Ahmed Farid

Pittura astratta "Serenity" 27,5" x 27,5" pollici di Ahmed Farid

2020

Nato al Cairo, in Egitto, nel 1950, dove attualmente vive e lavora, Farid è un pittore egiziano autodidatta che si è formato privatamente con un apprendistato immersivo in studi di artisti affermati. Con una laurea in scienze sociali e una carriera iniziale nel settore della comunicazione e del marketing, l'incontro di Farid con la pittura è avvenuto grazie a lunghi viaggi nei primi anni Settanta, un'epoca che ha vissuto appieno con la sua cultura europea post maggio 1968, la sua estate dell'amore americana e le ripercussioni di Woodstock e, soprattutto, la sua effervescenza politica e sociale locale egiziana. La pittura di Ahmed Farid è influenzata dai gesti riconducibili alla matrice espressionista astratta che non nega una forma di rappresentazione atipica e poco visibile ma che la sublima come rivelazione della propria realtà. Esili immagini di ombre lontane e personaggi timidi, che emergono appena dalla trama cromatica, si perdono nelle onde di colore, a volte leggere, a volte più forti, e costituiscono una vera e propria cifra stilistica del continuo aggiornamento di tecniche e forme espressive portato avanti negli ultimi anni dall'artista. Le campiture di colore procedono sempre verso un'emotività mai banale, mai fine a se stessa e soprattutto in linea con il percorso artistico e con le suggestioni pittoriche dell'esperienza culturale di Ahmed Farid. Nei suoi dipinti si percepiscono echi e reminiscenze di artisti come Gazebia Sirry e Nicholas de Steal in una ricerca della pratica pittorica basata sul colore e sul bilanciamento di porzioni di diversi livelli cromatici. Questo meraviglioso mix di pittura americana e riferimenti egiziani rende la creazione artistica di Farid unica nel panorama contemporaneo: non si tratta quindi del risultato di una stagione artistica inaugurata decenni fa, ma dell'attualizzazione, in una versione puramente personale, di un linguaggio che fonda le sue peculiarità sull'esperienza di un artista capace, attraverso la sua arte, di far incontrare l'occidente con l'oriente del mondo.