Gregorio Botta

Senza titolo

2022

Gregorio Botta (Napoli, 1953) artista di adozione romana, ha studiato all'Academy of Fine Art di Roma dove ha seguito i corsi del grande maestro T. Scialoja. Dopo la sua prima personale alla galleria Segno di Roma nel 1991, ha ricevuto grande attenzione da parte della critica in occasione di varie mostre, come Trasparenze dell'arte italiana sulla via della seta a cura di A. Bonito Oliva, Pechino, 1993; XII Quadriennale di Roma, 1996; Biennale dei Parchi, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 1998; mostra personale a cura di L. Pratesi, Istituto italiano di cultura, Colonia, 1998. Una ricerca sull'encausto mette Botta in relazione con la cera, un materiale che segnerà il suo lavoro per molto tempo. Questo amore iniziale lo ha poi portato a creare opere con il vetro, il piombo, il ferro e con elementi naturali come il fuoco, l'acqua e l'aria. L'arte di disegnare con la luce, la trasparenza e la leggerezza gli permette di creare opere sempre più rarefatte che enfatizzano un'arte del togliere e che si collocano al limite della visibilità. È una ricerca di essenzialità radicale sia negli elementi che nelle forme. Le sue opere appartengono a collezioni pubbliche e private, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, MAXXI, Macro, Roma; Palazzo delle Esposizioni, opera permanente, Roma; Madre, Napoli; Mart, Rovereto; Musma, Matera; Banca della Comunità Europea, Francoforte; Philip Morris, New York.