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Max Ingrand per Fontana Arte Lampadario '2356' in vetro e metallo

Informazioni sull’articolo

Max Ingrand per Fontana Arte, lampadario, modello '2356', ottone nichelato, metallo rivestito, vetro, Italia, design 1967 Uno straordinario lampadario progettato dallo stimato designer francese Max Ingrand (1908-1969) per Fontana Arte nel 1967. Questo capolavoro è caratterizzato da una scultorea ed elegante asta in ottone in tre parti che scende con grazia dal soffitto e la cui superficie presenta una patina splendidamente invecchiata. Il fulcro del design è il paralume in vetro rotondo a forma di toro, che emana sia raffinatezza architettonica che una qualità morbida ed eterea, grazie alle sue curve impeccabili e alla finitura in vetro smerigliato. Fontana Arte viene fondata da Gio Ponti nel 1932 come divisione artistica dell'azienda vetraria Luigi Fontana & Co. a cui si aggiunge l'Atelier A di Pietro Chiesa. L'azienda di design italiana è specializzata nella produzione di mobili esclusivi realizzati con materiali di altissima qualità, soprattutto vetro. Mentre gestiva il suo studio a Parigi, Ingrand assunse il ruolo di direttore artistico di Fontana Arte nel 1954. L'apice del boom economico del dopoguerra, particolarmente evidente nella produzione del vetro, si verificò durante il suo mandato in azienda. Per avere una forza lavoro qualificata a realizzare questo tipo di belle forme e lavorazioni complicate, l'azienda ha iscritto i suoi apprendisti più promettenti ai politecnici di arte e design. Questo lampadario in particolare è un esempio rappresentativo della produzione dell'azienda negli anni Sessanta. Il paralume a forma di disco è dotato di un vetro in cristallo satinato stampato con notevoli fori attraverso i quali la luce risplende in modo raffinato. La struttura è realizzata in ottone nichelato e si allarga elegantemente verso il fondo. Questa lampada ci coinvolge con un'accattivante composizione di forme affusolate che agiscono contemporaneamente come elementi divinatori di questo specifico design. Biografia Fontana Arte (1932) Fontana Arte ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo delle arti applicate nel XX secolo, non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Grazie all'uso innovativo del cristallo nell'illuminazione e nel design dei mobili, l'azienda è diventata una delle principali forze del settore nel corso di tre decenni. Questo successo è stato determinato dalla fusione tra i principi del design moderno e l'eccezionale maestria artigianale. Al centro della sua evoluzione c'erano tre direttori artistici - Gio Ponti, Pietro Chiesa e Max Ingrand - la cui leadership ha avuto un ruolo significativo nel plasmare la visione creativa di Fontana Arte e l'influenza duratura sul settore. Le origini di Fontana Arte risalgono al 1881, quando il ventisettenne milanese Luigi Fontana (1892-1948) fondò la Luigi Fontana & C., un'azienda di produzione di vetro a Milano. Inizialmente, l'azienda era specializzata in lastre di vetro e materiali da costruzione. Ha fornito elementi in vetro sia funzionali che decorativi per applicazioni architettoniche e di interior design. Oltre alla vendita di lastre di vetro, l'azienda ha ampliato le sue attività includendo il taglio, la molatura, l'argentatura, la decorazione e la rilegatura. In precedenza questi processi erano stati esternalizzati all'estero, poiché all'epoca in Italia non esistevano aziende altamente specializzate in grado di svolgere questo tipo di lavoro. Di conseguenza, l'azienda si è rapidamente affermata come leader nella produzione di vetro industriale. Un momento cruciale nella storia dell'azienda si verificò nel 1930, quando Luigi Fontana formò una partnership con lo stimato architetto e designer Gio Ponti (1897-1979). Riconosciuto come un visionario in architettura, così come nelle arti decorative e applicate, Ponti cercò di espandere il ruolo del vetro oltre le sue tradizionali funzioni utilitarie. Con il marchio Luigi Fontana SA, l'azienda inizia a produrre le sue prime collezioni di lampade e mobili. Nel 1932 avvenne un'ulteriore trasformazione con l'acquisizione di Bottega, un piccolo laboratorio artigianale milanese fondato da Pietro Chiesa, noto soprattutto per la produzione di vetrate artistiche. Questa acquisizione, unita alla leadership artistica di Ponti, portò alla fondazione ufficiale di Fontana Arte come filiale focalizzata sul design che avrebbe elevato il vetro a mezzo artistico e funzionale. La collaborazione tra Gio Ponti, Pietro Chiesa e Luigi Fontana favorì una straordinaria sinergia, posizionando Fontana Arte come una forza pionieristica nel design d'avanguardia. L'azienda divenne un raro