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Angelo Savelli
Loto

c. 1965

Informazioni sull’articolo

Angelo Savelli (1911-1995) "Lotus", 1965 circa Collage e litografia Firmato, intitolato e numerato Ed. 58/200 Dimensioni della cornice: circa 26 x 21 pollici Dimensioni dell'immagine: circa 23 x 19 pollici Il 30 ottobre 1911 Angelo Savelli nacque a Pizzo Calabro (Catanzaro). Fin dall'infanzia, l'interesse di Savelli per l'arte cresce grazie allo zio, il pittore autodidatta Alfonso Barone. 1930 Dopo aver frequentato il ginnasio Filangieri a Vibo Valentia, in Calabria, viene incoraggiato dal padre Giorgio, uno speziale, a sviluppare il suo potenziale artistico; Savelli si trasferisce a Roma e frequenta un liceo artistico e successivamente l'Academy of Fine Arts. In questo periodo Savelli è ospite del Ministro della Real Casa di Savoia, Lucifero Falcone, un amico di suo padre. 1934 Ottiene il brevetto di pilota dal Ministero della Guerra. La licenza gli dà anche diritto a una borsa di studio per studenti. 1935 Vince il premio "Mattia Preti" e successivamente il premio "Balestra" per un concorso artistico organizzato dall'Accademia di San Luca a Roma. 1936 Riceve il diploma dall'Academy of Fine Arts. Il suo maestro di pittura decorativa è Ferruccio Ferrazzi, che diventa il suo più importante punto di riferimento. Savelli decora con affreschi la cappella di Villa Boimond a Sora (Frosinone) e vince un premio alla Mostra Regionale della Calabria. 1937 Parte per il servizio militare ed entra nella scuola ufficiali del 39° Reggimento di Fanteria. 1939 Presta servizio come ufficiale nell'81° Reggimento di Fanteria a Frosinone. 1940 Inizia a insegnare all'Academy Arts di Roma e mantiene un'intensa attività artistica. Si stabilisce nel suo studio al 49 di Via Margutta, una zona molto frequentata da artisti come Guttuso, Franchina, Jarema, Fazzini, Severini. An He vince un premio alla Mostra Regionale del Lazio. 1941 An He riceve uno dei quattro premi aggiuntivi da 2.500 lire del Terzo Premio Bergamo e l'anno successivo uno dei quattro premi aggiuntivi da 5.000 lire del Quarto Premio Bergamo. Legge il suo primo libro sulla filosofia Yoga e sulla meditazione, che lo porta a scoprire il percorso spirituale che seguirà per tutta la vita. 1943 Viene reintegrato nell'esercito e assegnato all'82° reggimento di fanteria "Torino". Dopo la dolorosa esperienza della Seconda Guerra Mondiale, torna a Roma dove si muove nell'ambiente del Futurismo. Nello stesso anno diventa membro dell'Art Club, l'associazione artistica internazionale indipendente tra i cui membri figurano Jarema (un artista polacco che Savelli chiamava "il Vichingo"), Severini, Guzzi, Montanarini e Tamburi, il suo caro amico Fazzini, e in seguito Dorazio, Mafai, Corpora, Perilli, Consagra e Turcato. Questo gruppo di artisti, attivi a Roma o con legami con Roma negli anni Venti e Trenta, è noto come "Scuola Romana". Savelli stringe con ciascuno legami di amicizia che conserverà per tutta la vita. Nello stesso periodo incontra Alberto Burri, allora all'inizio della sua carriera artistica; a differenza di molti altri, Savelli è molto disponibile e aperto nei confronti degli artisti più giovani. 1946-1947 Prime opere in cui iniziano a comparire macchie bianche astratto-figurative. In diverse crocifissioni, Cristo e Maria Maddalena sono dipinti in bianco. Savelli ha bisogno di provare nuove emozioni; ormai trova la Scuola Romana troppo limitante, mentre il Futurismo e le ultime sperimentazioni di Prampolini lo spingono a cercare nuove tecniche. 1947 Si ferma per diversi mesi a Venezia. An vince il premio "Colli Euganei" ad Abano. 1948 Soggiorna per alcuni mesi a Venezia. Riceve il premio "Colli Euganei" ad Abano. 1948 Ottiene una borsa di studio di un mese a Parigi e vi rimarrà per un anno. Questa esperienza è fondamentale per lui e lo lancia in una dimensione più ampia e internazionale dell'arte. Dichiara: "Ho capito che dovevo liberarmi dalla mia tradizione divina italiana". In questo periodo lavora molto intensamente e produce molti disegni a inchiostro e acquerello, con tratti che iniziano a tendere verso una graduale stilizzazione. 