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Scrivania free standing di Fontana Arte in radica di noce e ottone

Informazioni sull’articolo

Fontana Arte, scrivania, impiallacciatura di radica di noce, impiallacciatura di noce, ottone, Italia, circa 1935 Fontana Arte, una delle aziende di design più prestigiose d'Italia, nota per i suoi contributi pionieristici all'illuminazione, alla lavorazione del vetro e all'arredamento, ha creato questa scrivania durante gli anni formativi dell'azienda, intorno al 1935. Questo periodo è stato segnato dalla visione creativa di Gio Ponti e Pietro Chiesa, che inizialmente producevano pezzi unici e personalizzati con elevati standard di artigianalità e qualità. Il design a forma di rene e le moderne gambe cilindriche possono essere ricondotte ai contributi di Pietro Chiesa a Fontana Arte già nel 1935 circa. Inoltre, l'abbinamento della radica di noce, un materiale lussuoso utilizzato per gli esterni, con il metallo è caratteristico di questo periodo della produzione creativa di Fontana Arte. La struttura della scrivania è a forma di rene con un'ossatura simmetrica che crea un aspetto fluido e scorrevole. Per evitare che il pezzo risulti visivamente troppo pesante, il designer ha elevato il corpo su gambe cilindriche in ottone, creando una base pulita e stabile. Conosciuta per i suoi toni marroni profondi e per il suo motivo vorticoso, la radica di noce è al centro della scena con le sue venature espressive e le sue tonalità ricche, che conferiscono al pezzo un aspetto ornamentale ma naturale. La superficie del piano mostra anche una simmetria quasi speculare, ottenuta facendo combaciare le fette di impiallacciatura. La funzionalità non va a scapito dell'eleganza: la scrivania incorpora infatti un'intelligente soluzione di archiviazione. I cassetti e i pannelli delle ante sono abilmente integrati nella struttura senza interrompere le linee curve della scrivania. I bordi in legno che corrono lungo il perimetro degli scomparti evidenziano i contorni arrotondati del pezzo e aggiungono un tocco di raffinatezza. La scrivania include ulteriori ripiani estraibili su entrambi i lati. Da un punto di vista stilistico, le creazioni degli anni '30 di Fontana Arte sono definite da notevoli elementi modernisti, forme semplificate e un'attenzione particolare al vetro (nota). Questa scrivania, tuttavia, si discosta da questa tradizione, abbracciando un'estetica più pesante e di ispirazione antica e incorporando sottilmente caratteristiche moderniste come il contrasto dei materiali e le gambe cilindriche in metallo dalla linea pulita. Di conseguenza, occupa un posto particolare all'interno dell'opera dell'azienda. La sua silhouette in stile classico, che ricorda i mobili francesi e inglesi del XIX secolo, riflette un'influenza storica. Il legno di radica di noce e l'ottone erano i materiali preferiti dai designer dell'Art Déco, come Paolo Buffa, Tomasso Buzzi e, ovviamente, Gio Ponti e Pietro Chiesa. In questo periodo la radica era considerata un materiale di fascia alta, presente esclusivamente nelle case borghesi. La forma cilindrica delle gambe può essere ricondotta al movimento Bauhaus, che enfatizzava l'uso di materiali industriali e forme semplici. Anche il notevole spessore delle gambe è una caratteristica del design nordico. Le influenze moderne sono evidenti anche nei dettagli più fini, come i tasti e le manopole in ottone dal design elegante. Questa osservazione suggerisce che il disegno in questione è meno rappresentativo del lavoro di Fontana Arte degli anni '30. Tuttavia, questo non sminuisce il significato o il valore storico della scrivania. Piuttosto, esemplifica l'approccio transitorio e sperimentale dello studio al design; un approccio che è profondamente radicato nei movimenti storici e che allo stesso tempo si spinge oltre i confini attraverso materiali innovativi e configurazioni strutturali. Inoltre, durante gli anni della formazione di Fontana Arte, guidata dalle visioni artistiche di Ponti e Chiesa, l'azienda