Mobili di Getulio Alviani
Getulio Alviani è il protagonista indiscusso della storia dell'arte programmata e gestaltica che ha preso piede tra gli anni '60 e '70, grazie anche al supporto critico e teorico di Giulio Carlo Argan. Le sue superfici a texture vibrante realizzate nel 1960 attirarono immediatamente l'attenzione del pubblico: il trattamento dei piani in alluminio e acciaio dava vita a strutture di immagini mutevoli a seconda della rifrazione della luce. Secondo Alviani, la costruzione visiva, che si sviluppa secondo relazioni di geometria elementare, diventa espressione di un'idea di ordinamento razionale della realtà, compresa quella sociale. La sua ricerca che, tra il 1959-60, lo ha portato a creare opere in alluminio o acciaio, chiamate Vibrational Textured Surfaces, operando il materiale metallico con una fresa elettrica con una precisione determinata da una programmazione preordinata o lavorando manualmente lo stesso materiale con un tornio meccanico (nel caso dei Discs), ottenendo alla fine del procedimento una superficie che cambia continuamente a seconda delle posizioni degli angoli visivi dello spettatore e dell'incidenza della luce, generando così immagini sempre diverse. Nel 1962 partecipa alla mostra "Arte Programmata" a Venezia, Roma, Düsseldorf, Leverkusen e alla mostra "Zero" alla Galerie Diogenes di Berlino. La sua prima mostra personale all'estero si tenne alla Galerie Denise Renè di Parigi nel 1963, seguita da una seconda, nello stesso anno, al Museum Morsbroich di Leverkusen. Nel 1964 fu invitato alla Biennale di Venezia ed espose alla mostra "Nouvelles Tendences" al Palazzo del Louvre di Parigi. Alviani vuole ordinare le cose del mondo attraverso la logica e la razionalità. Geometria, precisione ed essenzialità sono per l'artista le costanti essenziali dell'ideazione. La base è il desiderio di semplificare il caos che pervade le cose del mondo, attraverso la logica e la razionalità. A differenza di molti autori e designer che si sono uniti in gruppi, Alviani ha sempre lavorato da solo, ponendo alla base della sua ricerca quelle basi tecniche e scientifiche già postulate dalle esperienze del costruttivismo storico, del Bauhaus e dell'arte concreta.
Anni 1970 Italiano Moderno Vintage Mobili di Getulio Alviani
Carta
Anni 1970 Italiano Moderno Vintage Mobili di Getulio Alviani
Carta
Fine XX secolo Italiano Mobili di Getulio Alviani
Acrilico, Carta
Anni 1970 Tedesco Mid-Century moderno Vintage Mobili di Getulio Alviani
Metallo
Anni 1970 Americano Mid-Century moderno Vintage Mobili di Getulio Alviani
Vetro, Legno, Carta
XX secolo Americano Mobili di Getulio Alviani
Lacca
XX secolo Americano Moderno Mobili di Getulio Alviani
Pittura
Anni 1970 Francese Vintage Mobili di Getulio Alviani
Carta
XX secolo Europeo Mobili di Getulio Alviani
Carta
Anni 2010 Italiano Moderno Mobili di Getulio Alviani
Tela, Legno, Cotone
XX secolo Giapponese Esportazione cinese Mobili di Getulio Alviani
Carta, Legno
XX secolo Americano Organico moderno Mobili di Getulio Alviani
Legno, Carta
Anni 1980 Inglese Vintage Mobili di Getulio Alviani
Carta
Anni 1970 Americano Mid-Century moderno Vintage Mobili di Getulio Alviani
Carta
XX secolo Nordamericano Organico moderno Mobili di Getulio Alviani
Legno, Carta