1949 Tornato a Roma, ha difficoltà a far accettare le sue nuove scelte agli amici. Dopo le tendenze espressioniste degli anni romani, torna da Parigi con una visione diversa dell'arte moderna, che non può essere compresa dai suoi contemporanei a Roma; solo Corpora, Turcato e Santommaso sono in sintonia con essa. Al Caffè Rosati, patrocinato dal mondo dell'arte, incontra il giovane Federico Fellini, che passa ore a osservare e studiare gli artisti e gli intellettuali. Nello stesso anno a Roma Savelli incontra anche Theodoros Stamos. 1950 Prime creazioni astratte con i due pezzi "Oltre l'inquieto". An He è presente alla XXV Biennale di Venezia. 1953 An He sposa la giornalista Elisabeth Fischer. Ormai artista noto e di successo, sceglie coraggiosamente di lasciare l'Italia per sempre. Si stabilisce a New York, una città dura e vitale, competitiva ma internazionale. Lascia anche l'incarico di insegnante all'Academy Arts di Roma. A New York conosce presto gli artisti più importanti del momento: Fritz Glarner, Marcel Duchamp, Hans Richeter. Ha una grande stima di tutti i grandi rappresentanti della pittura astratta, da Robert Motherwell a Ad Reinhardt e Barnett Newman, che gli è molto affezionato. An He frequenta l'Art Club sulla Decima Strada e gli artisti della Scuola di New York, tra cui Philip Pavia e Jack Tworkov. Quest'ultimo gli permette di avere il suo studio tra la 10th St. e la 4th Av. Proprio di fronte allo studio si trovano gli atelier di Franz Kline e Wilhelm Dekooning. Ma anche se è diventato un membro di questo circolo di artisti di alta qualità, non vuole essere identificato con un gruppo o un circolo, non si mischia con i mercanti d'arte solo per vendere le sue opere, non accetta compromessi. È un uomo dallo spirito libero ed è amato per la sua umanità e sensibilità, per la poesia e l'innocenza della sua personalità. Nel 1953 incontra anche l'artista Will Barnet alla Cooper Union University e i due formano un legame di vera fratellanza. 1954 An He crea l'opera "Pelle ovale". 1955 An He inizia una serie di serigrafie e collage al Chelsea Workshop. 1956 An He crea "Bianco su bianco", una serigrafia monocromatica, la sua prima opera completamente bianca. 1957 Prima mostra (collettiva) di Savelli a New York. Nello stesso anno, mostra personale alla D'Amecourt Gallery, Washington D.C. 1958 Con alcuni amici dell'Art Club incontra in un bar di New York il grande mercante d'arte Leo Castelli, che si offre di allestire una mostra. La sua prima mostra personale alla Leo Castelli Gallery sulla 77esima strada segna l'inizio del periodo più importante della sua carriera negli Stati Uniti. Nello stesso anno riceve anche il premio internazionale "Battistoni" per il design industriale. 1959 Viene nominato direttore della scuola d'arte "La Guardia Memorial House", l'illustre Accademia Americana di Harlem. An He sarà il supervisore dei corsi d'arte tenuti dall'istituto. 1959 Si avvicina al colore bianco attraverso stampe a rilievo, cambia i materiali, rifiuta i colori, modifica le forme delle sue opere, dipinge in bianco con una spatola e in seguito utilizza corde, gessi, tessuti leggerissimi e trasparenti, veli e tulle, esaltando il bianco come unico colore puro, luminoso e assoluto. Elabora un'arte monocromatica, prendendo le distanze dalla violenza espressiva dell'"action painting", realizzando opere di estrema leggerezza e purezza formale, da un'impellente necessità interiore di raggiungere una semplicità universale. I critici definiscono la sua arte come una creazione di immagini libere da qualsiasi riferimento figurativo, che aspira a raggiungere la natura essenziale delle cose. 1960 Invitato a insegnare presso "Art Workshop", la scuola americana di Edna Lewis a Positano (Napoli). Partecipa inoltre a un workshop sulle tecniche di stampa a Milano. An He inventa un processo di litografia per quelle che chiama "stampe a rilievo", una variante elaborata della goffratura. 