Blek Le Rat

A. Silver Rat di Blek Le Rat

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Nato nel 1951, Xavier Prou (meglio conosciuto come Blek Le Rat), è stato uno dei primi artisti di graffiti a Parigi ed è il fondatore del movimento internazionale della stencil art. Durante un viaggio negli Stati Uniti nel 1971, Blek ha conosciuto i graffiti "wild style" diffusi a New York, che hanno lasciato in lui un'impressione duratura. Ispirato da quanto visto a New York, Blek iniziò a dipingere le strade di Parigi nel 1981, scegliendo una tecnica diversa - lo stencil - ritenendola più adatta all'architettura francese. I primi stencil di Blek erano topi neri, visti correre lungo i muri del centro di Parigi. Il ratto, che è anche un anagramma di "arte", è secondo Blek "l'unico animale sopravvissuto all'apocalisse". Nel 1983 Blek ha iniziato a dipingere stencil a grandezza naturale che, insieme ai suoi ratti, sono diventati il suo marchio di fabbrica e hanno influenzato generazioni di street artist in tutto il mondo. Blek considera le sue immagini come un dono per le città del mondo, sensibilizzando l'opinione pubblica su questioni sociali. I suoi eroi sono individui solitari che attraversano lo spazio urbano: donne, bambini, anziani e altre figure contemporanee in una città urbana. Dedicandosi all'idea di portare l'arte alla gente, Blek cita spesso gli antichi maestri come Caravaggio, Michelangelo, Guido Reni e Leonardo da Vinci. "Voglio che i personaggi dei dipinti escano dai musei per restituirli alla gente della città", dice. A metà degli anni 2000, il lavoro di Blek si è evoluto diventando più apertamente politico. In seguito al rapimento della giornalista francese Florence Aubenas in Iraq, Blek ha incollato centinaia di stampe della sua immagine in giro per Parigi. Il suo ritratto è apparso ovunque, dal suo posto di lavoro a Libération, accanto ai caffè e agli uffici dei principali giornali. L'attivazione mirava ad attirare l'attenzione dei media e dei politici per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sua situazione. Questo lavoro ha rappresentato un momento decisivo per Blek, che dice: "Ho preso coscienza del mio potere e della mia responsabilità come artista che lavora nello spazio pubblico". Nello stesso anno, Blek ha iniziato una serie che ritrae i mendicanti per strada, con l'obiettivo di far luce sul problema dei senzatetto. Bigli dipinge lo stesso ritratto di un giovane mendicante in tutto il mondo, dall'Europa, agli Stati Uniti, all'Australia, per sfidare le autorità, perché "a volte le immagini hanno un impatto maggiore della realtà".