Gianfranco Meggiato

Toro d'oro

2016

Ispirandosi alle forme biomorfiche e al "tortuoso percorso dell'uomo verso la consapevolezza di sé", Gianfranco Meggiato crea sculture astratte rivolte verso l'interno che chiama "introsculture".

Nato a Venezia nel 1963, Meggiato ha studiato scultura in pietra, bronzo, legno e ceramica presso l'Istituto Statale d'Arte della città. Influenzato da maestri del XX secolo come Constantin Brâncuși, Alexander Calder e A.A. Moore, il talento di Meggiato per la scultura ha catturato l'attenzione di artisti e critici fin dall'adolescenza. "All'età di 16 anni sono stato invitato a esporre in una mostra collettiva in Piazza San Marco organizzata dal Comune [di Venezia] per giovani artisti emergenti", ha raccontato a Forbes magazine. "Ho presentato la mia opera Transenna in pietra dolce. Il suo gioco di spazi solidi e vuoti, di luci e ombre conteneva già il seme della mia futura ricerca artistica".

Il rapporto tra forma solida e spazio aperto è alla base delle sculture figurative e astratte di Meggiato. Ad esempio, nel suo bronzo fuori misura Cubo con Cubo (2016), un cubo perfettamente levigato si trova immerso in una rete geometrica. Nell'elegante Sera Sole (2020), una sfera dorata si trova in un nido di bronzo aggrovigliato.

Dal 1998, Meggiato ha partecipato a numerose mostre e fiere d'arte in tutto il Nord America, Europa, Asia, Australia e Medio Oriente. Nel 2011 e nel 2013 è stato invitato a far parte dei padiglioni italiani della Biennale di Venezia. 

Recentemente, le sue sculture monumentali sono state inserite in installazioni pubbliche, tra cui Il Giardino delle Muse Silenziose a Catanzaro, nel 2017; La Spirale della Vita a Manifesta 12 Palermo, nel 2018; la mostra personale "Quantum Man: Non c'è futuro senza memoria" in Sicilia, nel 2021; e un revival de La Spirale della Vita allestito nel 2022 dal Museo Pecci e dal Comune di Prato. Le installazioni di Meggiato hanno vinto il premio ICOMOS-UNESCO. 

Su 1stDibs, scopri una serie di sculture di Gianfranco Meggiato .