1962 G. Holmes Perkins, presidente dell'Università della Pennsylvania, e l'influente architetto Louis Kahn, ex allievo dell'Università, decidono di modernizzare la scuola, nominando come insegnanti importanti esperti della nuova generazione. Romoaldo Giurgola, un architetto italiano che vive in America, suggerisce di invitare Angelo Savelli e il suo vecchio amico di Via Margutta Piero Dorazio per riorganizzare il programma di studi del Dipartimento di Belle Arti - pittura, scultura e grafica. Savelli accetta e si trasferisce in Pennsylvania. An He supervisiona tutte le attività degli studenti - che lo considerano una figura molto carismatica - dando loro un aiuto pratico nelle loro scelte lavorative. An He è una grande autorità in materia di tecnica, pittura e disegno e la sua abilità di Maestro è ben nota ai giovani artisti americani. In breve tempo l'università diventa la migliore scuola d'arte degli Stati Uniti. Durante questo periodo Savelli soffre di gravi disturbi fisici che riesce a superare grazie alla sua conoscenza sempre più approfondita della filosofia Zen. Praticando ogni giorno esercizi di yoga e meditazione, una disciplina che dura tutta la vita, riesce a superare esperienze estremamente dolorose. Una profonda amicizia eterna nasce tra Savelli, Kahn e Giurgola. Savelli vive per dieci anni a Springtown, senza abbandonare il suo studio di New York. 1961 Riceve il premio "Lissone". 1962 Crea le sue prime opere con la corda e undici pezzi litografici in rilievo bianco su bianco, presentati da Giulio Carlo Argan (Grattacielo, Milano 1962). 1963.Pubblicazione di un libro con litografie di Savelli: "Dieci poesie di dieci poeti americani" (Romero, Roma 1963). 1964 Vince il "Gran Premio della Grafica" alla XXXIII Biennale di Venezia per i suoi ventisette rilievi bianco su bianco. 1965-1970 Crea la sua prima sala di meditazione chiamata "Paradise", nel suo studio al 186 di Bowery St. a New Hall. 1966 Insegna alla Columbia University di New York. 1969-70 Completamento dei progetti "Paradise II" presso la Corcoran Gallery of Art di Washington e "Dante's Inferno" presso le Peale Galleries of Pennsylvania, Academy of Fine Arts di Philadelphia. 1971 Completamento di "Illumine one", un progetto esposto nel 1972 alla sua mostra personale all'Everson Museum di Syracuse (NY), con introduzione in catalogo di Louis Kahn. 1973 Installazione della scultura "Empedocle" al Lincoln Center di Siracusa. 1974 Insegna alla Cornell University di Ithaca (NY). 1975 Inizia un lavoro di insegnamento di due anni come Visiting Artist presso la Pennsylvania State University e crea l'opera "Wall to Wall", esposta in una mostra presso la stessa università. È anche invitato a insegnare all'Academy of Fine Arts di Philadelphia, in Pennsylvania. 1976 An He crea le sue prime tele senza cornice, applicate direttamente sul muro. Dipinge la serie di tele intitolata "Sulla quantità della superficie". 1977 An crea una serie di quaranta stampe bianco su bianco. Accetta l'incarico di Visiting Professor presso l'Università del Texas, Arlington, dove trascorre i semestri invernali per cinque anni. 1978 Crea l'installazione "Tree with 84 Tree Trunks", esposta alla Max Hutchinson Gallery di New York. 1980 Riceve la Guggenheim Fellowship dal Guggenheim Museum di New York, che gli permette di vivere in Europa e di organizzare mostre personali a Milano, Zurigo e Roma. 1981 Crea la scultura "Aglaophon", esposta all'Aubodon Art Center di New York. 1982 Sua moglie Elisabeth muore tragicamente. La depressione della sua amata Betty aveva condizionato pesantemente la vita artistica di Savelli per molti anni. La sua drammatica morte è per lui un grande shock, che supererà solo dopo un lungo periodo di completa solitudine. Lascia New York e vola da suo fratello Carmelo in Italia. Qualche mese dopo torna negli Stati Uniti senza aver trovato pace. Col tempo l'affetto di alcuni amici gli dà un po' di conforto. Tra i suoi ricordi spicca lo scrittore e poeta Luigi Ballerini. Il libro "Angelo Savelli, Opera grafica 1932-1981" di Giuseppe Apella è pubblicato da Scheiwiller. Savelli riceve una medaglia d'oro per meriti artistici dal comune di Pizzo Calabro. 1983 An He riceve un premio dall'illustre American Academy of Arts and Letters. 1984 Il PAC, il museo d'arte contemporanea di Milano, prepara una mostra personale, organizzata da Luigi Sansone. 1984 Savelli crea "Gloria di un'ala spezzata, a Elisabeth Fischer" dedicata a sua moglie: un'opera significativa e straordinaria di 1650 centimetri (54,13 piedi). 1986 Il libro "Libro bianco", con stampe di Savelli e poesie di Lucini, viene pubblicato da Scheiwiller. 