Sofie Swann

"Stelle vaganti", pittura astratta

2020

Nata a Teheran, pittrice astratta Sofie Swann è fuggita dalla rivoluzione iraniana in giovane età e successivamente ha vissuto negli Stati Uniti e in Francia. Per non perdere di vista le sue origini, Swann utilizza il tè persiano in quantità variabili come sottile richiamo alle sue radici. I toni seppia sono, a volte, una debole aggiunta, anche se questo marchio di fabbrica crea un senso di luogo in ogni opera che realizza. 

Swann ha trascorso un periodo di studio presso la School of the Museum of Fine Arts alla Tufts University di Boston, dove ha esplorato paesaggi e ritratti. Attraverso la sperimentazione, sviluppò una passione per l'arte astratta e minimalista. Mentre in seguito viveva a Parigi, scoprì artisti influenti come Vincent van Gogh, Franz Kline, Mark Rothko, Cy Twombly, Louise Bourgeois e Yayoi Kusama. 

Come processo di scoperta ed espressione di sé, i suoi dipinti assumono la forma di autobiografie visive, raccontando una narrazione di ricordi, sia reali che immaginari, e le emozioni che trae dal ricordarli. Swann preferisce non abbozzare disegni intenzionali prima di iniziare un dipinto e lascia che l'opera si evolva in modo organico. "I miei pensieri e le mie emozioni. È da lì che parte tutto", ha dichiarato a in un'intervista a con la Sorelle Gallery. "Non dipingo ciò che vedo. Dipingo ciò che sento".

Dal 2015 Swann ha esposto in mostre personali e collettive in tutti gli Stati Uniti, tra cui la Chroma Fine Art Gallery di Katonah, New York; Silvermine Galleries e il Carriage Barn Arts Center, entrambi a New Canaan, Connecticut; e la Sorelle Gallery di Westport, Connecticut.

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