produceva principalmente pezzi unici e su misura. La riproduzione di design già affermati, sia con che senza modifiche, è aumentata dopo il 1935, anche se è rimasta significativamente meno diffusa rispetto agli anni '60 (nota). Pertanto, è del tutto possibile che questa particolare scrivania sia unica. Da una prospettiva storico-progettuale più ampia, il pezzo riflette la tendenza prevalente nel design italiano di quel periodo, in cui i designer si impegnavano con i precedenti storici dimostrando al contempo un impegno verso l'innovazione e l'espressione artistica. Il pezzo reca la scritta "FX", che rappresenta il logo del marchio Fontana Arte. La firma si trova su uno dei pannelli delle portiere. Biografia Fontana Arte (1932) Fontana Arte ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo delle arti applicate nel XX secolo, non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Grazie all'uso innovativo del cristallo nell'illuminazione e nel design dei mobili, l'azienda è diventata una delle principali forze del settore nel corso di tre decenni. Questo successo è stato determinato dalla fusione tra i principi del design moderno e l'eccezionale maestria artigianale. Al centro della sua evoluzione c'erano tre direttori artistici - Gio Ponti, Pietro Chiesa e Max Ingrand - la cui leadership ha avuto un ruolo significativo nel plasmare la visione creativa di Fontana Arte e l'influenza duratura sul settore. Le origini di Fontana Arte risalgono al 1881, quando il ventisettenne milanese Luigi Fontana (1892-1948) fondò la Luigi Fontana & C., un'azienda di produzione di vetro a Milano. Inizialmente, l'azienda era specializzata in lastre di vetro e materiali da costruzione. Ha fornito elementi in vetro sia funzionali che decorativi per applicazioni architettoniche e di interior design. Oltre alla vendita di lastre di vetro, l'azienda ha ampliato le sue attività includendo il taglio, la molatura, l'argentatura, la decorazione e la rilegatura. In precedenza questi processi erano stati esternalizzati all'estero, poiché all'epoca in Italia non esistevano aziende altamente specializzate in grado di svolgere questo tipo di lavoro. Di conseguenza, l'azienda si è rapidamente affermata come leader nella produzione di vetro industriale. Un momento cruciale nella storia dell'azienda si verificò nel 1930, quando Luigi Fontana formò una partnership con lo stimato architetto e designer Gio Ponti (1897-1979). Riconosciuto come un visionario in architettura, così come nelle arti decorative e applicate, Ponti cercò di espandere il ruolo del vetro oltre le sue tradizionali funzioni utilitarie. Con il marchio Luigi Fontana SA, l'azienda inizia a produrre le sue prime collezioni di lampade e mobili. Nel 1932 avvenne un'ulteriore trasformazione con l'acquisizione di Bottega, un piccolo laboratorio artigianale milanese fondato da Pietro Chiesa, noto soprattutto per la produzione di vetrate artistiche. Questa acquisizione, unita alla leadership artistica di Ponti, portò alla fondazione ufficiale di Fontana Arte come filiale focalizzata sul design che avrebbe elevato il vetro a mezzo artistico e funzionale. La collaborazione tra Gio Ponti, Pietro Chiesa e Luigi Fontana favorì una straordinaria sinergia, posizionando Fontana Arte come una forza pionieristica nel design d'avanguardia. L'azienda divenne un raro esempio di impresa guidata dal design, dove artigiani altamente qualificati e designer visionari lavoravano all'unisono per produrre una vasta gamma di oggetti, tra cui mobili, specchi, cornici per ritratti, scatole decorative, sculture e vetrate. Fontana Arte si è distinta in particolare nel campo del design dell'illuminazione, dove ha integrato perfettamente i principi razionalisti con le innovative tecniche di lavorazione del vetro. Questa fusione di visione artistica e maestria tecnica ha dato vita a creazioni eccezionali e lungimiranti che hanno ridefinito le possibilità estetiche e funzionali del vetro nel design moderno. Nel giro di un decennio, Fontana Arte si è affermata come leader mondiale nella produzione di oggetti in vetro di alta qualità. Tuttavia, nonostante l'acclamazione internazionale e il significativo successo commerciale, la redditività dell'azienda era limitata dai costi eccezionalmente elevati associati ai processi di produzione artistica. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale portò ulteriori sfide, causando una grave interruzione dell'attività produttiva. I vincoli economici e materiali imposti dalla guerra portarono a un drastico calo delle vendite di vetro, che arrivarono quasi a fermarsi. Fontana Arte è nata dalla visione creativa di Ponti e Chiesa, producendo inizialmente pezzi unici. Il successo commerciale ha portato l'azienda a passare da una produzione artigianale a una semi-industriale, pur mantenendo standard di qualità eccezionali, anche se costosi. Con l'evoluzione del mercato e la moltiplicazione dei negozi al dettaglio, la domanda si è spostata verso modelli ripetibili, più facili da vendere rispetto agli esclusivi pezzi unici del passato. Dopo la morte inaspettata di Pietro Chiesa nel 1948, che aveva ricoperto il ruolo di direttore artistico dal 1934, Fontana Arte faticò a trovare un successore adeguato. Dopo diversi tentativi falliti, nel 1954 Gio Ponti propose l'acclamato vetraio e decoratore francese Max Ingrand (1908-1969) per questo ruolo. Ingrand è stata la scelta ideale, in quanto condivideva con Chiesa la formazione formale e l'esperienza nel campo del vetro artistico, oltre a un profondo apprezzamento per l'artigianato e a un vivo interesse per tutti gli aspetti del design dell'illuminazione; tuttora la forza trainante dell'azienda milanese. Un attento esame dei primi modelli introdotti sotto la direzione di Ingrand rivela una chiara evoluzione nello stile. Pur rimanendo fedele all'eredità di Fontana Arte, il suo lavoro mostrava una fusione magistrale di metallo e vetro, oltre a un'arte raffinata che rifletteva le tendenze estetiche emergenti dell'epoca. Il suo approccio innovativo portò un nuovo dinamismo al marchio, segnando la fine di un capitolo distinto nella storia di Fontana Arte, che era stato ampiamente plasmato dalle influenze di Gio Ponti e Pietro Chiesa. Nel 1967, il mandato di Max Ingrand come direttore artistico terminò e Gio Ponti riprese brevemente il ruolo. Tuttavia, sono sorti dei conflitti quando la dirigenza dell'azienda si è concentrata sul mercato di massa, una direzione che Ponti vedeva come un tradimento del suo impegno di lunga data verso l'eccellenza e l'innovazione. Di conseguenza, ha scelto di tagliare i ponti con il marchio. Dopo la partenza di Ingrand, Fontana Arte subì diverse trasformazioni, evolvendo dalla sua estetica decorativa modernista a un approccio postmoderno sotto la guida di Gae Aulenti, che divenne direttore artistico nel 1979. Nel corso degli anni, l'azienda ha abbracciato innovazioni contemporanee, minimaliste e high-tech sia nell'illuminazione che nell'arredamento. Nonostante questi cambiamenti, l'azienda continua a onorare la sua eredità di arte vetraria e artigianato italiano, consolidando il suo status di leader mondiale nel design dell'illuminazione di lusso.
  • Creatore:
    Fontana Arte (Produttore)
  • Dimensioni:
    Altezza: 74,5 cm (29,34 in)Larghezza: 136 cm (53,55 in)Profondità: 68 cm (26,78 in)
  • Stile:
    Art Déco (Del periodo)
  • Materiali e tecniche:
  • Luogo di origine:
  • Periodo:
  • Data di produzione:
    1935 circa
  • Condizioni:
    Usura compatibile con l’età e l’utilizzo. Ogni articolo offerto da MORENTZ viene controllato dal nostro team di 30 artigiani nel nostro laboratorio interno. È possibile effettuare richieste di restauro o rivestimenti speciali. Per informazioni dettagliate sulle condizioni, consultare la sezione "Informazioni sull'articolo" o rivolgersi ai nostri specialisti del design.
  • Località del venditore:
    Waalwijk, NL
  • Numero di riferimento:
    Venditore: 501167011stDibs: LU933144143652

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