Zeng Jianyong

Zeng Jianyong "La testata n. 67"

2007

Zeng Jianyong è nato nel 1971 a Chengdu, nella provincia cinese del Sichuan. Inizialmente si è formato come illustratore di libri per bambini, completando diversi lavori per la Warner Book Publications prima di scegliere di concentrarsi sui propri dipinti. Zeng ha uno stile e un soggetto unici, che sfrutta al massimo nelle sue Header Series. Questo gruppo di dipinti raffigura bambini con teste sproporzionatamente grandi e occhi larghi. Guardano fuori dalla tela con espressioni che suggeriscono una combinazione di innocenza e ansia. Ci si ricorda dei travagli dell'infanzia e delle difficoltà che i bambini incontrano nell'imparare a navigare in un mondo che opera al di là della loro comprensione e senza il loro consenso. Questi ritratti hanno anche un significato più particolare. Il termine Header si riferisce al titolo che viene assegnato ai bambini con i risultati più alti in ogni classe della scuola. Essere una testata è una posizione ambita e i genitori spesso fanno pressione sui loro figli affinché lavorino in modo straordinario per ottenere questo titolo. Zeng sembra sottintendere che, sebbene gli Header godano di un certo livello di prestigio, sono spesso invidiati dai loro compagni di classe, che li deridono e li maltrattano. Nei dipinti, gli occhi spaventati dei bambini e i segni rossi e sparsi, suggestivi di abusi fisici, testimoniano la realtà che devono affrontare. L'interesse di Zeng per questo argomento è nato dall'esperienza molto personale di vedere suo figlio frequentare la scuola. Grazie a questo incontro ravvicinato, Zeng ha sviluppato un senso di simpatia e compassione per questi giovani che passano il loro tempo a cercare di placare i genitori, invece di godersi un'infanzia spensierata. Nonostante le pressioni che devono affrontare, però, i bambini dei suoi dipinti conservano ancora una misura di innocenza infantile che non verrà superata. La serie Header è avvincente perché cattura questa tensione dell'infanzia creando ritratti intimi e molto onesti.