Articoli simili a XX secolo, Scultura italiana di Helen Scavini, Manifattura Lenci
Vuoi altre immagini o video?
Richiedi altre immagini o video al venditore
1 di 19
XX secolo, Scultura italiana di Helen Scavini, Manifattura Lenci
40.500 €IVA inclusa
54.000 €25% in meno
Spedizione
Recupero del preventivo…La promessa 1stDibs:
Garanzia di autenticità,
Garanzia di rimborso,
Annullamento entro 24 ore
Informazioni sull’articolo
Helen Scavini, Manifattura Lenci
"Nudo di donna", ad esempio 1927-1936
Firmato sotto la base "Lenci/Italia".
Terracotta smaltata
Dimensioni: H 70 cm x L anteriore 83 cm (L posteriore 55 cm) x P 55 cm
L'importante scultura, realizzata in terracotta smaltata, è della famosa Manifattura Lenci di Torino (Italia) su modello di Helen Scavini. Di notevoli dimensioni, rappresenta una donna nuda, ricoperta di un unico panno a vita, seduta con le gambe flesse asimmetricamente mentre si sostiene sulle braccia con le mani appoggiate al piano. La donna ha un'espressione ieratica, grandi arcate sopraccigliari sotto le quali gli occhi eterei sono socchiusi; le labbra aperte nascondono un accenno di sorriso. I capelli sciolti sono girati all'indietro con grandi onde sia sulla testa che lungo la schiena. La colorazione della vetrata è sui toni del verde muschiato, che contribuisce a conferire a questa donna l'aspetto di una ninfa o di una figura mitologica.
Sotto la base si trova, dipinto a mano, il marchio della manifattura "Lenci, ITALIA". Il marchio Lenci fu registrato a Torino il 23 aprile 1919, sancendo un'attività intrapresa qualche tempo prima da Helen Scavini, moglie dell'agente commerciale Enrico Scavini. L'origine della parola Lenci è ancora oggi controversa; la prima bibliografia dice che deriva da un vezzeggiativo di Elena (Elenchen, come la chiamava il padre e che lei, stordita, pronunciava Lenci) mentre la più recente considera l'acrostico Ludus Est Nobis Costanter Industria, forse inventato da Ugo Ojetti o costruito come divertissement dal poeta Ignazio Vacchetti (Alias Fantasio) sul vezzeggiativo di Elena. La manifattura Lenci diventa un punto di incontro per gli artisti e una fucina di idee per lo sviluppo e la realizzazione di bambole e pupazzi, mobili per bambini e in seguito anche ceramiche artistiche. I primi artisti a partecipare attivamente all'impresa furono Giovanni Riva e Sandro Vacchetti, ai quali si aggiunsero presto altri grandi nomi. Il successo di queste bambole di feltro valse all'azienda Lenci numerosi premi durante le esposizioni internazionali di Zurigo, Parigi, Roma e Milano. Tuttavia, l'originalità delle creazioni di Lenci fu presto messa alla prova da numerose imitazioni. Per far fronte a questo tipo di concorrenza, Lenci iniziò a produrre ceramiche artistiche, la cui attività iniziò nel 1927. Le figure in ceramica divennero forse ancora più famose delle bambole in stoffa. I soggetti spaziavano dai famosi "nudini", alle signorine chic e alle donne emancipate, dai personaggi di fantasia agli animali, dalle immagini religiose ai vasi più disparati e molto altro ancora.
Alla realizzazione dei modelli collaborarono molti artisti, tra i quali vale la pena ricordare il già citato Sandro Vacchetti, direttore artistico di Lenci dal 1922-1934, la stessa Elena König Scavini, Cläre Burchart, Lino berzoini, Giovanni Riva, Giovanni Ronzan, Deabate Theonesto, Giovanni Pietro Spertini, Marcello Dudovich, Gigi Chessa, Mario Pompei, Nillo Beltrami, Mario Sturani, Giulio Da Milano, Giovanni Grande, Ines Grande, Claudia Formica, Luigi Borione, Camillo Ghigo, Giuseppe Porcheddu, Gino Levi-Montalcini, Abele Jacopi. Le riviste dell'epoca testimoniano il valore artistico delle ceramiche Lenci: dalla rivista "Domus" a "Casa Bella", la costante pubblicazione delle ceramiche Lenci dimostra la volontà di imporsi a un pubblico selezionato, colto e raffinato. La partecipazione alle mostre dell'epoca, dall'Esposizione Internazionale di Arti Decorative tenutasi a Monza nel 1923, all'Esposizione Internazionale di Parigi del 1925, all'Esposizione Nazionale di Torino del 1928, determinerà il suo successo. Nel dicembre del 1929 alla Galleria Pesaro di Milano furono esposte 95 opere, accompagnate da una lunga presentazione del critico d'arte Ugo Ojetti e che testimoniavano l'attività di quasi tutti gli artisti che lavoravano per gli scavi. Seguì la presenza di Lenci alla IV Esposizione Internazionale di Art Decor e Modern Industry di Monza del 1930, che raccolse un giudizio positivo da capogiro.
