Duilio Barnabe

Arlecchino in blu e grigio

c. 1958

Attraverso elaborate nature morte, vivaci dipinti di paesaggi e ritratti riflessivi ridotti a forme geometriche audaci, l'artista italiano Duilio Barnabé (che spesso si faceva chiamare Dubè) abbracciò il genere cubista con uno zelo pari a quello del suo più grande ispiratore, il maestro spagnolo Pablo Picasso.

Nato a Bologna nel 1914, Barnabé mostrò un forte interesse per l'arte fin da piccolo. In gioventù ha studiato sotto la guida dell'artista moderno italiano Giorgio Morandi, sviluppando la sua abilità e cercando di trovare il suo stile unico.

Nel 1935, il governo italiano arruolò Barnabé nel servizio militare, dove prestò servizio in Nord Africa. Nel 1938 si sposò con la scultrice Angiola Cassanello e nel 1940 fece un altro servizio militare, dopo essere stato richiamato in servizio. Al suo secondo ritorno dal servizio, Barnabé poté finalmente dedicarsi seriamente alla sua arte. Ha prodotto opere che hanno vinto il Premio Baruzzi nel 1941 e il Premio Internazionale Curlandese nel 1943.

Nel 1946, Barnabé si trasferì a Parigi, dove realizzò la maggior parte dei suoi primi dipinti, nei quali traspare fortemente l'influenza di Picasso. Il suo grande debutto artistico avviene nel 1947, in occasione della mostra d'arte contemporanea italiana in Svizzera. Sono seguite numerose mostre e riconoscimenti, tra cui una personale alla Biennale di Venezia .

Nel 1955 ricevette una medaglia d'oro dal governo italiano per una serie di vetrate che aveva progettato. Barnabé lavorava in molti ambiti, tra cui quello dell'arredamento, ma il suo obiettivo principale era la pittura. Produsse una vasta gamma di opere fino alla sua morte, avvenuta nel 1961 in un incidente d'auto sulle Alpi svizzere. 

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