Gulio Rigoni

Torre XIII (Dalla Serie Infinita di Torri)

2020

"La mia è un'arte silenziosa che appartiene a un mondo rarefatto, lontano dal trambusto e dal rumore della vita contemporanea. Quando affronto le mie opere, inizio studiando la realtà. Tuttavia, me ne allontano presto: Le persone e gli oggetti dipinti sono sospesi in una dimensione parallela, fatta di dettagli preziosi, espressioni imperscrutabili e movimenti arrestati. Il mio stile non si sofferma su un'estetica nostalgica del passato, ma lo distorce per riportarlo ai giorni nostri. Creo intenzionalmente dei contrasti - tra lo storico e il surreale, o tra elementi estremamente raffinati e più semplici delle mie opere - che cambiano la prospettiva comune e portano lo spettatore in un magico mondo di sospensione. Sono molto preciso sui materiali che utilizzo e ogni materiale ha un significato per me. Mi piace dipingere con l'olio perché mi permette di essere molto preciso nei dettagli. In particolare, grazie alle "Velature" - diversi strati di colore sovrapposti - posso ottenere un'ampia varietà di colori. Mi interessa anche esplorare la tecnica della doratura pre-rinascimentale. Mi piace l'idea che l'oro non possa essere considerato solo un metallo: se illuminato, diventa esso stesso luce. In questo senso, la doratura diventa qualcosa di diverso. Un materiale simbolico ma anche un modo potente per evocare un mondo surreale e prezioso".