Il grande apprezzamento della critica e l'attenzione delle riviste specializzate non hanno salvato la Lenci dalla crisi dei mercati internazionali. Nel 1933 alcune azioni furono vendute alla famiglia Garella e nel 1934 Sandro Vacchetti lasciò la direzione artistica della fabbrica per fondarne una propria, la Essevi. Gli successe Mario Sturani, che rimase fino al 1964, quando la produzione di ceramiche cessò. Nel 1937 la Garella acquisì la totalità delle azioni della Lenci mantenendo la direzione artistica sotto Elena König, che lasciò l'incarico nel 1941, dopo la morte del marito (1939). Nel 1992 Lenci Srl fu ceduta a due nuove società: il settore produttivo (macchinari e attrezzature in genere) fu trasferito a Bambole Italiane Srl, fallita nel 2002, mentre i marchi e i brevetti furono venduti a WestBay servicos e investimentos di Madeira (Portogallo) che oggi continua regolarmente la sua attività.
Oggi le ceramiche e le bambole storiche di Lenci sono ricercati oggetti da collezione esposti nei musei di tutto il mondo. Con i Lenci a Torino accadde quello che negli stessi anni si manifestò con le porcellane figurative danesi e le ceramiche viennesi della Wiener Werkstaette: il tentativo, perfettamente riuscito, era quello di produrre ceramiche che avessero alle spalle il disegno di un artista. L'opera in ceramica divenne quindi un'opera d'arte a sé stante, influenzata dalle correnti artistiche e culturali dell'epoca.
I processi di lavorazione all'interno delle lenti sono complessi e molto raffinati. I disegni delle ceramiche sono generalmente acquerelli, tempere o pastelli. Per la realizzazione delle ceramiche i metodi variavano a seconda dell'artista. È stato realizzato un modello in argilla e poi affidato al formatore per ottenere una matrice negativa. Dalla matrice sono state ottenute poche copie di prototipi poi decorati sotto e sopra lo smalto dai pittori più esperti sotto il controllo degli autori del modello. In base al successo di questi primi esemplari, si decise se mettere in produzione l'oggetto. La lavorazione del gesso era il punto di partenza per la produzione, che poteva anche fermarsi in quella fase. L'assegnazione del numero di modello al gesso è un indice sicuro della messa in produzione dello stesso: dava la collocazione fisica del gesso stesso nella stanza destinata alla formatura. La ceramica ha ereditato il numero del modello assegnato al gesso, proposto per incusso (cioè firme, sigle, monogrammi e combinazioni numeriche) sui singoli esemplari solo da un certo momento della produzione. Poi c'erano i metodi di marcatura con il pennello e di marcatura con l'incubazione della ceramica, legati a diversi momenti cronologici. La scritta Lenci/Italia è tra i primissimi test, datati tra il 1927 e il 1928.
Della scultura oggetto di studio esiste un modello in gesso numerato, di dimensioni più ridotte, da cui sono derivate alcune ceramiche, anch'esse di dimensioni simili a quelle delle altre porcellane Lenci pensate come oggetto decorativo.
L'inventario ci permette di identificare l'autore del soggetto, Helen Scavini, e il titolo, ovvero "Nudo". La numerazione del modello, 803, permette di datare il modello tra gli anni 1931 e 1936, tra i quali sono stati registrati gli esemplari dal 421 al 1160.
La nostra scultura, essendo di grandi dimensioni, poteva essere un prototipo, uno studio di Elena a cui seguivano le successive piccole produzioni. Si può ipotizzare che possa essere stato prodotto tra il 1927 (per via dell'iscrizione sottostante) e il 1936 (per la numerazione del modello).
Vale la pena segnalare anche l'esistenza di un'altra versione della terracotta con la Nuda, dorata, utilizzata come modello espositivo per un produttore di sciarpe di seta che interpreta il design della storica carta da regalo Lenci, disegnata da Gigi Chessa. Alcune informazioni sulla scultura non sono menzionate; tuttavia, dall'immagine è possibile dedurre che si tratta di una scultura di dimensioni paragonabili a quella studiata qui.
