Jens-Christian Wittig

Pittura digitale 'Lux Don't Look Back' su stampa Lambda

2020

Un mondo di immagini: Tra pittura e fotografia Dipinto da un obiettivo Pittura digitale BIO: (JCW) Jens-Christian Wittig è nato a Weimar, in Germania, nel 1962 e ha studiato a Dresda dal 1983 al 1989. Per oltre 25 anni è stato coinvolto in molteplici progetti artistici e urbanistici internazionali in vari paesi, tra cui Germania, Francia e Spagna. I progetti successivi lo portarono anche in Russia e in Medio Oriente. Dopo aver vinto diversi concorsi internazionali, nel 2001 è stato invitato a Shanghai. Qui l'artista ha vissuto e lavorato per 18 anni. Il periodo trascorso a Shanghai lo ha fortemente plasmato come artista e gli è servito come fonte di ispirazione per i progetti e per il suo lavoro di artista. Wittig ha seguito intensamente il rapido sviluppo e i progressi delle tecnologie digitali. Passo dopo passo, li ha scoperti come strumenti per la sua creatività, proprio come la matita, il pennello e la macchina fotografica dei suoi anni giovanili. Nelle sue immagini di trasformazione digitale, lavora con questo nuovo mezzo per creare il suo mondo artistico specifico e unico, prendendo le tecniche classiche di composizione e prospettiva apprese e portandole nell'era digitale. Le opere di JCW all'inizio e in stampa sono tecniche fotografiche. Tuttavia, alla loro conclusione, non sono più fotografie, ma composizioni trasformate. Le immagini sono caratterizzate da pennellate ed elementi grafici sofisticati. La complessità, la profondità, la brillantezza e la gamma di colori che ne derivano sarebbero difficili, se non impossibili, da produrre attraverso la pittura o le tecniche grafiche in senso classico. Le sue opere uniche ed elaborate sono create attraverso una complicata e spesso lunga elaborazione digitale, principalmente attraverso l'uso del computer. JCW de-compone il materiale iniziale, aggiunge nuovi elementi complessi e li ricompone - utilizzando tecniche di pittura su lacca - per creare queste espressioni in forma di immagine. Le immagini in sé non sono importanti per JCW. Per lui, la vera immagine viene vista solo da chi la guarda. L'immaginazione e la fantasia, l'interazione personale con le immagini e infine la formazione di un'opinione - positiva o negativa - sono la "vera immagine". Per questo motivo l'artista non offre spiegazioni o descrizioni dei suoi motivi. Alcuni spettatori sono stati così presi dall'intensità delle immagini da sentire la musica, una reazione emotiva inconscia dei sensi che sta alla base della visione... JCW fotografa, disegna, poi lavora esclusivamente in digitale e infine crea. An He ci apre le porte di un mondo pieno di bellezze sconosciute e da scoprire: figure misteriose e scenari fantastici con un senso di familiarità. Dettagli e frammenti apparentemente noti si mescolano a cascate inaspettate di colori, oro e glitter. Altre immagini ancora si velano, svelando i loro segreti un po' alla volta. JCW si lascia ispirare sia dalla forma più grande che dal pixel più piccolo; permette il libero flusso delle vibrazioni trasformando le immagini in creazioni intensamente colorate. Inventore ed esploratore allo stesso tempo, lavora in modo meticoloso e intuitivo creando opere d'arte emozionanti e ricche di suspense che lasciano lo spettatore stupito e meravigliato.