Imani Bilal

Acqua per i vagabondi

2023

Imani Bilal (nata nel 1983) è una pittrice astratta contemporanea di Atlanta. Il suo lavoro è profondamente ispirato dalla sua fede islamica. Come spiega l'autrice, "mi sforzo di trasmettere la nozione di Tawheed (unicità), l'idea della materia primordiale, del caos e della calma; di tutte le cose che condividono una fonte e sono collegate a un cumulo infinito, che comprende l'esperienza umana". Lavorando con acrilico e resina, Bilal, che sperimenta con la pittura fin dall'infanzia, ha sviluppato una chimica che non viene insegnata nelle scuole, una sensibilità che non viene appresa dagli artisti del passato, ma un processo tutto suo. La sua prima mostra personale a New York, Fingerprints of Ruh, curata da Nemo Librizzi, è stata accolta con entusiasmo e ha portato a due mostre ad Atlanta. Ispirato al concetto islamico di "ruh" o respiro/anima interiore/spirito, è caratterizzato da palette lussureggianti e forme ondulate su un lavaggio di ossidiana pura. Bilal dipinge spesso seduta sul pavimento per riversare tutto il suo corpo nella composizione, utilizzando le mani, gli oggetti trovati e i pennelli artigianali per creare una serie di effetti. Mescola l'inchiostro con aceto diluito e acrilici per sviluppare toni più profondi e una sottile lucentezza. L'arte islamica si concentra sull'essenza spirituale delle cose piuttosto che sulle loro qualità fisiche, un concetto che è al centro della pratica di Bilal. Bilal ammira l'artista grafica e scultrice Elizabeth Catlett, il pittore di campi colorati e astrattista lirico Sam Gilliam e il pittore di campi colorati Morris Louis, ma trova l'intuizione creativa anche nelle persone comuni. È affascinata dalla capacità umana di sopportare le lotte. Radicata nel legame con l'umanità, Bilal dice che oltre a dipingere per esprimere se stessa, dipinge anche per comunicare con gli altri, sperando che le sue opere suscitino forti emozioni. Devota musulmana, che studia la sua fede alla ricerca del vero significato, Bilal esplora i concetti islamici nel suo lavoro e cerca di mettere in discussione il modo in cui determinati argomenti vengono presentati e compresi. Ha incontrato la resistenza di altri musulmani che contestano le sue spiegazioni e i suoi metodi di espressione non ortodossi. Ribelle per natura, Bilal dice che la resistenza alimenta la sua libertà artistica. Fa parte di una piccola comunità di donne nere musulmane americane che spingono l'avanguardia. Madre single di due figli, Bilal si è trasferita da Washington ad Atlanta nel 2019.