Edward Penfield

Harpers Magazine "March Hare" Maitres de l'Affiche

1894

Uno dei migliori talenti nostrani, Penfield è noto per il decennio 1891-1901, durante il quale è stato direttore artistico di Harper's. Per cinque dei dieci anni ha realizzato i poster per ogni numero mensile dell'allora popolare rivista. I suoi disegni sono ingannevolmente semplici, con colori piatti e linee chiare, ma riescono sempre a trasmettere classe e raffinatezza. E spesso c'è un leggero tocco di umorismo o di ironia, rinfrescante e frivolo. I poster di Penfield sono modelli di composizione efficace e di economia di espressione. (Jack Rennert, PAI-XXVII, 555) Quando il suo incarico presso Harper's giunse al termine, Penfield fu libero di viaggiare e le sue esperienze sono conservate in due libri pubblicati da Scribner's, Holland Sketches (1907) e Spanish Sketches (1911), in cui il suo senso grafico sbocciò in una ricchezza di dettagli. Il critico Royal Cortissoz ha commentato: "Quando li ha realizzati, è entrato pienamente nello spirito dei suoi temi e ha fatto alcuni dei suoi lavori migliori...". An He non è mai stato solo un virtuoso tecnico. L'umanità irrompeva sempre nel suo mondo". - Frederic B. Taraba "Al giorno d'oggi siamo un po' stanchi delle cose molto serie e un po' di frivolezza è rinfrescante, eppure la frivolezza per avere successo deve essere studiata in modo approfondito". Così scriveva EDWARD PENFIELD all'inizio della sua influente carriera di illustratore, editore d'arte e cartellonista, una carriera guidata da un'acuta osservazione, da una sensibilità cosmopolita e da una semplicità che smentiva i suoi sforzi meticolosi. Guardando i lavori di Penfield oggi, troviamo meno cose che ci sembrano frivole e più uno spiccato senso del design e della composizione. L'Art Center Bulletin dell'aprile 1925 ricordava così il suo contributo all'arte illustrativa: "In tutto ciò che ha prodotto Penfield ha portato le sue grandi doti di design e di disegno, una meravigliosa sincerità che non ha mai vacillato e una bella umiltà di spirito". Già nel 1894, appena un anno e mezzo dopo che Penfield aveva iniziato una serie di immagini mensili per Harper's, il suo lavoro era stato salutato dal Publisher's Weekly: "Negli ultimi anni il manifesto pubblicitario si è effettivamente elevato nelle regioni dell'arte". A Penfield si attribuisce anche il merito di aver portato l'astrazione nell'arte commerciale grazie alle sue forme audacemente semplificate. Questo e altri marchi stilistici sono il risultato della distillazione di una serie di influenze, tra cui i precetti compositivi e le pose disinvolte delle stampe giapponesi, l'artigianato del movimento Arts and Crafts, l'approccio impressionistico della cartellonistica parigina e il portamento e la schiettezza britannici.