Fritz Schwaderer Art

This painting is depicting the enthusiasm, strength, and passion in getting things done with the readiness to achieve the dream of their talent and charisma Shipping Procedure Ship...

This charming oil painting is by British female artist Agnes L Reid. Painted circa 1920 the painting is of a little boy playing on the floor with his train set, with balloons and a b...

This lovely Scottish interior genre oil painting is by noted Scottish artist Robert Gemmell Hutchison. Painted circa 1890 Hutchison painted several versions of this scene of a young ...

This captivating post-Impressionist portrait is by American artist David L Swasey circa 1953. The painting depicts a seated woman, turning to look at the artist with stunning blue ey...

This charming ex Christie's Victorian Orientalist oil painting is by noted French exhibited artist Lucien Laurent Gsell. The painting dates to around 1900 and portrays a beautiful yo...

Santi di Tito Ritratto di Nobildonna Olio su tavola, Sec. XVI, cm 74x61; con cornice 116x100x9 Con procedere degli studi su Santi di Tito, del quale è stata recentemente precisata la nascita fiorentina , si viene sempre più definendo come non solo una delle personalità più interessanti della scena artistica fiorentina, ma anche come il più interessante ritrattista cittadino della seconda metà del Cinquecento. L'attribuzione di questo ritratto al pittore, che nell'impresa dello Studiolo di Francesco I fu uno dei maggiori innovatori fra i giovani riuniti da Vasari e Borghini, appare subito evidente per l’inconfondibile disegno ovale e fermo del volto, reso con un incarnato compatto dai toni rosati che si accende di naturalistiche notazioni epidermiche ma anche di una puntuale figurazioni degli elmenti decorativi dell’abito e dell’acconciatura. Sempre coerente con i modi pittorici di Santi è poi la pittura compatta con la quale vengono definiti i piani semplificati del volto delle donna, che conservano una notazione di luce e di naturale sensibilità in linea con i dettami controriformati dei quali il pittore fu uno dei più fedeli osservanti nella scena fiorentina. Sempre tipica di Santi di Tito è poi la ferma e volumetrica rappresentazione del torso e dell’abito definito nei piccoli intagli della stoffa ma allo stesso tempo semplificato nei volumi delle maniche e del busto. Ancora di santi ci sembra la notazione luministica con la quale è rilevato il disegno dell’abito attraverso stesure compatte ma sottili e trasparenti, oppure è resa la gorgiera bianca che aggiunge una luce netta all’intero dipinto. Una simile scelta pittorica appare nel Ritratto di Guido Guardi coi figli, esposto alla mostra Il Cinquecento a Firenze, (Palazzo Strozzi, 21 settembre 2017 – 21 gennaio 2018, n. IV. 5, pp. 156-157), dove, pur in un ritratto maschile, Santi di Tito usa la medesima cifra formale nella resa dei volti e delle gorgiere. Pur nell'attenzione alle caratteristiche fisionomiche, Santi di Tito conserva, infatti, una cifra disegnativa sempre evidente e riconoscibile pur col passare degli anni, un carattere stilistico che sostiene, con volumi saldi, ogni sua differente prova pittorica. Ne sono un esempio dipinti quali il Ritratto di donna con Figlia, già in collezione Koelliker2, oppure il Ritratto di Lucrezia (Emilia) e Sinibaldo di Niccol Gaddi3, tutti databili agli anni settanta del Cinquecento proprio per la stereometrica definizione delle forma. Col passare degli anni, invece, tale carattere di ascendenza bronzinesca sembra cedere sempre più in favore di una pittura più morbida e sensibile, chiamata a raggiungere esiti di naturalezza sempre maggiore. Dipinto emblematico per seguire tale percorso rimane il già citato Ritratto di Guido Guardi con i figli , dove Santi di Tito ha effigiato il capofamiglia subito dopo il suo ritorno da Roma, fra il 1564 e il 1568, al tempo in cui il Guardi commission al pittore anche una pala con una Natività per la cappella di famiglia a San Giuseppe. L’uomo, seduto su uno scranno, sembra rimandare per la posa arcaizzante alla ritrattistica di primo Cinquecento, alla quale Santi di Tito s’ispira anche per le pieghe frante ma scultoree dell’abito. Sulla stessa tavola, probabilmente verso la fine degli anni settanta del Cinquecento, il pittore venne chiamato ad aggiungere le effigi di figli, quando probabilmente l’opera era già in cornice, e lo fece con una pittura più svolta e libera, in modo da raggiungere effetti naturalistici di maggiore sensibilità. Anche nel Ritratto di donna in esame, i volumi saldi e potenti della figura spiccano sul fondo monocromo della parete con un’evidenza che farebbe pensare alle figure eseguite dalla fine degli anni Settanta del Cinquecento, al pari, appunto dei due figli di Guido Guardi. Nato a Firenze nel 1536, Santi di Tito si form prima da Bastiano da Montecarlo per passare poi dal Bronzino, del quale conserv la preferenza per volumi luminosi e torniti, a cui aggiunse un'attenzione per la chiarezza compositiva e il naturalismo richiesti dai dettami della Controriforma, che lo portarono a guardare allo stile di Scipione Pulzone...

