Lampada da tavolo rossa di metà secolo "Mezzo Oracolo" di Gae Aulenti per Artemide 1969
Informazioni sull’articolo
- Creatore:Driade (Produttore),Gae Aulenti (Designer)
- Dimensioni:Altezza: 65 cm (25,6 in)Diametro: 46 cm (18,12 in)
- Alimentazione:Via cavo
- Tensione:220-240v
- Stile:Mid-Century moderno (Del periodo)
- Materiali e tecniche:
- Luogo di origine:
- Periodo:
- Data di produzione:1969
- Condizioni:Usura compatibile con l’età e l’utilizzo.
- Località del venditore:Reggio Emilia, IT
- Numero di riferimento:1stDibs: LU3388340755112
Gae Aulenti
L'architetto e designer italiano Gae Aulenti sarà per sempre ricordato per il suo lavoro con i musei, in particolare per la sua ristrutturazione del 1980-86 di una stazione ferroviaria parigina in stile Beaux Arts per creare le gallerie del Musée d'Orsay. La Aulenti - il cui nome di battesimo, abbreviazione di Gaetana, si pronuncia "guy" - va ricordata anche per il suo tenace spirito intellettuale e per aver lavorato con costanza quando poche donne trovavano una carriera architettonica di successo nell'Italia del dopoguerra.
Dopo essersi laureata al Politecnico di Milano nel 1954, Aulenti aprì uno studio di architettura. Entrò anche a far parte dello staff della rivista di architettura progressista Casabella, la cui linea editoriale era che l'establishment, il modernismo ortodosso di Le Corbusier e il Bauhaus, aveva superato la sua utilità. Quando il loro movimento per un nuovo approccio all'architettura e al design fu ascoltato con simpatia, Aulenti trovò dei mecenati, primo fra tutti Gianni Agnelli, ad della Fiat, che in seguito la assunse per ristrutturare il Palazzo Grassi a Venezia e adibirlo a spazio espositivo per le arti.
Le commissioni per showroom e altri spazi aziendali hanno portato Aulenti al design di mobili. Secondo lei i mobili non dovrebbero mai dominare una stanza. Le sue sedie e divani - bassi, con strutture arrotondate in metallo smaltato e ampie sedute - e i tavoli, in particolare il suo tavolino Jumbo in marmo del 1972 per Knoll, mostrano solidità e robustezza. Nel design dell'illuminazione di , tuttavia, Aulenti è bravissimo.
Ogni opera ha una meravigliosa presenza scultorea. Pezzi come la lampada da tavolo Pipistrello e il pendente Quadrifoglio sono un perfetto connubio tra vetro dalle forme organiche e apparecchi high-tech. Altri hanno un'eleganza futuristica e alcuni hanno anche un tocco di personalità. Le lampade da tavolo Pileino e La Ruspa di Aulenti sembrano quasi dei piccoli robot. I suoi pezzi di illuminazione sono una nota di grazia artistica nella carriera di una donna che credeva nella forza.
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Driade
Il marchio italiano di arredamento Driade offre design moderni che sono gioiosi, stravaganti e leggermente maliziosi - parole che potrebbero essere usate per descrivere la ninfa arborea della mitologia greca da cui l'azienda prende il nome. La robusta poltrona Roly Poly di Faye Toogoode l'enigmatica sedia Nemo di Fabio Novembre- in cui lo schienale assume la forma di un volto umano - sono solo due esempi dell'eclettico arredamento di Driade.
Driade è stata fondata nel 1968 dai fratelli Enrico e Antonia Astori, e da Adelaide Acerbi Astori, moglie di Enrico. Descritta dall'azienda come una "fabbrica d'arte", nei primi anni Driade si è concentrata esclusivamente sull'immissione sul mercato di sedute, valigie e oggetti decorativi distintivi e creativi. Il marchio ha cercato di produrre in serie decorazioni e mobili che potessero essere visti anche come opere d'arte provocatorie.
Le prime collaborazioni di Driade includevano designer italiani come Enzo Mari, Nanda Vigo, Giotto Stoppino e Rodolfo Bonetto, per citarne alcuni. Negli anni '80, il marchio ha collaborato con stilisti influenti e rinomati di tutto il mondo. Nel 1984, Driade ha collaborato con il designer francese Philippe Starck e nello stesso anno ha debuttato con la sua iconica poltrona Costes. Negli anni 2000 seguirono progetti con architetti e designer di mobili come Ron Arad, Toyo Ito, Borek Sipek, Patricia Urquiola e altri.
Nel corso di oltre cinque decenni - l'azienda ha celebrato il suo 50° anniversario nel 2018 - le fruttuose collaborazioni di Driade sono culminate in un vasto catalogo di sedie, divani, tavolini e altri arredi per la casa e il giardino che evocano una miscela unica e diversa di culture.
Driade ha anche raccolto consensi a livello internazionale, vincendo il premio Compasso d'Oro nel 1979 e nel 2001 per la sedia Delfira e il tavolo con piano in truciolato rifinito in ebano di Enzo Mari, e di nuovo nel 2008 per la poltrona a dondolo MT3 di Ron Arad.
Su 1stDibs, scopri una serie di tavoli vintage e contemporanei Driade, armadi, poltrone e altri mobili.
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