Tavoli di Arturo Pani

Arturo Pani è stato definito il Jean Royère del Messico. Come l'adorato maestro francese di metà del XX secolo, Pani conquistò una clientela dell'alta società che apprezzava la vivacità e l'esuberanza che portava negli interni. La sua specialità era l'utilizzo di nuovi materiali per reinterpretare gli stili tradizionali - le curve sensuali e gli arabeschi del rococò; i maestosi motivi neoclassici - per un contesto moderno. Il lavoro di Pani è una cosa a parte: allo stesso tempo teatrale e distinto, giocoso e grandioso.

Pani è nato in un ambiente splendido. Suo padre era ambasciatore del Messico in Francia e sia Pani che suo fratello Mario, noto architetto dello stile International, avrebbero studiato alla prestigiosa École des Beaux Arts di Parigi. Pani si fece conoscere alla fine degli anni '30 progettando interni sontuosi che smentivano l'austera facciata del nuovo Hotel Reforma di suo fratello a Città del Messico. La classe agiata messicana accolse con favore la tecnica di Pani di giustapporre l'elegante involucro architettonico modernista di Mario con un arredamento voluttuoso. Il suo stile divenne noto come "look Acapulco" negli anni '30, quando Pani divenne l'arredatore scelto dal jet set della fiorente località del Pacifico. La villa di Acapulco di Pani sarebbe diventata lo sfondo preferito del fotografo mondano Slim Aarons.

Sebbene Pani creasse spesso mobili dalle linee rigorose e geometriche associate al modernismo di metà secolo - e, a volte, producesse pezzi dalle linee futuristiche e selvagge - i suoi design caratteristici erano quelli che offrivano un'interpretazione idiosincratica, semplice ma sontuosa delle forme storiche.

Il materiale preferito da Pani era il ferro battuto, solitamente dorato. Con essa, produsse tavoli con elaborate basi a covone di grano o supporti barocchi a spirale; sedie con telai fatti di tondini di ferro piegati in modo da suggerire le sinuose spalliere e le gambe cabriole di pezzi Luigi XV o - saltando una generazione stilistica in avanti - design con elementi Luigi XVI come frecce e chevron. Il lavoro di Pani è diventato di nuovo chic. Come vedrai in queste pagine, come pochi altri, Arturo Pani aveva un vero senso del dramma. Praticamente tutto ciò che ha disegnato è uno spettacolo.

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