A. Mathieu Rosianu Arte
Mathieu Rosianu, un pittore con una spina dorsale umanista, voleva dare all'arte il potere di un'arma da combattimento e portarla alla gente. Non è quindi un caso che gli anni che precedono l'avvento del Fronte Popolare in Francia nel 1936 siano tra i più attivi della sua vita. Nato nel 1897 a Bucarest, Rosianu, figlio di un ufficiale della Guardia Nazionale, si stabilì a Parigi nel 1918. An He studiò all'École Nationale des Beaux-Arts e all'École des Arts Decoratifs sotto la tutela di Ernest Laurent fino al 1924. Più che la sua formazione accademica, tuttavia, l'esempio di Cézanne sembra essere stato decisivo per lui. Infatti, nelle prime opere di Rosianu troviamo l'affermazione dei volumi, un forte gusto per le forme stabili e la scelta di motivi fortemente illuminati che ricordano le composizioni del famoso maestro precubista. I soggetti preferiti di Rosianu: bagnanti, umili nature morte, erano anche quelli di Cézanne, Picasso e Braque. Rosianu condivideva quindi con molti giovani artisti del dopoguerra la necessità di reinvestire la realtà da cui si allontanavano le tendenze più estreme dell'avanguardia artistica. Un'altra influenza determinante per Rosianu è Roger Bissière, che all'epoca veniva presentato dalla critica come il suo professore/mentore. Le qualità di stabilità e understatement dell'arte di BBissière, ereditate dal cubismo e sensibili al fascino di una quotidianità discreta e rassicurante, confermeranno la scelta di Rosianu di esprimere i valori del mondo. Si stabilì in uno studio affittato da Beau Studio ed espose al Salon della Société Nationale des Beaux-Arts, al Salon des Tuileries e al Salon d'Automne fino agli anni '30. È dal 1926 che Rosianu appare come uno dei pochi equivalenti della letteratura proletaria per l'arte pittorica che si impegna a rappresentare la dignità delle classi lavoratrici al di là della loro condizione. Lo dimostrano i dipinti di Rosianu che ritraggono uomini al lavoro o che condividono momenti di vita familiare. Gli anni 1929-30 segnarono l'inizio del suo impegno politico nel Partito Comunista, dove conobbe artisti come Jean Hélion. Gli accesi dibattiti condotti dal partito sul ruolo sociale dell'arte lo spinsero gradualmente ad aderire all'A.E.A.R. (Association of the Revolutionary Artists and Writers) insieme a Jean Lurçat e Edouard Pignon. In seguito si orientò nuovamente verso uno stile che combinava una forma di purismo (a volte tinto di fantasia) con il lirismo di temi che invocavano la rivoluzione sociale. Rosianu ha diversificato i suoi interventi incisivi disegnando copertine per libri, riviste, ma anche poster e progetti di decorazione murale. Soprattutto, nel 1934 riuscì a riunire gli artisti dell'A.E.A.R. per l'Esposizione degli Artisti Rivoluzionari riunendo intorno al famoso pittore Fernand Léger, lo scultore Jacques Lipchitz, il poeta Louis Aragon e il romanziere André Malraux, i più forti sostenitori dell'Artistica politica. Rosianu stesso ha scritto la prefazione di questo importante catalogo della mostra proclamando che "un'ideologia rivoluzionaria non può comunicare con mezzi di espressione obsoleti". Poco dopo, rinnovò l'esperienza con la mostra "Warning" a sostegno degli antifascisti incarcerati e che Rosianu organizzò alla Galerie Vignon di Parigi, dove il suo lavoro fu presentato insieme ai più famosi maestri surrealisti Jean Arp, Salvador Dalí, Max Ernst, Victor Brauner, Giacometti, Tanguy, ecc. Spinto in prima linea, l'artista decise bruscamente nel 1935 di ritirarsi dall'impegno politico per concentrarsi sulla fondazione di uno studio di design di carta e tessuti con lo pseudonimo di Emile Arbour. Con questo nome ricevette un Grand Prix per la sua partecipazione all'Esposizione Universale di Parigi del 1937. La Seconda Guerra Mondiale, purtroppo, spazzò via la fama che Rosianu si era guadagnato negli anni '30. Arruolato nell'esercito, tornò traumatizzato. Rinchiuso in un isolamento auto-denunciato, Rosianu continuò comunque a creare opere ricche di colore come antidoto alla sua solitudine esistenziale. La produzione di questo artista, molto apprezzato negli anni '30, è stata recentemente riscoperta e attivamente ricercata dai collezionisti di arte cubista. La maggior parte di essa proviene direttamente dallo studio dell'artista. Rosianu, da artista populista qual era, non credeva nella carriera commerciale e diffidava dei galleristi e degli sponsor.
XX secolo Astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Acrilico
Metà XX secolo Astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Acrilico
Anni 1930 Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Matita
Anni 1930 Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Matita
Anni 1930 Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Matita
Anni 2010 Espressionismo astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Tela, Tecnica mista, Acrilico
Anni 2010 Astrattismo geometrico A. Mathieu Rosianu Arte
Betulla, Compensato, Acrilico
Anni 1980 Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Carta, Matita
Anni 2010 Astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Tela, Carboncino, Tecnica mista, Acrilico
Anni 2010 Espressionismo astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Tela, Tecnica mista, Acrilico
XXI secolo e contemporaneo Astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Acrilico
Anni 1980 Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Pastelli a olio, Pastelli, Matita, Grafite
Anni 2010 Astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Tela, Carboncino, Tecnica mista, Acrilico
XXI secolo e contemporaneo Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Carta, Inchiostro di china, Penna, Matita
Anni 2010 Espressionismo astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Tela, Tecnica mista, Acrilico
XXI secolo e contemporaneo Espressionismo astratto A. Mathieu Rosianu Arte
Acrilico
Anni 2010 Surrealismo A. Mathieu Rosianu Arte
Carta, Acrilico, Matita