Arthur Elgort

Bonnie Berman, Palm Beach, FL, VOGUE

1986

Uno dei fotografi più imitati al mondo, Arthur Elgort è un instancabile innovatore noto per il suo vivace stile "istantaneo". Ha lavorato come freelance per una serie di riviste di alto livello e marchi di lusso e gli viene riconosciuto il merito di aver introdotto il movimento e l'enfasi sulle meraviglie della luce naturale nel regno della fotografia di moda.

Nato nel 1940 a New York, Elgort ha frequentato la Stuyvesant High School e successivamente ha studiato pittura all'Hunter College prima di dedicarsi alla fotografia. "Ho iniziato come pittore, ma ero una brutta copia di Franz Kline", ha spiegato Elgort in un'intervista con il New York Times. "Non sapevo disegnare. Ma ho pensato: "Se avessi una macchina fotografica, potrei catturare qualcosa". Così sono diventato un fotografo".

La carriera di Elgort è iniziata come assistente fotografico del fotografo di moda svedese Gösta Peterson. Ha scattato la sua prima foto di copertina per la rivista Mademoiselle. Tuttavia, una serie di foto in bianco e nero di una modella che gioca con un cane, scattate per British Vogue nel 1971, hanno cementato il suo status di star della fotografia di moda. 

La tecnica rilassata di Elgort, che lo vede catturare immagini di modelle e modelli in momenti apparentemente candidi, è stata un cambiamento rinfrescante e gradito rispetto agli scatti in studio, rigidi e messi in scena, che caratterizzavano la fotografia di moda degli anni '70 e '80. Di conseguenza, Elgort ha scattato alcuni dei ritratti più iconici dell'industria della moda , in particolare delle top model Cindy Crawford, Kate Moss, Naomi Campbell, Linda Evangelista, Claudia Schiffer e Christy Turlington. 

Per decenni Elgort ha lavorato come fotografo presso Vogue, e le sue straordinarie foto in bianco e nero e a colori hanno abbellito anche le pagine di Rolling Stones, GQ e Glamour.

Le opere di Elgort sono presenti in gallerie e musei di tutto il mondo, tra cui il International Center of Photography di New York, il Museum of Fine Arts di Houston e il Victoria and Albert Museum di Londra.

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