George Rickey

A Space Churn con i quadrati

1969

GEORGE RICKEY Nato a South Bend, Indiana, 1907 Morto a St. Paul, Minnesota, 2002 George Rickey si è dedicato per oltre cinque decenni alla creazione di sculture poetiche e calibrate con precisione che definiva "macchine inutili". Tra tutte le forze naturali, fu il movimento del vento a catturare maggiormente l'immaginazione di Rickey. Una volta scrisse: "L'artista trova ad attenderlo, come soggetto, non gli alberi, non i fiori, non il paesaggio, ma l'ondeggiare dei rami e il tremare degli steli, l'ammassarsi o il disperdersi delle nuvole, il sorgere e il tramontare, il crescere e il calare dei corpi celesti". Rickey iniziò a dedicarsi all'indagine del movimento nella scultura, producendo opere dinamiche utilizzando forme geometriche semplici come linee, quadrati, rettangoli, cerchi, etc., in cui è dimostrabile la sua prodigiosa comprensione dell'ingegneria e della meccanica. Sebbene le opere collaborino entusiasticamente con l'interferenza delle correnti del vento nel loro ambiente, la velocità dei loro movimenti casuali è temperata dalla semplice spaziatura e dalla disposizione fissa degli elementi. La relazione tra le parti rimane la stessa, ma la danza cambia continuamente. È questa tensione che definisce le sculture di Rickey. "Penso che sia importante fare arte per la quale bisogna aspettare", ha detto l'artista. Per questo motivo, le opere sono in grado di oscillare con grazia attraverso un numero infinito di iterazioni compositive, coinvolgendo tutti gli aspetti del mondo naturale che le circonda: il vento, la luce, la pioggia, la nebbia o la sua mancanza. Gran parte delle opere di Rickey sono state create nel suo studio di East Chatham, New York, dove si è stabilito nel 1960. Prima di allora, l'artista aveva vissuto e insegnato a Bloomington, IN; New Orleans, LA; New York, NY e in tutto il Midwest. L'infanzia, la giovinezza e gli anni dell'università li ha trascorsi in Scozia e in Gran Bretagna. Oltre a East Chatham, aveva studi a Berlino, in Germania, e a Santa Barbara, in California. Le opere di George Rickey fanno parte delle collezioni permanenti di oltre 150 musei in tutto il mondo, tra cui l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Smithsonian Institution, Washington, D.C.; il Los Angeles County Museum of Art, California; il Museum of Modern Art, New York; il Metropolitan Museum of Art, New York; la National Gallery of Art, Washington, D.C.; il Walker Art Center, Minneapolis; la National Gallery of Scotland, Edimburgo; il Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam e il LOSK Collection's, Svizzera, tra molti altri. Tra le mostre principali ricordiamo George Rickey: Monumental Sculptures on Park Avenue, New York (2021); A Life in Art: Works of George Rickey, Indianapolis Art Center, Indiana (2009); George Rickey: Kinetic Sculpture, A Retrospective, Vero Beach Museum of Art, Florida; Frederik Meijer Gardens and Sculpture Park, Grand Rapids e McNay Art Museum, Antonio's (2007-09); George Rickey: Kinetische Skulpturen, Museum für Kunst und Gewerbe, Amburgo, Germania (2003) e George Rickey - Retrospective Exhibition, A. Solomon R. Guggenheim Museum, New York (1979).