Paul Kremer

Hopper 12 (studio su carta)

2018

Paul Kremer, nato nel 1971 a Chicago, è un artista americano le cui opere d'arte fanno riferimento a tutto fuorché alla performance art. Kremer utilizza metodi tradizionali, lavorando con acrilici su tela o carta per ottenere il suo caratteristico stile di pittura. La sua produzione artistica oscilla tra meditazioni su internet stampate in digitale e massicce astrazioni in campo cromatico. Raphael Rubinstein di Art in America descrive le opere di Kremer come "composizioni audaci, le cui forme monocolore dai bordi duri (generalmente rosso-arancio, nero o bianco) oscillano tra l'astrazione piatta e la geometria illusionistica, evocando architetture monumentali e sezioni di ghiacciaio spezzate". Rubinstein scrive inoltre: "Le superfici prive di riflessi e i contorni levigati di Kremer lo definiscono un erede di Ellsworth Kelly". Lo storico dell'arte e curatore newyorkese Alex Bacon ha scritto molto sul lavoro di Kremer e ha elogiato la capacità dell'artista di combinare l'astrazione con la familiarità di tutti i giorni: "Astrarre da forme familiari ... permette a Kremer di sfruttare le sensazioni che nascono dai nostri incontri quotidiani". Il lavoro di Kremer è stato definito "meravigliosamente libero" e l'uso di campi di colore sovrapposti è stato paragonato alle "interazioni cromatiche in stile Josef Albers".