Peter Doig

Gornergrat Sahara Dust, 2021, Contemporaneo, 21° secolo, Realismo magico

2021

Doig è nato a Edimburgo, in Scozia, nel 1959. Nel 1962 si trasferì con la famiglia a Trinidad e poi in Canada nel 1966. Nel 1979-80 Doig si trasferisce a Londra per frequentare la Wimbledon School of Art (1979-80) e la Saint Martin's School of Art (1980-83). Ha poi studiato alla Chelsea School of Art (1989-90) dove ha conseguito un master. Nel 1990, Doig ricevette il Whitechapel Artist Prize, che gli valse la sua prima mostra personale alla Whitechapel Art Gallery nel 1991. Altre mostre fondamentali sono state la sua partecipazione alla mostra The Triumph of Painting del 2005 alla Saatchi Gallery di Londra, una mostra personale alla TATE Britain (2008) che è stata poi visitata dal Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris e dalla Schirn Kunsthalle di Francoforte. Doig ha tenuto importanti mostre personali al Dallas Museum of Art, alla Pinakothek der Moderne di Monaco, al Bonnefanten Museum di Maastricht e alla Scottish National Gallery di Edimburgo. Il Montreal Museum of Fine Arts ha presentato una mostra personale di Doig nel 2014; questa è stata la sua prima grande mostra in Nord America. Nello stesso anno è stata inaugurata una retrospettiva alla Fondazione Beyeler di Basilea, che nel 2015 è stata trasferita al Louisiana Museum of Modern Art in Danimarca. Nel 2015, una mostra di opere recenti è stata inaugurata a Venezia, in Italia, in concomitanza con la Biennale di Venezia. Nel 2019, la Micheal Werner Gallery ha ospitato una mostra dei suoi nuovi lavori che è stata accolta con grande successo. Le opere di Doig sono collezionate e rappresentate in tutto il mondo, tra cui il Tel Aviv Museum of Art, il San Francisco Museum of Modern Art, la TATE Modern di Londra, il British Museum di Londra, la Walker Art Gallery di Liverpool, il Musée National d'Art Moderne di Parigi, il Bonnefanten Museum di Maastricht, la Collection'S di Monaco, la Kunsthalle in Germania, il Museo Cantonale d'Arte di Lugano, la National Gallery of Canada di Ottowa, l'Art Institute di Chicago, il Museum of Modern Art (MoMa), il Metropolitan Museum of Art e il Whitney di New York.