Helen König nacque a Torino il 28 febbraio 1886 da madre austriaca e padre tedesco. La famiglia si trasferì nel capoluogo piemontese nel 1885, ma il padre morì molto giovane lasciando la famiglia in gravi difficoltà economiche. La sua ricca personalità, la sua vivacità intellettuale e la sua particolare predisposizione per l'arte nelle sue varie rappresentazioni la portano a viaggiare molto in Europa. Nel 1907 si diplomò come insegnante a Düsseldorf, dove conobbe Clare Burchart, una collaboratrice per la produzione della porcellana Rosethal, che la avvicinò al mondo della modellazione. L'amicizia divenne fondamentale nel 1928 quando fu chiamata a collaborare a Torino per fornire la sua eccellente esperienza. Dal 1915 Helen torna a Torino, dove incontra e sposa Enrico Scavini.
La personalità eclettica di Helen, dall'educazione mitteleuropea e dalla curiosità sfrenata, sta catalizzando l'attenzione per riunire un cenacolo di artisti progressivamente coinvolti nella creazione di un vero e proprio mondo artistico. Il successo delle sue bambole diventa planetario decretando l'affermazione del nome Lenci in tutta Europa e in America. Le sue sono bellissime piccole donne che escono dall'immaginazione cinematografica più o meno disciplinata; Helen disegna scene ispirate alla mitologia o alla devozione, bambini o animali ritratti in pose buffe e improbabili.
Lo stile di Helen Scavini si ritrova chiaramente nella scultura Nudo. Il modo in cui interpreta l'anatomia femminile, la posizione della donna e i tratti del viso si ritrovano in molte delle sue opere di alto livello. In particolare, la testa della donna è molto vicina alle molteplici ceramiche che Helen disegna raffiguranti la ninfa Calipso. Si tratta di teste femminili pettinate in modo simile e con i tratti del viso assimilati, anche se presentano qualche leggera variazione.
In conclusione, la scultura oggetto di questo studio rappresenta una manifestazione significativa dell'espressività artistica di Helen Scavini, realizzata negli anni centrali della sua massima fama, tra il 1927 e il 1936. Un'opera che potrebbe essere considerata un capodopera dell'artista, sicuramente di notevole interesse, che si aggiunge al corpus di opere di König Scavini e della grande manifattura torinese.
- Creatore:Helen Scavini (Artista),Lenci (Produttore)
- Dimensioni:Altezza: 70 cm (27,56 in)Larghezza: 83 cm (32,68 in)Profondità: 55 cm (21,66 in)
- Materiali e tecniche:Terracotta,Smaltato
- Luogo di origine:
- Periodo:
- Data di produzione:1927-1936
- Condizioni:Riparato: Ci sono alcune crepe nelle dita e nelle gambe con vecchie riparazioni.
- Località del venditore:IT
- Numero di riferimento:1stDibs: LU4405218485332
Informazioni sul venditore
5,0
Venditore Platino
Venditori Premium con valutazione 4.7+ e tempi di risposta entro 24 ore
Fondazione nel 1980
Venditore 1stDibs dal 2019
55 vendite su 1stDibs
Tempo di risposta standard: <1 ora
- SpedizioneRecupero del preventivo…Spedizione da: Italia
- Politica di reso
Alcune parti di questa pagina sono state tradotte automaticamente. 1stDibs non può garantire che le traduzioni siano corrette. L’inglese è la lingua predefinita del sito.
Garanzia di autenticità
Nell’improbabile caso in cui si verifichi un problema con l’autenticità di un articolo, contattaci entro un anno per ottenere un rimborso completo. DettagliGaranzia di rimborso
Se il tuo articolo non corrisponde alla descrizione, è danneggiato durante il trasporto o non arriva, contattaci entro 7 giorni per un rimborso completo. DettagliAnnullamento entro 24 ore
Hai un periodo di tolleranza di 24 ore per annullare il tuo acquisto, senza necessità di fornire spiegazioni.Venditori professionali selezionati
I nostri venditori di livello internazionale devono aderire a rigorosi standard di servizio e qualità, garantendo l’integrità delle inserzioni.Garanzia miglior prezzo
Se scopri che un venditore ha pubblicato altrove lo stesso articolo a un prezzo più basso, applicheremo lo stesso prezzo.Consegna globale affidabile
La nostra rete di vettori leader del settore offre opzioni di spedizione specializzate in tutto il mondo, inclusa la consegna personalizzata.Altro da questo venditore
Mostra tuttoScultura in bronzo del XVIII secolo con Venere che si toglie il sandalo
Scultura in bronzo del XVIII secolo con Venere che si toglie il sandalo
Questa scultura in bronzo rappresenta Venere mentre si toglie il sandalo. Realizzato in epoca neoclassica in ...