19th Century Italian Orientalist Masterpiece Painting "Four Women In The Harem" circa 1880, in the Circle of Rudolf Ernst. Oil on canvas. "The O...

This lovely Scottish Edwardian interior portrait oil painting is by noted Scottish artist Arthur Percy Dixon. Painted in 1906 it is a seated portrait of a lady in the corner of a roo...

This lovely British interior portrait oil painting is by noted British artist Anthony Devas. Painted circa 1940 the painting is of a seated grandmother and grand daughter in a lovely...

"Woman with Earrings" is an oil on board portrait painting by Philadelphia born Expressionist painter Bernard Harmon of an elegantly dressed woman sitting on a chair. This work features a second environmental portrait on verso. The painting is 40" x 34" in size and is signed "Harmon" on verso. Figurative expressionism in the style of Alice Neel. Provenance: Estate of the Artist; Gratz Gallery & Conservation Studio, Doylestown, Pennsylvania. Bernard Harmon was born in Philadelphia, Pennsylvania in 1935. Harmon was primarily a portrait painter and a well loved teacher in the Philadelphia area. A graduate of the Philadelphia Museum School and Temples Tyler School of Art, Harmon traveled extensively in Europe and South America. Beloved by many, Harmon taught in the Philadelphia School District for 32 of his 54 years of life. Beginning his career as an art teacher at West Philadelphia High School, in the early 1960s he became one of the district's artists in residence, traveling from school to school to demonstrate for students how an artist works. Returning to the classroom, Harmon joined the art department at Central High School where he taught for 14 years and became an innovator in art curriculum, developing a program offering advanced placement art classes to gifted students. In his final years Harmon became a supervisor, mentoring teachers and overseeing programs in the Philadelphia school systems District #1. During his short life Harmon taught collage preparatory art classes at the Pennsylvania Academy of the Fine Arts, summer classes at the University of the Arts, and a Saturday program for gifted children at Drexel University. Among Harmon's portraits were commissioned by Philadelphia Jazz organist Jimmy Smith and Mayor Richardson Dilworth. Bernard Harmon was active in promoting African American Artist throughout his life time. He organized many early shows such as the "Afro American Artists 1800 - 1969" at the Museum of the Philadelphia Civic Center in 1969. He was considered a Renaissance man by friends and colleagues for his interests not only in art but music and theater as well. He was familiar and friends with many other African American artists such as Doc Thrash, Selma Burke...

Shipping Procedure Ships in a well-protected tube from Nigeria. This work is unique, not a print or other type of copy. Accompanied by a Certificate of Authenticity. About Artist Bakare Babatunde...

Bartolomeo Passerotti ( Bologna 1529 – 3 giugno 1592) Ritratto di Gentiluomo con cane Olio su tavola, Sec. XVI, cm 84x69; con cornice 101x87 // Bartolomeo Passerotti (Bologna 1529...