Celso José Castro Daza

Il Vecchio dell'ultima Expo. Matita a pastello su carta d'archivio

1996-2016

Non definite dal mezzo, le opere di Celso Castro portano con sé la presenza della mano dell'artista attraverso la trasparenza del loro processo. L'opera di Castro è fortemente divisa tra i suoi assemblaggi di fotomontaggi e i suoi dipinti ad acquerello: i primi sono caratterizzati dalla laboriosa decostruzione di ritratti fotografici e i secondi dalla ricreazione apparentemente frenetica di un incontro passato reso con gocce e scarabocchi di vernice e inchiostro. Entrambi discriminanti per ciò che rivelano del soggetto, i suoi fotomontaggi e i suoi ritratti ad acquerello trasudano una sessualità cruda attraverso la combinazione dei segni e dello sguardo di Castro. Il lavoro di Celso Castro è un'incursione fotografica erotica a tinte forti nel ventre del mondo della droga in Colombia. Le opere di Castro, ad alta intensità di lavoro, sono collage fotografici di boss della droga, contrabbandieri, sicari, compaesani, venditori ambulanti, soldati, paramilitari, rapitori e papponi che posano mostrando con orgoglio i loro peni eretti allo spettatore voyeuristico. Ci guardano con uno sguardo spudorato. Giocano un gioco che si muove tra vanità e seduzione. Celso Castro è nato a Valledupar, in Colombia. Ha conseguito un BFA presso il Pratt Institute e ha esposto ampiamente in America Latina e negli Stati Uniti.