Barry Wolfryd

GALLEGGIARE DA SOLO

2017

Barry è nato a Los Angeles, in California, ma ha svolto la maggior parte della sua carriera artistica in Messico, dove ha vissuto negli ultimi 40 anni. Le influenze della musica degli anni Sessanta, da Dylan a Frank Zappa, e la scena artistica di New York hanno ispirato Wolfryd a realizzare le sue prime prove creative. Queste esperienze svilupparono una base ideologica che l'autore avrebbe legato alla cultura attraverso la coscienza storica e la critica sociale. Wolfryd ha iniziato i suoi studi artistici nel 1972 presso l'Housatonic Community College di Bridgeport, Connecticut, U.S.A. A 22 anni si è trasferito in Messico, arrivando a Cholula, Puebla e iniziando gli studi presso l'Universidad of the Americas. Nel 1975 si iscrive all'Instituto Allende di San Miguel Allende, Guanajuato, Messico. Nel 1982 ha studiato al Chicago Art Institute e nel 1984 al National Institute for the Arts di San Luis Potosi, in Messico. Nel 1985 si trasferisce a Città del Messico. An He era presente durante il terremoto del 19 settembre. Da questa tragedia l'artista e l'arte in Messico subirono una svolta storica. Wolfryd divenne un attore attivo nella nuova visione e dinamica che superò la "cortina di Nopal", stabilita dalla precedente generazione di artisti come Cuevas e Tomayo. Nel 1986 ha realizzato la sua prima grande mostra individuale e ha iniziato a partecipare a mostre nazionali e internazionali a Città del Messico, Chicago, Dallas, San Antonio, Los Angeles, New York City e Roma. Nel 1987 ha iniziato a collaborare con Salon dés Aztecas, un gruppo artistico che ha stabilito una rottura con le tendenze dominanti delle arti visive in Messico prendendo spazi ed edifici pubblici per trasformarli in progetti di intervento collettivo. "La presa di Balmori", "El Ruele" e "El Vizcaina" sono solo alcuni di questi progetti. Nel 1998 ha fondato lo spazio sperimentale Out Gallery, insieme a Salon dés Aztecs, La Zona e La Quiñonera, spazi che hanno contribuito a creare uno dei fenomeni artistici più dinamici di Città del Messico. Durante una stagione a Los Angeles, in California (2005-2008), ha aperto un laboratorio presso The Brewery, un conglomerato di oltre 150 studi di creatori artistici. Lì, incorporando elementi, icone e simboli della sua città natale, il suo lavoro ha preso una nuova direzione, con un approccio politico e anti consumistico. Tra il 2008 e il 2011, tornato in Messico, realizza una nuova serie di dipinti, Stories in Shadows, Honey I'm Home e Transferences, che documentano le relazioni interpersonali, le assurdità della vita e la violenza che attanaglia il paese. Nel 2013 ha completato una serie di quattro grandi murales portatili su tela, pannelli di legno e uno in piastrelle di ceramica per un gruppo aziendale. Wolfryd ha iniziato nel 2104 a produrre sculture in vetro sia a Murano, in Italia, presso lo Studio A di Berengo (fondatore di Glass Stress), sia presso la Royal Glass Works di Segovia, in Spagna. Nel giugno 2019 ha realizzato una serie di dipinti presso la residenza Art House Holland. Una nuova serie di sculture in vetro sono stati creati presso gli Studio A nel settembre 2109.