Lampada da tavolo "Cobra" di Angelo Lelli per Arredoluce, stile metà del secolo scorso.
Informazioni sull’articolo
- Creatore:Angelo Lelii (Designer),Arredoluce (Produttore)
- Design:
- Dimensioni:Altezza: 61,6 cm (24,25 in)Diametro: 12,07 cm (4,75 in)
- Stile:Mid-Century moderno (Del periodo)
- Materiali e tecniche:
- Luogo di origine:
- Periodo:
- Data di produzione:circa 1964
- Condizioni:Usura compatibile con l’età e l’utilizzo.
- Località del venditore:New York, NY
- Numero di riferimento:Venditore: AR 1291stDibs: U0503287935242
Lampada da tavolo Cobra
Ricordando le forme audaci dello scultore Constantin Brancusi, lo stelo in ottone della lampada da tavolo Cobra, creata dal designer italiano Angelo Lelii (1911-79), proietta un'ombra lunga e sottile sotto una sfera regolabile magnetizzata, o "zoccolo", dove è posizionata la lampadina. La curiosa presa di corrente è inserita all'interno di un "cappuccio" simile a un cobra che dà il nome alla lampada. Il rivoluzionario design di Lelii del 1962 permette di orientare la luce a seconda delle preferenze e un interruttore di regolazione controlla l'intensità della luce. È stata una delle prime lampade ad utilizzare la bassa tensione, grazie al trasformatore alloggiato nella sua base. Si tratta di uno dei più noti esempi di illuminazione italiana del dopoguerra, che racchiude l'etica del design e l'enfasi sull'innovazione da sempre associate a Arredoluce, l'azienda di illuminazione fondata da Lelii nel 1943.
Cresciuto a Monza - dove avrebbe anche iniziato a lavorare con l'illuminazione alla fine degli anni '30 - Lelii ottenne un notevole successo come designer dopo che alcune delle sue lampade apparvero su Domus, la rivista di design co-fondata da Giò Ponti. Arredoluce era un'azienda prolifica e annoverava tra i suoi designer Ponti, Ettore Sottsass Jr. e altre figure note, con molti contributi dello stesso Lelii. Famosa per il libero scambio tra operai e designer, Arredoluce ha contribuito a definire l'industria italiana dell'illuminazione modernista, insieme ad aziende come Arteluce e Oluce.
Il Cobra di Lelii, semplice e poco ingombrante, è uscito di produzione, così come gli altri progetti dell'azienda, dopo la chiusura di Arredoluce in seguito alla morte del produttore. Oggi, la lampada rimane una straordinaria incarnazione dei principi di design minimalista e tecnicamente avanzato coltivati da An He. La richiesta delle opere scultoree e provocatorie di Lelii è aumentata nel corso degli anni.
Angelo Lelii
Le energiche e fantasiose lampade da terra di Angelo Lelii, le applique e i lampadari riflettevano spesso la sua singolare personalità, stravagante ma pratica. È responsabile di alcune delle opere più piacevoli da vedere e funzionali della storia dell'illuminazione italiana del Medioevo e del design moderno.
Lelii nacque Paolo Angelo Lelii nella città portuale di Ancona e si trasferì a Milano quando era ancora molto giovane. Non si sa molto della sua prima vita - nelle risorse online il suo cognome è spesso scritto erroneamente "Lelli" -. ma ha studiato all'Istituto Superiore d'Arte Industriale della vicina Monza.
Sebbene non mancassero lavori pionieristici nel campo del design dell'illuminazione moderna della metà del secolo, Lelii era un visionario il cui sogno era quello di creare un'illuminazione tecnologicamente avanzata che incarnasse le linee semplici del design moderno ma che fosse definita dalla sua fantasia. Nel 1943, Lelii aprì il suo primo laboratorio in un minuscolo scantinato a Monza, con il nome di Arredoluce. Qualche anno dopo, progettò la lampada da terra Tris, a una sola luce e con braccio ricurvo. Più tardi, nello stesso anno, espone la sua lampada da terra Triennale alla Triennale di Milano VIII e ottiene ampi consensi. Questa lampada iconica e sottile presenta tre bracci regolabili con paralumi in alluminio smaltato.
Gli apparecchi scultorei di Lelii in ottone e ghisa sono apparsi nell'acclamata rivista di design Domus, e ha intrapreso collaborazioni di alto profilo con leggende del modernismo italiano come Gio Ponti - un gigante dell'architettura e del design nonché fondatore di Domus - Memphis Group membro Ettore Sottsass Jr. e i fratelli Castiglioni (formalmente noti come Achille, Pier Giacomo e Livio).
Alla fine degli anni '50 e negli anni '60 Arredoluce riscuote un enorme successo. Per Lelii, c'è stata la sua lampada da soffitto Stella, caratterizzata da paralumi a globo in vetro opaco e acidato; la sua lampada da tavolo Cobra, che è stata una delle prime lampade a basso voltaggio al mondo; e la sua lampada da terra Eye, dal nome appropriato. Lelii continuò a supervisionare il design e la produzione della sua rivoluzionaria azienda di illuminazione fino alla sua morte nel 1979.
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