Categoria
Di antiquariato/d’epoca, Fine XVIII secolo, Italiano, Neoclassico, Scult...
Materiali
Marmo, Marmo nero Belgio, Bronzo
Centrotavola in bronzo dorato Impero francese del XIX secolo
Centrotavola in bronzo dorato Impero francese del XIX secolo
Questo raffinato centrotavola è stato realizzato in Francia all'inizio del XIX sec...
Categoria
Di antiquariato/d’epoca, Inizio XIX secolo, Francese, Stile impero, Scul...
Materiali
Bronzo, Similoro
XVII secolo, Coppia di sculture barocche italiane in legno di noce
XVII secolo, Coppia di sculture barocche italiane in legno di noce
Misure: H. H. 60 L. 30 P. 30 cm
La coppia di sculture è stata realizzata nell'area veneziana in Italia verso la fi...
Categoria
Di antiquariato/d’epoca, Fine XVII secolo, Italiano, Barocco, Sculture f...
Materiali
Noce
Coppia di sculture in bronzo dorato francese del XVIII secolo su base di marmo
Coppia di sculture francesi in bronzo dorato su base di marmo del XVIII secolo raffiguranti figure cinesi
Questa particolare e deliziosa coppia di sculture è stata realizzata in F...
Categoria
Di antiquariato/d’epoca, Metà XVIII secolo, Francese, Luigi XV, Sculture...
Materiali
Marmo, Bronzo
Scultura italiana in marmo bianco di Pompeo Marchesi con Cupido, XIX secolo, 1840
XIX secolo, scultura italiana in marmo bianco di Pompeo Marchesi con amorino, Italia, 1840
Questa preziosa scultura, realizzata in marmo bianco nel 1840, è un'opera firmata da Pom...
Categoria
Di antiquariato/d’epoca, Anni 1840, Italiano, Romantico, Sculture figura...
Materiali
Marmo
Centrotavola francese in marmo e bronzo dorato del XIX secolo
Centrotavola francese in marmo e bronzo dorato del XIX secolo
Questo particolare centrotavola è stato realizzato, in marmo bianco e bronzo dorato finemente cesellato, in Francia tra ...
Categoria
Di antiquariato/d’epoca, XIX secolo, Francese, Luigi XVI, Sculture figur...
Materiali
Marmo, Bronzo
Ti potrebbe interessare anche
2006 Scultura in bronzo di Ugo Riva Innocente Provocazione
Si tratta di un'intensa scultura in bronzo creata dall'artista italiano Ugo Riva nel 2006. Bronzo a cera persa su basamento in ferro.
Il titolo di quest'op...
Categoria
Fine XX secolo, Italiano, Postmoderno, Sculture figurative
Materiali
Bronzo
Scultura di metà secolo firmata da Bohumil Kokrda, 1967
Di Jihokera
Bellissima statua in ceramica patinata realizzata da Bohumil Kokrda nel 1967 in Cecoslovacchia. La statua di una ragazza seduta è firmata dall'autore. La scultura è in buone condizio...
Categoria
Vintage, Anni 1960, Ceco, Mid-Century moderno, Sculture figurative
Materiali
Ceramica
P.Serste, Grande scultura in terracotta Art Cedo, firmata
P.Serste, grande terracotta Art Cedo. Firmato
Categoria
Metà XX secolo, Europeo, Art Déco, Sculture figurative
Materiali
Terracotta
Scultura di donna Biagio Romeo, firmata 1996
Di Romeo
Bellissima scultura in bronzo e legno progettata nel 1996, di pregiata manifattura italiana. FIRMATO.
La base è realizzata in legno nero laccato. Questa forma funge da piedistallo pe...
Categoria
Anni 1990, Italiano, Mid-Century moderno, Sculture figurative
Materiali
Bronzo
640 € Prezzo promozionale
20% in meno
Scultura di Dama in Bronzo di Autore Italiano Anni 20
Scultura in bronzo di nudo di dama, realizzata da autore Italiano negli anni '20
Ø cm 26 Ø cm 22 h cm 36
Categoria
Vintage, 1920s, Italian, Art Nouveau, Sculture figurative
Materiali
Bronzo
Scultura in bronzo di Rob Cerneüs
Scultura in bronzo dello scultore olandese Rob Cerneüs (1943-2021)
Figurina raffigurante una donna con abiti fluenti. Firma sulla base.
Categoria
Fine XX secolo, Olandese, Moderno, Sculture figurative
Materiali
Bronzo