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Pietro Fontana
Ara con Tripode - Acquaforte di V. Feoli dopo B. Nocchi - 1821

1821

Informazioni sull’articolo

Dimensioni dell'immagine: 33,7 x 48,6 cm. "Ara con tripode" è una bellissima acquaforte e bulino in bianco e nero su carta, realizzata dall'artista Vincenzo Feoli, dopo Bernardino Nocchi come riportano le iscrizioni sulle lastre ai margini inferiori "Bernardino Nocchi delineò/ Vincenzo Feoli incise in Roma". Questa stampa originale è numerata sulla lastra in numeri romani sul margine superiore: "Tom II. /Tav. XXVIII" ed è una lastra della serie "Illustrazioni de'Monumenti scelti Borghesiani già esistenti nella Villa sul Pincio (..)date ora per la prima volta in luce dal cav. Gio. Gherardo De Rossi e da Stefano Piale sotto la guida di Vincenzo Feoli", di Ennio Quirino Visconti, pubblicato dalla Stamperia de Romanis a Roma, 1821. Titolo originale: Ara con Tripode di quindicimviri, e la corona degli Arvali Traduzione di Tite: Ara con tripode che rappresenta quindici uomini e la corona di Arvali Questa stampa originale di un vecchio maestro mostra un bellissimo pezzo della collezione Borghese, l'ara commemorativa con il tripode con le decorazioni di una corona, la Corona di Arvali. Gli Arvali erano un antico collegio sacerdotale romano composto da dodici membri scelti a vita tra i membri delle famiglie patrizie, che si dedicavano al culto della Dea Dia, una divinità romana arcaica, poi identificata con Cerere, e di Marmar o Mavors, poi identificato con Marte, che proteggeva la terra, i campi e i raccolti. In ottime condizioni con alcuni leggeri segni del tempo, con alcune sporadiche macchie minori lungo i margini, un consueto ingiallimento della carta ai bordi, questa bellissima incisione ha conservato ancora oggi la sua bellezza e la sua fresca impressione. Illustrazioni de' Monumenti scelti Borghesiani Questa raccolta in due volumi è un catalogo splendidamente dettagliato delle sculture classiche raccolte dal Principe Borghese (1730-1800) nella sua Villa sul Pincio. Ennio Quirino Visconti (1751 - 1818) ha scritto i testi che accompagnano i grandi rami raffiguranti. A questi scritti, che erano a disposizione del figlio dell'illustre archeologo, gli editori aggiunsero solo alcune illustrazioni relative a qualche monumento minore di cui era già stato inciso il rame. I frontespizi incisi sono firmati da disegnatori come Agostino Tofanelli, Stefano Tofanelli, Bernardino Nocchi, Domenico de Angelis o Teodoro Matteini, e dagli incisori Pietro Fontana Veneto, P. Vitali, Pietro Bettelini, Giovanni Folo Veneto, Giovanni Brunetti da Ravenna, Giovanni Ottaviani, Francesco Cecchini, Gio. Batta. Leonetti, Girolamo Carattoni, Domenico Cunego, Luigi Cunego, Alessandro Mochetti, Luigi Pizzi, Angelo Campanella o Giacomo Bossi. Il primo volume mostra statue antiche a figura intera, del guerriero Borghese di Agasia (due tavole), divinità ed eroi greci e personaggi storici romani famosi; le ultime due tavole rappresentano antiche divinità egizie. Ci sono tavole che rappresentano antichi bassorilievi, sarcofagi, di soggetti mitologici, il Vaso Borghese, busti ritratto, un vaso su un altare, due statue di Amor; e due statue moderne, opera del Bernini (l'Apollo e Dafne e il David). "Très bel ouvrage" scrive Brunet, "Grand ouvrage, le seul qui mérite, parmi ceux sur la villa Borgese, de figurer dans le chapitre aux Galeries et Collections" disse Vinet, guardando questo piatto. Vincenzo Feoli (Roma, 1750 - 1831) Vincenzo Feoli era un incisore italiano e un talentuoso traduttore di disegni topografici, architettonici e archeologici, la cui capacità professionale sembra essere stata riconosciuta dai suoi contemporanei. Incise tavole illustrative per i principali progetti editoriali della sua epoca. Le sue prime opere conosciute oggi risalgono ai primi anni del decennio 1790-1799, quando avrebbe dovuto avere più di 40 anni. Questo portò Rossella Leoni a posticipare la data della sua nascita di circa dieci anni. Bernardino Nocchi (Lucca, 1741 - Roma, 1812) Bernardino Nocchi si trasferì a Roma nel 1769 con il collega Stefano Tofanelli, entrando nella scuola di Niccolò Lapiccola dove sviluppò uno stile barocco con suggestioni neoclassiche. Bernardino Nocchi fu notato da Papa Pio VI, che nel 1780 gli affidò la pittura dei Sacri Palazzi Apostolici e poi nel 1785 la Sala delle Stampe della Vatican Library. Ma lavora anche fuori dalla capitale, a Gubbio dove nel 1797 realizza il transito di San Giuseppe nella Chiesa di San Secondo, a Spoleto, a Lucca e a Catania. Tornato a Roma, Nocchi dipinse alcuni dei suoi quadri migliori: Il principe Camillo Borghese nel 1799, L'apoteosi di Santa Prudenziana, San Novato e San Timoteo nel 1803 e Pio VII nel 1807.
  • Creatore:
    Pietro Fontana (1762 - 1837)
  • Anno di creazione:
    1821
  • Dimensioni:
    Altezza: 44,3 cm (17,45 in)Larghezza: 59 cm (23,23 in)Profondità: 1 mm (0,04 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Cornice:
    Opzioni disponibili per la cornice
  • Condizioni:
    L'assicurazione può essere richiesta dai clienti come servizio aggiuntivo; contattateci per maggiori informazioni.
  • Località della galleria:
    Roma, IT
  • Numero di riferimento:
    Venditore: M-1015861stDibs: LU65036875472

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