Lidia Masllorens

"MOD 19", di Lídia Masllorens (41x39in), 2022

2022

Lídia Masllorens è attratta da un'astrazione moderata, che permette all'osservatore di interpretare il dipinto con precisione e di percepire realtà implicite, di ricreare, di sognare. Le sue opere di grandi dimensioni hanno una forte presenza ed emanano un notevole dinamismo e vitalità. E questo è tanto più notevole in quanto si tratta di un lavoro su carta, un lavoro di prelievo e non di sovrapposizione di strati. I ritratti sono dipinti con acrilico nero, che viene poi rimosso e lavato con una miscela di acqua e candeggina. Questa tecnica produce la splendida tavolozza di colori che contraddistingue i suoi lavori, con sfumature che vanno dal rosa al bianco e dal nero al grigio. I colpi di Lídia sono bruschi e veloci, e causano molte perdite e fallimenti a causa della natura distruttiva della candeggina e del comportamento imprevedibile dell'acqua. Lídia ha un approccio unico alla tecnica dell'acquerello. Vuole che la carta aspiri l'acqua, che si distorca e si pieghi, che l'acqua fluisca sulla tela, che la pittura si disintegri e che le sue linee si sgretolino sotto la candeggina. I suoi monotipi hanno fatto il giro del mondo. Le sue opere sono state esposte al Sorbonne Catalan Art Centre di Parigi, all'Osaka Centre for Contemporary Art in Giappone e nelle gallerie di Colonia, Anversa, Barcellona e Parigi. I suoi dipinti sono stati esposti anche in numerose fiere d'arte europee e americane. Attualmente continua a sperimentare primi piani di volti nel suo studio di Cassà de la Selva.