prospettive variegate, giustapponendo e sovrapponendo tutte queste immagini, di cui quelle periferiche creano una sorta di contorno merlato - per lo più netto e irregolare, a volte quasi rotondo - suggerendo una potenziale estensione dell'immagine oltre i limiti. Fondendo più fotografie in un'unica immagine, Pouget gioca con il tempo: da un lato lo comprime, incapsulando un momento ideale; dall'altro lo dilata, offrendo allo spettatore la possibilità di scegliere qualsiasi momento desiderato, corrispondente a un determinato frammento del grande "puzzle". Lo spazio e il tempo sono inestricabilmente legati.

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