Litografia a colori su carta vélin Fabriano charta ex meris pannis "ab alveo" manu fabricata, perlucidis figuris intexta. Formato carta: 13,75 x 19 pollici. Iscrizione: Firmata nel piatto e non numerata, come da edizione. Catalogo ragionato di riferimento: Michler/Löpsinger 1600; Field 69-3. Note: Dall'album VI tavole dal ciclo della, Biblia Sacra, 1967. Pubblicato da Rizzoli-Mediolani, Milano, e Giuseppe Albaretto, Port Lligat; stampato dal Laboratorio Grafico di Rizzoli-Mediolani, Milano, 21 ottobre 1967. Estratto dal volume (tradotto dall'italiano e dal latino), Queste tavole appartengono al ciclo di 105 opere espressamente eseguite da Salvador Dalí, per l'edizione della "Sacra Bibbia". Nulla vieta che venga stampato Milano, 21 ottobre 1967. Sac. Henricus Galbiati, cens. cccl. Stampato nell'Arch. Tribunale di Milano, 23 ottobre 1967. +Theresius Ferraroni. Tutti i diritti riservati. Rizzoli editore - 25 novembre 1967. Ecco quindi l'edizione della Sacra Bibbia, che forse rappresenta il più alto esempio dell'eccezionale arte della rilegatura per il nostro tempo. Dal testo perenne, che un gruppo collaudato e scelto di esperti, ovvero bibliografi, studiosi, tecnici e artisti, ha meticolosamente curato, e anche da una grande libreria attrezzata secondo il più recente stile artistico, nasce ora un'opera d'arte, rifinita con infinita cura e, per così dire, costruita attraverso ogni singola copia, con la sapienza degli artisti che i secoli hanno lodato. In questa veste, che supera i limiti di ogni tempo con la sua solennità e severità, si inserisce un vasto complesso o prospettiva di immagini che testimonia un unico ed eccellente modo di leggere, interpretare, rappresentare, concepire e raffigurare la Sacra Bibbia, Dio e l'uomo: si tratta di una serie di meravigliosi dipinti di Salvador Dalì, il più grande esempio di arte moderna, il cui gusto per il simbolismo, il suo talento unico e il suo stile pittorico vivido si notano ovunque. In queste opere d'arte, tu, lettore e spettatore occasionale, potrai contemplare magnificamente configurato un impulso diligente e, per così dire, ansioso, colmo di simboli e significati arcani, che sembra denotare la ragione e la relazione tra l'uomo moderno e il vero Dio di ogni tempo. Milano, 10 novembre 1967. Le sei tavole presentate in questa cartella appartengono al ciclo di 105 tavole appositamente eseguite da Salvador Dalì per l'illustrazione e l'interpretazione della Sacra Bibbia, che costituisce la più recente e vasta impresa pittorica del geniale maestro catalano. Superando l'espressione lucidamente surrealista che è più consueta nella sua opera e avvalendosi delle esperienze visionarie di cui il suo spirito si è sempre nutrito, nonché della sbalorditiva abilità tecnica servita anche da una sensibilità particolarmente acuta per la materia, Dalì approda in queste tavole a un linguaggio straordinariamente ricco, di una libertà e ampiezza di respiro a momenti epici, in una gravidanza e scioltezza di colore fluida e duttile, di una mobilità e pluralità di accenti da ricondurre alla migliore vena barocca che tanta parte ha nel suo immaginario. Una tale ricchezza di connotazioni inedite messe dall'artista al servizio del suo commento visivo al testo sacro, non poteva non comportare, in termini di riproduzione grafica, un impegno tecnico altrettanto severo, tale da raggiungere un risultato di altissimo valore artigianale, sia perché condizionato dall'alto livello lirico degli originali di Dalì, sia per la finezza e la vastità dei mezzi utilizzati al fine di ottenere la massima fedeltà di riproduzione. Per ottenere un risultato così eccezionale - di cui le sei tavole presentate qui offrono un'eccellente testimonianza - sono state utilizzate tutte le tecniche moderne e antiche possibili, dopo una serie di test ed esperimenti. Sul cartone speciale, appositamente fabbricato per ricevere le numerose impressioni di colore, sovrapposte l'una all'altra, convivono le diverse tecniche, le più raffinate e sottili: per restituire intatta, nella sua abbagliante ricchezza, la sontuosità materica del linguaggio cromatico che Salvador Dalì "inventò" sotto l'ispirazione del "Libro dei Libri". Con la singolare e personale direzione e moderazione del curatore, quest'opera, divisa in cinque volumi, è stata portata a termine interamente e unicamente nell'Officina Grafica Rizzoli, Mediolani, sotto la supervisione di Pietro Raggi e con l'assistenza di Pietro Volonté e Ioanne Carlo Penna. La forma delle lettere, derivata da alcuni incunaboli di Aldus Manuti, è stata delineata e fusa di recente proprio per questo scopo. I seguenti sono stati ordinati per la stampa: XCIX esemplari "per uso personale", ciascuno con una lastra originale di Salvador Dalì, su cui sono stati stampati su carta fatta a mano con semplice tela "di fiume", tessuta con figure traslucide, e ricoperta e compattata di una tonalità verdastra, che viene comunemente chiamata "maro-chino", decorata con ornamenti dorati e dipinta sul retro come un'opera a mosaico. CXCIX esemplari, sontuosa edizione "magni luxus", numeri romani distinti da I a CXCIX, ugualmente stampati su carta di puro tessuto "del fiume" a mano, intarsiati con figure trasparenti, e ricoperti di pelle verde con ornamenti dorati, dipinti sul retro come un lavoro a mosaico. Esemplari MCDXCIX, bellissima edizione "luxus", numeri arabi distinti da I a MCDXCIX, stampati su carta con speciale verderame e intarsiati con figure trasparenti, rivestiti in pelle che mostrano il colore del cuoio, con ornamenti dorati.
SALVADOR DALI (1904-1989) Il lavoro di Salvador Dalì è associato al movimento surrealista del XX secolo. Artista vario e poliedrico, Dalì è considerato uno degli artisti più collezionati al giorno d'oggi e le sue opere offrono un'incredibile opportunità di rivalutazione del valore. Oltre alle sue opere originali, Dalì ha prodotto opere su carta da riprodurre utilizzando la puntasecca, l'acquaforte, la xilografia e la litografia. Molte delle sue opere sono conservate in prestigiose collezioni private e pubbliche in tutto il mondo.