Michael Hale

"Legato 2" - Serigrafia geometrica astratta color chartreuse

1981

Nel 1957, il serigrafo commerciale Chris Prater e sua moglie Rose fondarono la loro attività in un minuscolo spazio a Kentish Townes: i Kelpra Studio. Nell'arco di un decennio, hanno introdotto al mezzo della serigrafia una serie incredibile di grandi artisti britannici. Come il Mago di Oz che orchestra i processi da dietro il suo sipario, Prater collaborò con tutti loro al massimo grado, riuscendo - praticamente da solo, come è ormai riconosciuto - a elevare il medium a una forma d'arte accettata anche dalle nostre istituzioni più tradizionali. Tra i primi convertiti figurano Eduardo Paolozzi e Richard Hamilton; quest'ultimo ha promosso la sponsorizzazione e l'esposizione di un portfolio di stampe dell'Institute of Contemporary Arts (ICA) nel 1964. Tra i 24 artisti che si sono avvicinati alla serigrafia in questo modo ci sono Gillian Ayres, Patrick Caulfield, Peter Blake, Bernard Cohen, Robyn Denny, David Hockney, Howard Hodgkin, Allen Jones, R.B. Kitaj, Victor Pasmore, Peter Phillips, Bernard Riley e William Turnbull. Questi artisti (e molti altri, tra cui John Piper, che divenne un accolito a lungo termine), continuarono a collaborare con Prater e incorporarono pienamente la serigrafia nella loro opera, producendo lavori altrettanto importanti, acclamati e da collezione come i loro dipinti. 

Nel 1980 i Prater donarono alla Tate la loro collezione di bozze di stampa (una copia di ogni stampa a cui avevano lavorato), assicurando la loro eredità al pubblico e garantendo che questo affascinante e importante capitolo della storia dell'arte britannica non venisse dimenticato. Mike Hale potrebbe forse essere considerato una figura "persa" all'interno di questo movimento. Hale è stato comunque un pioniere della serigrafia. Per un certo periodo lavorò come tecnico di stampa presso i Kelpra Studio, prima di insegnare al Leicester College of Art dove il suo approccio meticoloso influenzò una nuova generazione di artisti che lavoravano con questo mezzo che, all'inizio degli anni '60, era esploso in popolarità.