Martin Bradley, Astratto, Olio su tavola, 1958

Martin Bradley è nato nel 1931. Il pittore inglese è noto soprattutto per le sue opere astratte e simboliche, influenzate dalla calligrafia giapponese e cinese e dal buddismo, al quale si è convertito. Il suo nome è sempre associato ai viaggi; mentre viaggiava in America centrale e meridionale, dipingeva ritratti dei suoi compagni di viaggio. Dopo il suo ritorno in Inghilterra, studiò lingue orientali, letteratura e storia dell'arte e sviluppò un fascino per l'arte calligrafica. Negli anni '50 si trasferì in Francia, dove entrò in contatto con Rudolphe Augustinci, direttore della famosa galleria d'arte. Nel 1978, Marcello Avenali, direttore dell'Accademia di Roma, lo presentò a Tatsuko. Nel 1979, entrando nelle file dei fedeli del Buddismo Nichiren Shōshū, vive a Mercatale in Val di Pesa, nella regione del Chianti (Toscana, Italia) e firma un contratto con Samy Kinge. Oggi le opere di Bradley sono conservate nelle collezioni della Tate Gallery di Londra, nel Regno Unito, e del Museum of Modern Art di New York, negli Stati Uniti. Le sue opere sono state collezionate da Sir Barbara Hepworth, Sir Roland Penrose e Sir Herbert Read.