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Giacomo Manzú
Donna monocromatica italiana sull'altalena Giacomo Manzù

c. XX secolo

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Informazioni sull’articolo

Giacomo Manzu (italiano, 1908-1991) 'La Balance' Acquaforte e acquatinta Non datato, firmato a mano in basso a sinistra, #27/50, raffigurante una figura dondolante, in cornice di legno color rame. Donna sull'altalena. Giacomo Manzoni (1908 -1991), conosciuto professionalmente come Giacomo Manzù, è stato uno scultore italiano. Manzù è nato a Bergamo. Suo padre era un calzolaio e un sacrestano. A parte qualche corso d'arte serale, era un autodidatta della scultura e in seguito divenne lui stesso professore. Iniziò a lavorare con il legno durante il servizio militare a Verona nel 1928; in seguito, dopo un breve soggiorno a Parigi, si trasferì a Milano, dove l'architetto Giovanni Muzio gli commissionò la decorazione della cappella dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (1931-1932). Nel 1933 espose una serie di busti alla Triennale di Milano, che gli garantì una popolarità nazionale. Nel 1933 completò i rilievi per il Monumento ai Fratelli Calvi situato di fronte al municipio di Bergamo, un monumento inaugurato da Mussolini e dal poeta D'Annunzio. L'anno successivo tenne una mostra personale a Roma con il pittore Aligi Sassu, con cui condivideva lo studio. Nel 1939 Manzù iniziò una serie di bassorilievi in bronzo. Le opere, esposte a Roma nel 1942, furono criticate dal governo fascista e dalle autorità ecclesiastiche. Nel 1940 ottenne un posto di insegnante all'Accademia di Brera a Milano, ma in seguito si trasferì all'Accademia Albertina di Torino. Durante la Seconda Guerra Mondiale Manzù si trasferì a Clusone, tornando a insegnare a Brera dopo la fine del conflitto. Mantenne l'incarico di insegnante fino al 1954, quando si trasferì a Salisburgo, dove visse fino al 1960. Qui conobbe Inge Schabel, ballerina e sua futura moglie, che fu la modella di un gran numero di suoi ritratti e sculture. Nel 1957 gli fu commissionata la progettazione delle porte centrali della Cattedrale di Salisburgo, completate in bronzo nel 1959. Nel 1964 completò forse la sua opera più importante, le "Porte della Morte" per la Basilica di San Pietro a Roma, le prime porte nuove della cattedrale dopo 500 anni. Nello stesso anno si trasferì ad Ardea, vicino a Roma, in una località oggi ribattezzata Colle Manzù in suo onore. Negli anni '60 ha creato due sculture in rilievo stiacciato al Rockefeller Center sull'ex edificio italiano, una intitolata "L'immigrato" e l'altra "Un raccolto fruttuoso". Alla fine degli anni '60, Manzù iniziò a lavorare anche come scenografo. Nel 1977 ha completato un "Monumento al Partigiano" a Bergamo. La sua ultima grande opera è stata la scultura alta 6 metri di fronte alla sede dell'ONU a New York, inaugurata nel 1989. Fu il soggetto di un famoso ritratto fotografico di Yousuf Karsh e nel 1968 la sua amicizia con Papa Giovanni XXIII fu documentata nel libro "An Artist and The Pope" di Curtis Bill Pepper. Le sue opere sono esposte in prestigiosi musei e collezioni private di tutto il mondo. La Tasende Gallery inaugurò la sua prima sede a La Jolla, in California, il 1° giugno 1979 con una presentazione personale delle opere di Manzu, alla presenza della moglie Inge. Sebbene fosse ateo, era un amico personale di Papa Giovanni XXIII e aveva importanti commissioni liturgiche per il Vaticano. Negli Stati Uniti, l'architetto Minoru Yamasaki gli commissiona la scultura Passo di Danza per l'edificio One Woodward Avenue di Detroit. Ha scolpito anche la Ninfa e il Fauno del McGreagor Memorial Sculpture Garden della Wayne State University. Suo figlio Pio era un designer automobilistico e industriale. Giacomo Manzù morì a Roma il 17 gennaio 1991. Premi Medaglia d'oro: Ordine Italiano al Merito della Cultura e dell'Arte (1981) Premio Lenin per la pace (1965) Cavalierato: Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1960) La scultura italiana del dopoguerra ha sia la tradizione figurativa rappresentata da Marino Marini e Giacomo Manzù, sia un impegno altrettanto energico verso l'arte astratta, portato avanti da artisti come Pietro Consagra, Mirko e i fratelli Arnaldo Pomodoro, Giò e Arnaldo. Sebbene sia stato apprendista di vari artigiani fin dalla tenera età, Manzù era in gran parte autodidatta. Alla fine degli anni '30 Manzù iniziò la sua famosa serie di Cardinali, scolpendo i suoi personaggi avvolti nei loro paramenti liturgici, e una serie di bassorilievi sul tema della Crocifissione, che erano anche un'accusa appassionata e senza mezzi termini alla violenza nazifascista. Dopo la guerra Manzù si affermerà come uno dei principali scultori italiani di soggetti religiosi ma, come il suo contemporaneo Emilio Greco, era attratto tanto dal mondo sensuale quanto da quello dello spirito. Le sue vigorose sculture di amanti avvinghiati sono infuse di un carattere giocoso che spesso sfiora il bizzarro.
  • Creatore:
    Giacomo Manzú (1908 - 1991, Italiano)
  • Anno di creazione:
    c. XX secolo
  • Dimensioni:
    Altezza: 74,93 cm (29,5 in)Larghezza: 54,61 cm (21,5 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Condizioni:
    Fai riferimento alle foto.
  • Località della galleria:
    Surfside, FL
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU38214931732

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