Aspettando III (Sidewinder) 2005
60x140 cm, compresa la cornice bianca,
Edizione di 10 esemplari,
Stampa C d'archivio, basata su 10 polaroid.
Etichetta di firma e certificato.
Non montato.
"Waiting III (Sidewinder)" si svolge come una storia sussurrata: dieci polaroid sospese nel tempo, ognuna delle quali è un frammento di tensione e tenerezza. La serie cattura l'interno di una roulotte Airstream, la cui tenda vaporosa diffonde la luce del deserto in un silenzio spettrale. Sotto di essa, una donna nuda giace da sola sul letto, il suo corpo è un tranquillo studio di vulnerabilità. A portata di mano c'è una pistola, una presenza netta e deliberata, né completamente minacciosa né completamente protettiva, ma carica di possibilità.
L'uso da parte di Schneider di pellicole Polaroid scadute accentua il senso di impermanenza. Le bruciature chimiche e i bordi sbiaditi riecheggiano l'erosione del tempo e della memoria. Non stiamo semplicemente osservando un momento, ma ne percepiamo il peso, la solitudine, la minaccia non dichiarata. L'immobilità della donna non è pace, è attesa. È successo qualcosa, o sta per succedere.
Il sipario funge sia da velo che da palcoscenico, suggerendo una barriera tra la vita interiore e il mondo esterno. Questo pezzo evoca il mito del West americano filtrato attraverso la solitudine di una donna, fragile, sfidante e inconoscibile. Nel mondo di Schneider, l'attesa non è mai passiva. È uno stato di esistenza elevata, in cui il tempo si dilata e l'intimità si aggrappa all'aria come polvere.
"Sono più che lieto di testimoniare il lavoro pionieristico di Stefanie Schneider che ha cambiato per sempre il volto della fotografia.
Credi nell'amore a prima vista? È così, da quando ho visto le opere di Stefanie Schneider in una galleria di Amburgo, in Germania. Mai prima d'ora le immagini mi hanno attirato in modo così immediato, mi hanno colpito in modo così profondo e mi hanno tenuto così incessantemente sotto il loro incantesimo. Mai prima d'ora ho percepito una relazione così armoniosa, tranquilla e al tempo stesso reciprocamente nutriente tra un artista e il mezzo che è un'icona americana: La pellicola Polaroid.
Stefanie ha portato la fotografia Polaroid al più alto livello di attenzione e di acclamazione di qualsiasi fotografo della storia, aprendo nuovi orizzonti che non avremmo mai pensato di poter immaginare. Nessuno prima d'ora ha utilizzato la pellicola Polaroid a un tale livello, elevandola nel regno della pura arte. Non è esagerato affermare che l'incontro con Stefanie e il suo eccezionale lavoro hanno cambiato la mia vita per sempre e sono stati il catalizzatore che mi ha spinto a salvare la pellicola Polaroid quando, qualche anno fa, stavo pensando di interrompere la produzione. In effetti, ha salvato quasi da sola un'industria e un mezzo cinematografico. Questo è il tipo di influenza che ha nel suo campo.
Negli anni successivi alla mia fatidica decisione ispirata dal lavoro di Stefanie Schneider, le sue splendide opere non hanno toccato solo le nostre anime analogiche; il suo incredibile successo mondiale e la sua crescente esposizione hanno anche dato un segnale molto chiaro del fatto che è arrivato il momento di collezionare, custodire e respirare la misteriosa magia dell'arte Polaroid.
Alcune settimane dopo aver conosciuto il suo lavoro, ho avuto l'opportunità di incontrare Stefanie di persona e ho scoperto che ognuna delle sue intense immagini Polaroid fa parte di un piano ambizioso e straordinario - il più grande progetto artistico Polaroid di tutti i tempi: un lungometraggio quasi completamente realizzato con materiali e immagini Polaroid chiamato "29 Palms, CA". Subito dopo averlo saputo, abbiamo iniziato a raccogliere pellicole scadute da tutto il pianeta per sostenere la sua visione. In cambio, Stefanie Schneider ci ha permesso di esporre una collezione molto speciale e amorevolmente composta di stampe in edizione limitata dei suoi ultimi scatti Polaroid e dei suoi preferiti a Polanoir, la nostra Galleria Polaroid conosciuta in tutto il mondo.
Oggi alla Polanoid, ora meglio conosciuta come THE IMPOSSIBLE PROJECT, continuiamo a lottare contro la caduta delle pellicole Polaroid e la chiusura dei loro stabilimenti, nella speranza di mantenere i posti di lavoro americani e di mantenere in vita una pellicola veramente inventata dagli americani come la Polaroid, che ha toccato così tanti milioni di vite nel corso degli anni. Ora chiamiamo Polanoid "Il progetto impossibile" perché molti dicevano che sarebbe stato impossibile salvare la pellicola Polaroid. Sentendo questo, mi sono venute in mente le parole di Edward Land, l'inventore della pellicola Polaroid, che diceva che gli unici progetti che vale la pena tentare sono quelli che si dicono "impossibili".
Questo ci riporta alla signora Schneider, che mi ha ispirato a fondare questa società THE IMPOSSIBLE PROJECT dopo aver visto il suo lavoro, che sembra ottenere il possibile dall'impossibile, creando la più raffinata arte con i mezzi e i materiali più elementari. In effetti, dopo quel giorno, rimasi così colpito dalla sua fotografia che capii che non si poteva permettere che la pellicola Polaroid scomparisse. Trovandomi nel preciso momento in cui il mondo stava per perdere la Polaroid, ho colto l'attimo e ho messo tutto il mio impegno e la mia passione nel salvare la pellicola Polaroid. Per questo ringrazio quasi esclusivamente Stefanie Schneider, che ha avuto un ruolo più importante di chiunque altro nel salvare questo simbolo americano della fotografia.
Florian Kapps / Presidente fondatore di Impossible Inc.
8 marzo 2010
Stefanie Schneider ha conseguito un master in Communication Design presso la Folkwang Schule di Essen, in Germania. Le sue opere sono state esposte al Museum for Photography di Braunschweig, al Museum für Kommunikation di Berlino, all'Institut für Neue Medien di Francoforte, al Nassauischer Kunstverein di Wiesbaden, al Kunstverein di Bielefeld, al Museum für Moderne Kunst di Passau, ai Rencontres d'Arles, alla Foto-Triennale di Esslingen.