1988 An He si trasferisce al 257 di Water Street al Sea Port, Pier 17, a pochi metri dalle rive dell'East River, dove si erge maestoso il Ponte di Brooklyn. Sarà il suo ultimo studio. Si tratta di una casa di città in mattoni rossi, il secondo edificio più antico di New York. Savelli ama questo posto e trascorre molto tempo al "Paris Cafè", un luogo di incontro per i giovani operatori di Wall Street di giorno e una sorta di rifugio per gli abitanti del mercato del pesce di notte: tutti lo conoscono e lo amano. La RAI Corporation di New York produce un film-documentario sulla sua vita, diretto da Luigi Ballerini, e acquista alcune opere di Savelli, esposte presso l'edificio della RAI Corporation sulla Avenue of Americas nel palazzo MGM di New York. Nello stesso anno viene pubblicato da Scheiwiller "SELVAGGINA", con stampe di Savelli e poesie di Luigi Ballerini. 1989 Incontra Susanna Argenterio alla RAI Corporation di New York e sviluppa un affetto paterno per lei. Grazie a questo sentimento affettuoso si sente di nuovo vivo dopo anni di distacco dal mondo. Trascorrono molto tempo insieme a New York e in Italia, nella casa della famiglia Argenterio vicino a Brescia. 1991 Inaugurazione del "Centro d'Arte Contemporanea Angelo Savelli" a Lamezia Terme, Calabria. 1993 Inizia la creazione di una stanza presso l'hotel "Atelier sul Mare" di Castel di Tusa, in Sicilia, che non riuscirà a terminare. 1994 Attraverso un amico artista toscano, Giuseppe Friscia, Savelli incontra a New York Patrizio Bertelli e sua moglie Miuccia Prada, che visitano il suo studio e rimangono affascinati dal suo lavoro. Dall'incontro è nata una collaborazione con la Fondazione Prada. Savelli è attratto dalla vitalità di Bertelli e tra i due nasce un'intesa. Quando Bertelli torna a fargli visita nel suo studio e gli espone le sue idee sul futuro artistico di Angelo Savelli, Angelo accetta la sua guida e si affida al suo sostegno e all'organizzazione suggerita. 1994 Il Presidente della Biennale di Venezia, Gian Luigi Rondi, informa Savelli che il comitato della Biennale, su proposta del direttore, il professor Jean Clair, lo ha invitato a essere presente con una mostra personale nella sezione italiana alla XLVI Biennale. All'inizio di dicembre, Savelli ha alcuni problemi di salute. 1995 Antonella Soldaini, direttrice del Museo d'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, invita Savelli a organizzare una mostra antologica, che si terrà da giugno a settembre dello stesso anno. Sebbene questo sia un periodo meraviglioso nella vita di Savelli, è anche un periodo faticoso per lui, poiché le novità e le numerose decisioni che ne derivano lo opprimono. Si rende conto di non poter continuare a vivere da solo e, con l'aiuto di Susanna Argenterio, decide di chiudere il suo studio di New York e di stabilirsi in Italia per un po'. 10 marzo 1995. Savelli, il suo lavoro e molti dei suoi ricordi raggiungono Milano. An He vuole supervisionare personalmente l'organizzazione delle due mostre in programma? 17 aprile 1995.A poche settimane dal suo arrivo in Italia, mentre trascorre la Pasqua ad Arezzo, Angelo si sente molto male. Durante il viaggio di ritorno verso la casa della famiglia Argenterio a Brescia, le sue condizioni si aggravano e viene portato all'Ospedale Sant'Orsola. È molto debole e può respirare solo con l'aiuto di una maschera d'ossigeno. 27 aprile 1995. Savelli muore al Castello di Boldeniga, a Dello (Brescia), a ottantatré anni, circondato da amici, amore e affetto. Solo per poche settimane non riuscirà a vedere le due mostre personali che tanto lo avevano attirato: la XLVI Biennale di Venezia e la mostra del Museo Pecci in collaborazione con "PradaMilanoArte".
  • Creatore:
    Angelo Savelli (1911-1995, Italiano)
  • Anno di creazione:
    c. 1965
  • Dimensioni:
    Altezza: 66,04 cm (26 in)Larghezza: 54,61 cm (21,5 in)Profondità: 2,54 cm (1 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Condizioni:
    Condizioni generali molto buone. Mark Fox da 1/4 di pollice in alto a sinistra.
  • Località della galleria:
    Missouri, MO
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU74732919113

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