Tavoli di Anna Gili

Anna Gili mostra al mondo quanto possa essere giocoso il design dei mobili. Facendo ricorso alla ceramica, al vetro di Murano e a una serie di tessuti per la creazione dei suoi tappeti, tavolini, vasi e altri arredi e oggetti, Gili dimostra una padronanza accademica del suo mestiere e una grande sensibilità artistica naturale. Il suo uso audace del colore e dei motivi abbaglianti le ha fatto guadagnare una reputazione incrollabile per l'ingegnosità e l'originalità.

Quando Gili si affaccia sulla scena del design nel 1983, viene catturata dall'energia del movimento d'avanguardia italiano. Le ha dato la libertà di esplorare i limiti convenzionali del design di mobili e l'ha ispirata a incorporare l'arte e l'architettura nella creazione di arredi, progetti di interni e oggetti decorativi . Gili si è diplomato presso il Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze nel 1984. Era l'epoca di Memphis e del design rumoroso ed estroverso e il suo progetto di tesi ottenne l'attenzione di alcuni degli influencer postmoderni del momento. È stata invitata a esporre insieme a Ettore Sottsass, Tobia Scarpa e altri alla Triennale di Milano del 1985. Nel 1989, Gili si trasferì da Firenze a Milano e aprì uno Studio.

Le opere di Gili sono spesso caratterizzate da forme umane, vegetali e animali e a volte i suoi disegni danno l'impressione di poter prendere vita da un momento all'altro. Allo stesso tempo, utilizza forme e colori esagerati che conferiscono ai pezzi una qualità stravagante e onirica. È stata una figura di spicco nel mondo dell'arredamento italiano per decenni e infatti ha ispirato il design degli iconici cavatappi di Alessicreati da Alessandro Mendini, leggendario designer milanese e amico di Iili. 

Nel corso degli anni, lo Studio A di Anna Gili Design ha accumulato una stimata lista di partner. I suoi arredi e decori sono apparsi nelle collezioni di Alessi, Cassina, Swarovski, CVM, Salviati, Trend Mosaic e molti altri.

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