Vera Mercer

Granchio e cavolo

2020

Le opere della fotografa americana VERA MERCER (nata nel 1936 a Berlino, vive e lavora a Omaha e Parigi) sono complesse da comprendere. Inizia negli anni '60 a Parigi con i ritratti dell'allora marito Daniel Spoerri, che come lei si era formato inizialmente nella danza, e di altri membri del gruppo Fluxus e dei Nouveaux Réalistes. Non solo documentò le opere di Jean Tinguely, Eva Aeppli, Marcel Duchamp, Niki de Saint Phalle e Daniel Spoerri, ma scattò anche dei ritratti degli artisti. Parallelamente a questi ritratti, ha fotografato anche le vecchie sale del mercato parigino poco prima della loro demolizione. È qui che si è imbattuta per la prima volta in un tema che da allora la preoccupa: Frutta, verdura, carne e pesce nella loro forma più cruda e fresca. Negli anni '70 si prese una lunga pausa creativa. Ma dall'inizio del nuovo secolo, l'artista cattura nature morte neobarocche mozzafiato composte da fiori, frutta, animali appena cacciati, bicchieri antichi e candele illuminanti in grandi formati. Vera Mercer combina in modo sensuale ed estetico gamberi, pesce, selvaggina e pollame con fiori e verdure fresche. I quadri, immersi in una luce mistica, rappresentano una nuova interpretazione dei classici motivi vanitas con le loro candele accese e le loro composizioni artistiche. Alcune delle sue nature morte di grande formato affascinano gli spettatori con la loro opulenza e ricchezza di colori, trasmettendo una voglia di vivere e un senso del passato. Una delizia visiva e artistica, soprattutto grazie alla carta per acquerello di alta qualità utilizzata, che conferisce alle opere una superficie vellutata.