Sigmar Polke

"Sansone e Dalila", serigrafia di Sigmar Polke dalla cartella "Kinderstern".

1989

Sigmar Polke è stato un influente artista tedesco i cui dipinti e fotografie inventivi utilizzavano materiali non tradizionali, come la polvere di meteorite o il detersivo. Una volta l'artista ha dichiarato: "Nel mio lavoro deve esserci un elemento di rischio per me". La sua ironica indagine sul gusto estetico è evidente nell'opera "Alice im Wunderland (Alice nel Paese delle Meraviglie)" (1972), un dipinto ricco di ironia, stati psicologici e finzione. Nato il 13 febbraio 1941 a Oels, Polke e la sua famiglia furono espulsi nella Germania dell'Est dopo la Seconda Guerra Mondiale. Crescere nella Repubblica Democratica Tedesca ha avuto un impatto duraturo sull'artista, soprattutto per il sovraccarico sensoriale della cultura consumistica che ha sperimentato quando si è trasferito nella Germania Ovest nel 1953. Durante gli studi alla Kunstakademie di Düsseldorf, Polke, Gerhard Richter e Konrad Lueg crearono quello che oggi è conosciuto come realismo capitalista. Insieme, questi artisti hanno risposto ai temi nazionalistici del realismo socialista, criticando allo stesso tempo la nascente società dei consumi della Germania Ovest. Il lavoro di Polke ebbe un profondo impatto su una generazione di giovani artisti americani, tra cui Julian Schnabel e David Salle. Polke morì il 10 giugno 2010 a Colonia, in Germania, all'età di 69 anni. Oggi le sue opere sono presenti nelle collezioni dell'Art Institute di Chicago, del Museum of Modern Art di New York, della TATE Gallery di Londra, del Kunstmuseum di Bonn in Germania e del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, tra gli altri.