esempio di impresa guidata dal design, dove artigiani altamente qualificati e designer visionari lavoravano all'unisono per produrre una vasta gamma di oggetti, tra cui mobili, specchi, cornici per ritratti, scatole decorative, sculture e vetrate. Fontana Arte si è distinta in particolare nel campo del design dell'illuminazione, dove ha integrato perfettamente i principi razionalisti con le innovative tecniche di lavorazione del vetro. Questa fusione di visione artistica e maestria tecnica ha dato vita a creazioni eccezionali e lungimiranti che hanno ridefinito le possibilità estetiche e funzionali del vetro nel design moderno. Nel giro di un decennio, Fontana Arte si è affermata come leader mondiale nella produzione di oggetti in vetro di alta qualità. Tuttavia, nonostante l'acclamazione internazionale e il significativo successo commerciale, la redditività dell'azienda era limitata dai costi eccezionalmente elevati associati ai processi di produzione artistica. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale portò ulteriori sfide, causando una grave interruzione dell'attività produttiva. I vincoli economici e materiali imposti dalla guerra portarono a un drastico calo delle vendite di vetro, che arrivarono quasi a fermarsi. Fontana Arte è nata dalla visione creativa di Ponti e Chiesa, producendo inizialmente pezzi unici. Il successo commerciale ha portato l'azienda a passare da una produzione artigianale a una semi-industriale, pur mantenendo standard di qualità eccezionali, anche se costosi. Con l'evoluzione del mercato e la moltiplicazione dei negozi al dettaglio, la domanda si è spostata verso modelli ripetibili, più facili da vendere rispetto agli esclusivi pezzi unici del passato. Dopo la morte inaspettata di Pietro Chiesa nel 1948, che aveva ricoperto il ruolo di direttore artistico dal 1934, Fontana Arte faticò a trovare un successore adeguato. Dopo diversi tentativi falliti, nel 1954 Gio Ponti propose l'acclamato vetraio e decoratore francese Max Ingrand (1908-1969) per questo ruolo. Ingrand è stata la scelta ideale, in quanto condivideva con Chiesa la formazione formale e l'esperienza nel campo del vetro artistico, oltre a un profondo apprezzamento per l'artigianato e a un vivo interesse per tutti gli aspetti del design dell'illuminazione; tuttora la forza trainante dell'azienda milanese. Un attento esame dei primi modelli introdotti sotto la direzione di Ingrand rivela una chiara evoluzione nello stile. Pur rimanendo fedele all'eredità di Fontana Arte, il suo lavoro mostrava una fusione magistrale di metallo e vetro, oltre a un'arte raffinata che rifletteva le tendenze estetiche emergenti dell'epoca. Il suo approccio innovativo portò un nuovo dinamismo al marchio, segnando la fine di un capitolo distinto nella storia di Fontana Arte, che era stato ampiamente plasmato dalle influenze di Gio Ponti e Pietro Chiesa. Nel 1967, il mandato di Max Ingrand come direttore artistico terminò e Gio Ponti riprese brevemente il ruolo. Tuttavia, sono sorti dei conflitti quando la dirigenza dell'azienda si è concentrata sul mercato di massa, una direzione che Ponti vedeva come un tradimento del suo impegno di lunga data verso l'eccellenza e l'innovazione. Di conseguenza, ha scelto di tagliare i ponti con il marchio. Dopo la partenza di Ingrand, Fontana Arte subì diverse trasformazioni, evolvendo dalla sua estetica decorativa modernista a un approccio postmoderno sotto la guida di Gae Aulenti, che divenne direttore artistico nel 1979. Nel corso degli anni, l'azienda ha abbracciato innovazioni contemporanee, minimaliste e high-tech sia nell'illuminazione che nell'arredamento. Nonostante questi cambiamenti, l'azienda continua a onorare la sua eredità di arte vetraria e artigianato italiano, consolidando il suo status di leader mondiale nel design dell'illuminazione di lusso.
  • Creatore:
    Max Ingrand (Designer),Fontana Arte (Produttore)
  • Dimensioni:
    Altezza: 80 cm (31,5 in)Larghezza: 50 cm (19,69 in)Profondità: 50 cm (19,69 in)
  • Stile:
    Mid-Century moderno (Del periodo)
  • Materiali e tecniche:
  • Luogo di origine:
  • Periodo:
  • Data di produzione:
    1960s
  • Condizioni:
    Usura compatibile con l’età e l’utilizzo. Ogni articolo offerto da MORENTZ viene controllato dal nostro team di 30 artigiani nel nostro laboratorio interno. È possibile effettuare richieste di restauro o rivestimenti speciali. Per informazioni dettagliate sulle condizioni, consultare la sezione "Informazioni sull'articolo" o rivolgersi ai nostri specialisti del design.
  • Località del venditore:
    Waalwijk, NL
  • Numero di riferimento:
    Venditore: 501167991stDibs: LU933144145932

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