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Federica Galli
Venezia, stampa contemporanea in bianco e nero, Campo Abazia, di Federica Galli

1984

Informazioni sull’articolo

Venezia, Campo de l' Abazia, 1984 piastra mm 491 x 243 Acquaforte originale, firmata e numerata. Edizione limitata di 90 esemplari. L'acquaforte è stata esposta lo scorso anno nella retrospettiva critica che la città di Milano ha promosso e allestito in occasione del decimo anniversario della sua morte. Per l'occasione, il comune di Milano le ha intitolato una nuova via. I numerosi critici internazionali e accreditati che si sono soffermati ad apprezzare le incisioni di Galli hanno sottolineato la sua capacità di combinare poesia, precisione architettonica e originalità interpretativa. Federica Galli è sempre stata in grado di guardare con occhi nuovi tutti i paesaggi e le architetture su cui ha posato il suo sguardo. Gianni Testori (critico d'arte) e Renzo Zorzi (all'epoca responsabile del settore culturale di Olivetti) hanno convinto Federica Galli a incidere una cartella sulle vedute di Venezia tra il 1984 e il 1986. In quattro anni (due anni di visite più due anni di lavoro en plein air) ha inciso 39 tavole introducendo un nuovo occhio a Venezia. Nel 1986, a conclusione del portfolio, l'intero ciclo fu esposto alla Fondazione Giorgio Cini, che per l'occasione cambiò il suo statuto e aprì le porte all'arte contemporanea. La mostra fu sponsorizzata e fortemente voluta da Olivetti. Il NMWA (National Museum of Women in Arts) di Washington ha conservato l'intero portfolio di Venezia. Inoltre, le sue opere sono presenti in importanti collezioni museali italiane come la Pinacoteca Ambrosiana (lo stesso museo dove è conservato il Codice di Leonardo) e il Museo del Castello Sforzesco, entrambi a Milano; di Milano, Ala Ponzone a Cremona. Biografia di Federica Galli Figura di spicco dell'arte dell'incisione in Italia, Federica Galli è nata nel 1932 a Soresina, un paese alle porte di Cremona. Subito dopo la guerra, nel 1946, convinse i suoi genitori a iscriverla al Liceo Artistico di Milano. Nel 1950 frequenta l'Academy Arts di Brera, dove si diploma quattro anni dopo. con un diploma in pittura. Ha iniziato a incidere nel 1954 - "Il paese dell'Alberta" - sperimentando l'acquaforte, una tecnica che non ha mai abbandonato per il resto della sua vita. Nel 1966 sposò il giornalista Giovanni Raimondi, caporedattore del Corriere della Sera. In quel periodo ha iniziato a intraprendere un fitto programma di viaggi culturali che l'ha portata nelle più importanti città europee e in paesi dove l'arte dell'incisione è meno radicata. Questi furono anche gli anni in cui maturò la convinzione che l'incisione fosse la tecnica in cui si esprimeva meglio e iniziò ad applicarsi esclusivamente a questa forma d'arte, producendo oltre ottocento soggetti diversi. A partire dalle sue prime mostre personali - la prima ebbe luogo nel 1960 a Milano - incontrò il favore del pubblico e della critica. Nel giro di pochi anni, poté contare sul sostegno di alcuni dei più autorevoli critici del suo tempo: Franco Russoli, Mario de Micheli, Giovanni Testori - che la seguirà da vicino fino alla morte - Mina Gregori, Gian Alberto dell'Acqua, Roberto Tassi, Renzo Zorzi, Carlo Bo, David Berger (Metropolitan Museum di New York), Gina Lagorio, Giuseppe e Francesco Frangi, Marco Fragonara, Giorgio Soavi e David Landau (Università di Oxford). Ha ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti istituzionali concessi a qualsiasi artista contemporaneo: è stata la prima artista vivente ad essere invitata ad esporre al Fondazione Cini a Venezia - 1987 con una collezione dedicata alla città lagunare - ; al Museo Civico di Palazzo Te a Mantova - 1987 - ; al Castello Sforzesco di Milano - 1988 - ; all'Archivio Imperiale della Città Forbita, galleria Wag Fung, - 1995 -. Tra i collezionisti delle sue opere figurano personaggi di cultura italiani e non, noti per la loro passione coltivata per le arti grafiche, tra cui - solo per citare alcuni dei più famosi: Dino Buzzati, Leonardo Sciascia e Francois Mitterand. Un'ampia ed esaustiva testimonianza delle sue opere può essere ammirata presso il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, nella Collezione Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano e nella Villa Reale di Monza. Tra il 1954 e il 2008, Federica Galli ha inciso oltre ottocento tavole incentrate su tre temi principali: paesaggi, alberi e paesaggi urbani. I suoi paesaggi sono principalmente quelli della pianura lombarda, con descrizioni poetiche delle sue caratteristiche cascine, per un totale di circa cinquanta opere. Gli scorci urbani sono quelli di Milano e Venezia, città che hanno avuto un significato speciale nella vita di Federica Galli, che ha espresso la sua gratitudine sotto forma di una visione perspicace e onesta, ma mai ordinaria. La sua passione per la natura, unita alla capacità di esaltarne gli aspetti più affascinanti, si rivela in oltre cento tavole. Le sue famose abilità tecniche le permisero di superare ostacoli formidabili per gli incisori, come la rappresentazione della neve e delle scene notturne, senza mai cedere a manierismi affettati. L'artista ha dedicato una collezione di opere ai più importanti alberi monumentali italiani, con oltre sessanta piante selezionate per il loro interesse storico, naturalistico o estetico. Una collezione straordinaria. Federica Galli, scomparsa il 6 febbraio 2009, ha affidato la sua eredità artistica a una Fondazione che porta il suo nome, istituita il 17 luglio 2009 a Milano. Ha designato leader e obiettivi. La fondazione persegue l'obiettivo di salvaguardare il suo patrimonio, le opere d'arte e gli archivi. Il Consiglio è presieduto da Lorenza Salamon, che opera insieme a Flavio Arensi (critico e direttore artistico di Palazzo Leone da Perego a Legnano), Ivana Iotta (curatrice del Museo Civico di Cremona), Franco Grechi e Alberto Galli.
  • Creatore:
    Federica Galli (1932 - 2009, Italiano)
  • Anno di creazione:
    1984
  • Dimensioni:
    Altezza: 49 cm (19,3 in)Larghezza: 24 cm (9,45 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Condizioni:
  • Località della galleria:
    Milan, IT
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU431310194772

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