Beautiful Early 20th Century Russian Silver and Enamel Beaker

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Beautiful Early 20th Century Russian Silver and Enamel Beaker

About the Item

An amazing and very rare Russian silver and enamel beaker made by Maria Semenova. Find below the expertise, perizie, restauri, mediazioni Dott. Magdelena Stoyanova arte bizantina © arte antica e moderna dell’Europa dell’Est © arte russa icone© lacche © tappeti© pittura ad olio© tempera© cuoio dorato e dipinto© stampe© incisioni© argenti© mosaici Castello 1029/A, 30122 Venezia, telefax: (0039) 041 52 89 143 e-mail mgstoyanova@hotmail.it, cell.: 3398815949 CALICE Mosca, Maria Semenova, 1891, argento, filigrana, perle, smalti, h 13 cm, d min 6,5 cm, d max 7 cm La struttura del calice è composta da due coni tagliati, le cui aperture minori sono uniti per mezzo di un anello bombato. La base è più bassa e appiattita, mentre la parte superiore è più allungata. In linee essenziali, la sua forma si rifà a quelle degli antichi becher di moda durante il secolo XVII in Germania, ma anche nei paesi limitrofi: nei principati romeni, ad esempio, dove venivano chiamati pahar. Una serie di donazioni svedesi e tedesche, opera di argentieri di Augsburg e Nürnberg, alcuni alti fino a 134 cm, avevano fato pervenire diversi esemplari di questi alla corte russa ancora nel secolo XVII e le repliche da parte degli argentieri russi non tardarono. Nell'Armeria di Mosca ad esempio sono conservati becher russi del tardo secolo XVII in argento dorato e niello con bellissimi decori orientalizzanti, composti di rami e uccelli. La forma del becher ritorna anche nei lavori dei maestri di Solvycegodsk che preferivano dare una decorazione a smalti dipinti su tutta la superficie esterna. In rapporto a questi esempi storici, il presente calice ha una forma e decorazione molto più complesse. Innanzitutto per il fatto che la superficie è interamente coperta da smalti di varia tipologia, applicati su un strato di smalto bianco opaco steso preliminarmente dappertutto. Per se stessa, questa operazione è molto difficile e viene raramente intrapresa perfino dai migliori specialisti perché si rischia che la massa vitrea potrebbe ritirarsi. Per evitare il ritiro, si ricorre a diversi espedienti tecnici. Nel nostro caso, la rete a rombi con perle agli intrecci, sulle pareti esterni del calice, e a "code di pavone", sull'anello bombato, hanno proprio il compito di trattenerla ugualmente distribuita. A questa funzione puramente tecnica è stata data una forma estetica ombreggiando con leggere sfumature di rosso e verde i moduli in maniera che richiamassero superficie bianche sfaccettate, un motivo che si riscontra spesso nell'antica arte russa. Con lastre di larice o di rame posti a rete di rombi si usava coprire i tetti o le cupole delle chiese russe. Ma l'associazione più vicina forniscono i rivestimenti che abbelliscono con israszy di ceramica le case dei mercanti moscoviti. Nel 1882 i fratelli Belousov, artisti di Palech, affrescarono a faccette un palazzo all’interno del Cremlino di Mosca, chiamato poi "il Palazzo delle faccette". La decorazione esterna del calice è stata completata con la sovrapposizione di smalti trasparenti secondo un progetto che sottolinea l'articolazione della struttura in segmenti anulari, particolarmente alla base, e inserisce due tondi diametralmente opposti sulle pareti. In essi si vede una figura di giovane donna in profilo, davanti ad un leggio. Sopra di lei, lungo il bordo del tondo, un lungo fusto con fiori inseriti sulle sue ramificazioni in ciuffi. La loro forma stilizzata evoca quella dei gigli e l'intera composizione, le cui due varianti differiscono di poco una dall'altra, sembra essere una parafrasi romantica dell'Annunciazione alla Vergine. Il disegno della filigrana in questi tondi circondati da un bordo perlato è in opus irregolare come nelle vetrate dipinte. Grazie alla sovrapposizione dei blu trasparenti su smalti bianchi opachi che riflettono la luce, tutto il fondo della scena sembra illuminato da luce esterna, come nelle cattedrali gotiche. Quest'atmosfera di sacralità viene conferita anche dalla ricercata scelta dei colori, di scala molto ridotta, ma carichi di simbolismo. Il lapislazzuli dei tondi riappare nelle bordature in composizioni con ornamenti a gocce e fiamme di smalti verdi, rossi e gialli trasparenti. Il calice ha al suo interno una smagliante doratura uniforme. Nella cavità inferiore della sua base sono impressi i punzoni dell'argentiere Maria Semenova, di un maestro assaggiatore AS (AC in cirillico), della purezza 88 dell'argento e della città di Mosca. La Semenova è una delle personalità più interessanti ed originali dell'argenteria russa dell'età d'argento. Nell'insieme delle sue opere finora note rientrano principalmente kovsch e tabacchiere. Riguardo alle tecniche decorative da lei praticate si osserva una marcata predilezione per la lavorazione a smalto su filigrana, per i smalti opachi, dipinti, traslucidi. Sembra che la Semenova avesse lavorato sia indipendentemente che per manifatture più grandi. I suoi punzoni risultano su servizi in argento dorato e niello della fabbrica di Kurljukov. Il presente calice può veramente essere considerato una perla nella sua eredità artistica in quanto più marcato dalla ricerca estetica, tecnica e tecnologica. In esso risuonano come d'altronde i richiami allo stile russo, ma è altrettanto percettibile lo spirito dell'arte europea contemporanea, particolarmente l'estetica dei preraffaelliti e dello stile neogotico. Di eccellente qualità infine la fattura tecnica che tenta di varcare i confini della tradizione nazionale ed a misurarsi con le opere più importanti nel settore del vetro artistico dell'epoca, a livello mondiale. Basti ricordare che la sovrapposizione di strati trasparenti di vetro diversamente colorati, ad effetto di controluce, era il metodo riservato per i vetri Gallé. La presente opera della Semenova precede con alcuni anni l'apparizione officiale dell'estetica di "mir iscusstva", annunciata nel 1899 in occasione di una mostra a San Pietroburgo. Questo raggruppamento durato tra alti e bassi un decennio, divenne uno dei poli della vita culturale russa. Loro svilupparono attività di mecenati, organizzando numerose esposizioni, oltre che dei preferiti impressionisti francesi, anche di arte scandinava, ungherese, tedesca, manifestando così il loro credo nell'unitarietà delle culture nordiche, alla quale apparterebbe anche quella russa. Oltre all'intensa collaborazione con artisti ed intellettuali stranieri, nel fervore di creare l'immagine della Russia in estero, loro organizzarono a casa un'imponente mostra del '700 russo. Le ricerche formali e i risultati del gruppo nelle arti maggiori stimolarono a loro volta una rinnovata vitalità nella famosa porcellana russa, fecero disegnare nuovi, moderni tessuti, costituirono le basi per un fruttuoso coinvolgimento degli artisti nel design e, così, dischiusero nuove tendenze architettoniche e artistiche. Venezia, 15.09.2007 In fede: Magdelena Stoyanova.

Creator:
Maria Semenova (Artist)
Dimensions:
Height: 5.12 in (13 cm)Diameter: 2.76 in (7 cm)
Style:
Arts and Crafts (Of the Period)
Materials and Techniques:
Silver,Enameled
Place of Origin:
Russia
Period:
1890-1899
Date of Manufacture:
1891
Condition:
Seller Location:
Venice-Lido, IT
Reference Number:
Seller: 341stDibs: LU226935559913