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Valentin Hugo
Composizione, Alternanza, A. Valentin Hugo

1946

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Informazioni sull’articolo

Acquaforte su carta Rives BFK. Non firmato e non numerato, come da edizione. Buone condizioni. Note: Dal folio, Alternance, 1946. Pubblicato da Le Gerbier, Parigi; stampato da Atelier Quesneville, Parigi, 2 marzo 1946. Estratto dal fascicolo (tradotto dal francese), La stampa fu terminata il 2 marzo 1946 sui torchi dell'Atelier Quesneville per tredici acqueforti; sui torchi di Lacourière per le acqueforti di Henri Matisse e Dignimont; l'acquaforte di G. J. Daragnes è stato inciso da lui stesso; la tipografia, composta da Garamond, è stata stampata sui torchi del Maestro Stampatore, G. Girard. In questa raccolta di sedici incisioni originali, alternate a sedici scritti inediti, sono stati disegnati esempi di CCC, tra cui XXXVIII su Monival e numerato a mano da I a XXXVIII; e, CCLXII su Rives BFK, numerato da XXXIX a CCC. Sono stati disegnati XL esemplari per l'hors commerce su Lana a la forme sono stati numerati da I a XL. Valentine Hugo (1887-1968) è stato un artista e scrittore francese. Nacque Valentine Marie Augustine Gross, figlia unica di Auguste Gross e Zélie Démelin, a Boulogne-sur-Mer. È conosciuta soprattutto per il suo lavoro con il balletto russo e con i surrealisti francesi. Hugo conobbe Andre Breton nel 1917, prima dell'inizio del Surrealismo, durante una delle letture di Cocteau. La sua amicizia con Breton ed Eluard la terrà legata ai Surrealisti durante lo sviluppo del movimento e la aiuterà a stringere legami con altri membri, come Salvador Dalí e Max Ernst. I tre viaggiarono spesso insieme, insieme ad altri membri del movimento, nel 1931 e nel 1932. Essendo l'unico membro del gruppo a possedere un veicolo, Hugo accompagnava i suoi compagni a destinazione. Valentine e Jean iniziarono a vivere separati nel 1926 e alla fine divorziarono nel 1932. La separazione dal marito permise a Hugo di essere più libero di partecipare al gruppo surrealista. Si trasferisce nello stesso edificio di Eluard e Breton nel maggio del 1932. Hugo si unì al Bureau of Surrealist Research e creò l'Objet à fonctionnement symbolique (1931), che fu esposto durante l'Exposition surréaliste del 1933. Durante il periodo trascorso con il gruppo partecipò ad altre mostre, tra cui un'esposizione al Museum of Modern Art nel 1936. È morta a Parigi.
  • Creatore:
    Valentin Hugo (1887 - 1968, Francese)
  • Anno di creazione:
    1946
  • Dimensioni:
    Altezza: 32,71 cm (12,875 in)Larghezza: 25,09 cm (9,875 in)
  • Tecnica:
  • Movimento e stile:
  • Periodo:
  • Condizioni:
  • Località della galleria:
    Southampton, NY
  • Numero di riferimento:
    1stDibs: LU1465214867032

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Suo padre Vincenzo era un maestro incisore, un mestiere che si tramandava di padre in figlio da generazioni; sua madre Luisa Conte era cugina dell'attore americano A. Richard Conte. Uno dei suoi nipoti, Marcello, nipote di Umberto, avrebbe continuato a giocare con l'argilla nello studio dello zio; in seguito ricordò che Umberto una volta aveva realizzato un presepe di neve per la famiglia). Umberto si recò a Roma da giovane adolescente per studiare alla scuola d'arte di San Marcello e aiutare lo zio Domenico nel suo studio di scultura religiosa in Via Margutta, la Montmartre romana. Due anni dopo si recò a Torino, dove completò il suo apprendistato presso lo scultore Michele Guerrisi. Mastroianni prosperò nella vivace scena artistica della città, stringendo amicizia con futuristi della seconda ondata come Luigi Spazzapan, che divenne una sorta di mentore per l'artista più giovane. 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Nel 1926 si trasferì con la famiglia a Torino e si perfezionò nell'Atelier Craft di Michele Guerrisi. Nel 1930 ricevette per la prima volta un premio ufficiale dal Ministero dell'Educazione, il "Premio del Turismo", e poi via via si susseguirono mostre a livello nazionale ed europeo: nel 1935 la Quadriennale di Roma e l'anno successivo la Biennale di Venezia. Filippo De Pisis apprezzò molto la sua creazione, soprattutto perché si ispirò all'antica arte della scultura, alle sculture egizie ed elleniche. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu reclutato nell'esercito e partecipò attivamente alla difesa. La sua esperienza di battaglie concrete per la libertà fu poi trasferita nelle sue creazioni e in questo modo creò la "poetica della difesa" che gli fu attribuita da Giulio Carlo Argan. 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