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Dipinto italiano del XVIII secolo raffigurante Bambocciata di Giovanni A. Michel Graneri

Informazioni sull’articolo

Giovanni Michele Graneri (Italia, Torino 1708-1762) Bambocciata (contadini che ballano davanti alla locanda) Il dipinto, realizzato a olio su tela, raffigura un momento di festa in cui alcuni contadini o popolani ballano e bevono davanti a una locanda. Lo stile e la qualità indicano l'autografia di un noto bambocciante piemontese: Giovanni Michele Graneri, uno dei protagonisti della feconda stagione Savoy di questo genere pittorico. Graneri fu per un certo periodo un parallelo e poi una continuazione del lavoro del caposcuola Pietro Domenico Ollivero, di cui, secondo le fonti contemporanee, fu allievo. I personaggi raffigurati, come il gruppo di ballerini in cerchio, il vecchio con il bastone, il suonatore di fagotto, il contadino ubriaco che dorme sulla botte e alcuni osservatori che si affacciano da porte, finestre o balconi, sono caratteristici di questo tipo di rappresentazione che viene chiamata "bambocciata". La bambocciata è un genere di pittura volto a rappresentare, con vividi effetti figurativi e animati di luce e colore, scene popolari di strada, taverne, mercato, zingari, in aperto contrasto con la grande pittura ufficiale barocca. Si diffuse ampiamente nel corso del XVIII secolo e in Piemonte, tra i maggiori esponenti, vi sono Pietro Domenico Ollivero (Torino, 1679 - 1755) e Giovanni Michele Graneri (Torino, 1708-1762). La forma concava sul lato inferiore della cornice suggerisce che la tela era originariamente collocata in una boiserie nelle stanze nobili di un palazzo nobiliare. Giovanni Michele Graneri nacque a Torino il 28 settembre 1708 da una famiglia di modeste condizioni economiche. Il 21 agosto 1747 sposò Francesca Margherita Canicoschi di Torino, dalla quale ebbe tre figli e una figlia. An He morì il 26 febbraio 1762. Le prime opere datate che conosciamo risalgono solo al 1738, e probabilmente il suo lavoro più noto è la grande tela con il Mercato di Piazza San Carlo del 1752 (Torino, Museo Civico d'Arte Antica), in cui spicca una descrizione molto accurata della piazza, tale da essere accreditata come pittura di paesaggio, poi ripetuta nell'altra grande tela raffigurante il Mercato di Piazza Herb (Sarasota, Florida, John and Mable Ringling Museum). Le fonti settecentesche dicono che fu allievo di Pietro Domenico Ollivero, il più importante e famoso pittore di scene di genere di Torino, e i dipinti giovanili di Graneri risentono fortemente di questa influenza sia nell'impostazione generale che nella resa delle figure. Come Ollivero, Graneri si inserisce nel filone della pittura dei bamboccianti che a Torino era stato conosciuto sia attraverso l'opera di Jan Miel a metà del XVII secolo sia con i dipinti di altri pittori fiamminghi, come David Teniers, detto lo Younger. Il pittore denuncia la conoscenza de visu di alcune stampe da incisioni su rame tratte da opere di David Teniers, da cui trae molti motivi e soggetti; tuttavia, ne trae solo pochi elementi. Graneri infatti pratica letture sofisticate di opere altrui, presentando interpretazioni personali. Assorbe dai Tenier e da Ollivero alcune architetture di ispirazione nordica, l'ambientazione della scena, il vecchio mendicante con il bastone, il soggetto appoggiato o addormentato alla botte, i personaggi che ballano, l'immancabile cane, un soggetto che si affaccia alla finestra. Graneri si preoccupa anche di rendere la reale vivacità della scena con colori vivaci e dettagli divertenti, senza soffermarsi troppo sull'aspetto delle figure, che sono simili tra loro. A differenza di Ollivero, il pittore non vuole meditare sulle vicende umane che descrive, ma divertirsi e ironizzare sulla vita che gli scorre intorno, esasperandone a volte alcuni aspetti fino alla loro deformazione. Le opere di Graneri si distinguono per la ricchezza di figure dall'aspetto spiritoso, scene di genere e personaggi impegnati in azioni di vita quotidiana che l'autore restituisce con freschezza e magistrale attenzione. Le sue opere testimoniano la ricchezza e la varietà sociale che era possibile incontrare nella Torino dei Savoy e sono considerate preziosi documenti artistici oltre che fonti storiche di notevole importanza. Ci scusiamo per gli errori di traduzione. Contatta per avere la competenza in italiano
  • Dimensioni:
    Altezza: 161 cm (63,39 in)Larghezza: 143 cm (56,3 in)Profondità: 3 cm (1,19 in)
  • Stile:
    Barocco (Del periodo)
  • Materiali e tecniche:
  • Luogo di origine:
  • Periodo:
  • Data di produzione:
    Metà del 18° secolo
  • Condizioni:
    Rifinito. Usura compatibile con l’età e l’utilizzo.
  • Località del venditore:
    IT
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU4405225241202

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